L’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa presenta gli ultimi risultati di ADMAIORA, il rivoluzionario studio per curare l’osteoartrosi
Il mega evento sportivo in programma dal 12 al 14 maggio sulla nota spiaggia veneta ospita gli studiosi italiani del progetto nato all’interno di H2020 che ha portato alla realizzazione di speciali materiali “nanostrutturati” capaci di stimolare la ricrescita nativa della cartilagine. Le patologie legate ai tessuti cartilaginei solo in Europa riguardano 15 milioni di persone. Il progetto punta a migliorare la qualità della vita delle persone e alla riduzione dei costi a carico della sanità pubblica
Gel iniettabili con al loro interno particelle molto speciali e così piccole da non superare il micron, cellule staminali e tecnologie di stimolazione a ultrasuoni usate, per la prima volta, in modo tale da diventare capaci di rigenerare i tessuti cartilaginei danneggiati, agendo direttamente dall’interno del corpo umano e ritardando, o addirittura evitando, l’intervento chirurgico e l’impianto di una protesi.
Parole che potrebbero rimandare spontaneamente a un laboratorio scientifico sono in realtà i risultati molto concreti che il gruppo di ricerca italiano di ADMAIORA (ADvanced nanocomposite MAterIals fOr in situ treatment and ultRAsound-mediated management of osteoarthritis) è pronto a presentare alle oltre 20 mila persone attese per AeQuilibrium Beach Volley Marathon®, l’evento sportivo della specialità più partecipato al mondo, in programma sulla spiaggia di Bibione dal 12 al 14 maggio prossimi.
La scelta del team scientifico di ADMAIORA – guidata dal Prof. Leonardo Ricotti, dal Dr. Andrea Cafarelli e dal Dr. Lorenzo Vannozzi, e presente a Bibione con numerosi colleghi del gruppo di ricerca – rappresenta una forma di divulgazione open air decisamente efficace per comunicare al grande pubblico i passi avanti che si stanno facendo per dare una nuova cura all’osteoartrosi. Questa patologia colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo – di cui 15 milioni solo in Europa – ed è destinata a crescere con l’elevarsi dell’età media, con notevole impatto sulla qualità della vita delle persone e altissima incidenza sui costi sanitari per affrontarla.
La soluzione per un futuro molto prossimo – la sperimentazione ADMAIORA si trova ora in fase avanzata e con risultati molto incoraggianti – si sta proprio concretizzando attorno a questi speciali materiali “nanostrutturati”, inseriti nel corpo umano attraverso un piccolo intervento non invasivo e capaci di agganciarsi alla cartilagine compromessa, stimolandone la sua rigenerazione grazie all’azione delle cellule staminali, attivate dagli stimoli ultrasonici.
Informazioni dettagliate unite a supporti audio e video saranno diffusi durante la AeQuilibrium Beach Volley Marathon® dagli studiosi dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, che – fa piacere sottolinearlo – è il coordinatore di tutto il consorzio ADMAIORA, di cui sono partner l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, la Bar-Ilan University in Israele e quattro realtà aziendali con sede in Francia, Germania, Polonia e Svezia.
“Crediamo molto a questo progetto, che può cambiare la vita a milioni di persone, in futuro. E’ importante comunicare a tutti che stiamo progredendo in questo campo con risultati molto interessanti ma anche chiarire che, come per tutti i progetti di ricerca, sarà necessario tempo per consolidare questi risultati e provare, in futuro, a traslare questo approccio su paziente.
ADMAIORA punta a ritardare o fermare il processo di degenerazione artrosica della cartilagine. Questo problema riguarda una grande percentuale della popolazione in età avanzata, ma anche diversi soggetti giovani, specialmente sportivi che subiscono danni alle articolazioni. Di conseguenza, la Beach Volley Marathon è la giusta vetrina per condividere i risultati del nostro progetto con tantissimi sportivi e non solo.” Dichiara Andrea Cafarelli, Ricercatore dell’Istituto di BioRobotica.