Hyundai e Tate estendono la partnership fino al 2036 e annunciano Máret Ánne Sara come prossima artista della Hyundai Commission alla Tate Modern di Londra
Immagine 5: Hyundai Commission: Anicka Yi: In Love with The World, Installation view 2021. Photo © Tate (Will Burrard Lucas)
- Hyundai e Tate annunciano l’estensione fino al 2036 della loro partnership, che include il supporto sia per la Hyundai Commission sia per lo Hyundai Tate Research Centre: Transnational
- Máret Ánne Sara sarà la decima artista della Hyundai Commission, e presenterà una nuova opera site-specific alla Turbine Hall della Tate Modern, aperta al pubblico dal 14 ottobre 2025 al 6 aprile 2026
- Euisun Chung, Executive Chair di Hyundai Motor Group, sottolinea come questa partnership crei uno spazio di dialogo attraverso l’arte, capace di riflettere il nostro tempo superando i confini generazionali, geografici e disciplinari
Immagine 6: Hyundai Tate Research Centre: Transnational, Visual Identity © Tate
Hyundai e Tate hanno annunciato l’estensione della loro importante partnership, che continuerà a supportare sia la Hyundai Commission che lo Hyundai Tate Research Centre: Transnational fino al 2036. Avviata nel 2014, la collaborazione rappresenta l’impegno più duraturo mai assunto da un partner aziendale nella storia della Tate ed è fondata su una visione condivisa: offrire nuove modalità di fruizione dell’arte e valorizzare prospettive diversificate nel panorama culturale contemporaneo.
“Negli ultimi dieci anni, la nostra partnership con Tate ha creato uno spazio di dialogo attraverso l’arte, capace di riflettere il nostro tempo e di superare i confini generazionali, geografici e disciplinari”, ha dichiarato Euisun Chung, Presidente Esecutivo di Hyundai Motor Group. “Crediamo nel rafforzamento di questa collaborazione, riaffermando il nostro impegno condiviso nei confronti delle generazioni future”.
“L’impegno straordinario e duraturo di Hyundai nei confronti della Tate si è rivelato fondamentale nella nostra missione di diversificare la collezione, le esposizioni e i programmi”, ha dichiarato Maria Balshaw, Direttrice della Tate. “La Hyundai Commission raggiunge ogni anno milioni di visitatori, mentre lo Hyundai Tate Research Centre: Transnational ha rafforzato l’impegno della Tate nel ridefinire le narrazioni artistiche per il XXI secolo. Guardando al prossimo decennio della nostra straordinaria partnership con Hyundai, siamo estremamente grati che la nostra collaborazione continuerà a favorire idee innovative e creative provenienti da tutto il mondo, ispirando nuovi modi di pensare”.
Inoltre, Hyundai e Tate hanno annunciato che sarà Máret Ánne Sara – artista e scrittrice appartenente alla comunità Sámi – a realizzare la prossima edizione della Hyundai Commission. Sara è nota per il suo lavoro che affronta le tematiche ecologiche globali, intrecciandole con la sua esperienza personale all’interno della cultura Sámi. Hyundai Commission: Máret Ánne Sara, decima edizione della serie annuale di installazioni site-specific per la Turbine Hall della Tate Modern, sarà aperta al pubblico dal 14 ottobre 2025 al 6 aprile 2026.
Máret Ánne Sara è nata nel 1983 in una famiglia di pastori di renne Sámi a Guovdageaidnu, nella regione norvegese di Sápmi, all’interno del territorio tradizionale del popolo oggi suddiviso tra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia, dove tuttora vive e lavora. Attraverso la sua pratica multidisciplinare, Sara mette in luce l’impatto del colonialismo nei territori nordici sulla cultura e sullo stile di vita Sámi, sottolineando l’importanza di preservare le conoscenze e i valori ancestrali per la tutela dell’ambiente e delle generazioni future. Utilizzando spesso materiali e tecniche legate alla pastorizia delle renne, l’artista crea sculture e installazioni di grande impatto che riflettono l’equilibrio tra animali, terra, acqua e persone.
“Máret Ánne Sara è parte di un gruppo prolifico di artisti Sámi che hanno ricevuto una vasta attenzione internazionale negli ultimi anni per aver reso visibili le problematiche che affrontano Sápmi e il popolo Sámi,” ha dichiarato Karin Hindsbo, Direttrice di Tate Modern. “Affrontando le principali questioni sociali, ecologiche e politiche della sua comunità, Sara spera non solo di aumentare l’interesse e la consapevolezza, ma anche di generare un cambiamento reale. Sono entusiasta che la sua prima opera nel Regno Unito verrà realizzata proprio qui alla Tate Modern e non vedo l’ora di scoprire come trasformerà la Turbine Hall. Sono certa che sarà sia una sfida che una fonte di meraviglia”.
Dall’avvio della collaborazione, la Hyundai Commission ha attratto oltre 18 milioni di visitatori, offrendo agli artisti l’opportunità di reinterpretare il vasto spazio industriale della Turbine Hall. Negli anni, ha dato vita ad alcune delle opere più audaci e memorabili dell’ultimo decennio, dalla spettacolare fontana di Kara Walker alle forme di vita artificiali fluttuanti di Anicka Yi.
Lo Hyundai Tate Research Centre: Transnational, istituito nel 2019 per sviluppare nuove prospettive sulla storia dell’arte globale, ha trasformato il modo in cui Tate elabora e diffonde la conoscenza artistica a livello internazionale. La sua ricerca contribuisce a mostre, esposizioni, acquisizioni ed eventi nelle quattro gallerie di Tate, collaborando con una vasta rete di partner locali e internazionali. Negli ultimi cinque anni, l’Hyundai Tate Research Centre: Transnational ha messo in discussione le narrazioni eurocentriche del Surrealismo, riconsiderato l’arte britannica contemporanea da una prospettiva caraibica e, più recentemente, esplorato la rete globale di artisti che operano all’intersezione tra arte e tecnologia, come evidenziato nella mostra attuale della Tate Modern, Electric Dreams. Il Centro ha inoltre istituito diversi ruoli curatoriali aggiuntivi nei settori dell’indigenismo, dell’ecologia, dell’Africa e della diaspora caraibica.
Nel 2025 e negli anni a venire, l’Hyundai Tate Research Centre: Transnational continuerà a rafforzare l’impegno di Tate nel raccontare nuove storie dell’arte, supportando la ricerca per la prima grande esposizione europea dedicata a Emily Kam Kngwarray, che aprirà alla Tate Modern il 10 luglio 2025. Il simposio annuale di quest’anno, un programma pubblico previsto per novembre 2025, esaminerà i temi interconnessi relativi alle principali attività di ricerca del Centro, con un focus su matrilinearità, rematrizzazione e conoscenze ancestrali.