Il cicloturista e blogger Pietro Franzese: da Bangkok a Taiwan per raccontare l’industria ciclistica con equipaggiamento GIVI Bike
Lo scopo del progetto è anche raccogliere fondi per World Bicycle Relief, l’organizzazione che fornisce biciclette a studenti, lavoratori e operatori sanitari nei paesi in
www.givibike.com
Dove nascono le biciclette che usiamo ogni giorno? Chi sono le persone che lavorano dietro le quinte del settore ciclistico? Per scoprirlo, il cicloviaggiatore e blogger Pietro Franzese (https://pietrofranzese.com/) sta attraversando in sella il cuore pulsante della produzione globale: un’avventura di 5.000 km da Bangkok, in Thailandia, fino a Taiwan, capitale mondiale dell’industria della bici equipaggiato di borse GIVI-Bike.
Trent’anni, nato a Limbiate (Monza) ma residente a Milano, Pietro ha iniziato ufficialmente il suo viaggio il 17 gennaio 2025 da Bangkok, con una partenza simbolica dal Wat Arun, lo storico complesso di templi nel cuore della capitale thailandese. Da lì, ha iniziato a pedalare verso nord-est, attraversando luoghi di grande fascino come Ayutthaya, con la celebre testa di Buddha avvolta dalle radici di un albero secolare, e il Parco Nazionale di Khao Yai, dove la natura domina e l’uomo è solo un ospite.
Dopo aver lasciato la Thailandia, Pietro ha raggiunto il confine con la Cambogia, percorrendo gli ultimi chilometri tra paesini, templi, mercati e scuole, con un’ospitalità che ha reso questa prima fase del viaggio ancora più speciale. Attualmente, dopo aver pedalato per oltre 800 km, si trova a Phnom Penh, la capitale della Cambogia.
Per affrontare il viaggio il giovane blogger ha allestito la sua bici con la borsa da sottosella Gateway e la borsa da manubrio Climb della linea Adventure di GIVI-Bike. A questo set-up ha aggiunto anche le borse laterali Junter da 20 litri della linea Experience, gamma che si colloca a metà strada tra il mondo urban e quello del cicloturismo
Questa avventura non è solo un’esperienza personale, ma anche un progetto di ricerca e documentazione. In un mercato in costante evoluzione, con un giro d’affari stimato in 59 miliardi di euro nel 2023, Franzese vuole portare alla luce le realtà produttive che danno forma all’industria ciclistica globale.
Nel corso del suo viaggio, visiterà alcune delle aziende più importanti del settore, tra cui FSA, SRAM, Crankbrothers e Ravemen, per raccontare il processo di creazione dei componenti che accompagnano migliaia di ciclisti sulle strade di tutto il mondo.
Infine lungo il percorso, Pietro non si limiterà a osservare: il suo viaggio infatti è anche un’iniziativa solidale. Attraverso il suo progetto, sta coinvolgendo il settore del ciclismo e la community di appassionati per raccogliere fondi a favore di World Bicycle Relief, l’organizzazione che fornisce biciclette a studenti, lavoratori e operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo. Il 100% delle donazioni raccolte sarà destinato a migliorare la mobilità e l’accesso alle opportunità economiche per le comunità più svantaggiate.
Per contribuire alla campagna: www.powerofbicycles.org/fundraisers/pietrofranzese4wbr
Tutto il viaggio sarà raccontato in un docu-film, che verrà presentato nei principali eventi e festival italiani nel 2025. Inoltre, i contenuti e gli aggiornamenti verranno pubblicati sui suoi profili social, seguiti da migliaia di appassionati in tutto il mondo. I reportage saranno inoltre trasmessi su BIKEChannel.
Ilenia ha allestito la sua bici da trekking Merida Crossway 100 delll’azienda Merida Bikes, con la borsa da telaio Hill e la borsa da manubrio Climb della linea da bike packing Adventure di GIVI-Bike. A questo set-up ha aggiunto anche le borse laterali Junter da 20 litri e il porta smartphone Tracer della linea Experience, gamma che si colloca a metà strada tra il mondo urban e quello del cicloturismo. Con sé ha portato lo stretto indispensabile: tenda, sacco a pelo, fornellino e pentolino, qualche vestito, kit di emergenza e kit di riparazione bici.
“L’affidabilità dell’attrezzatura è fondamentale, soprattutto quando sai di poter contare quasi solo su te stessa e su ciò che hai con te- spiega Ilenia- tuttavia sono a conoscenza dei miei limiti e, come è accaduto in passato, mi è capiterà anche oggi di chiedere aiuto, consigli e supporto a qualcuno .Sono dell’idea che ci si salva da soli e se non è possibile per qualche ragione, ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che ti salverà.”
Delle borse GIVI-Bile apprezza la robustezza, l’impermeabilità e la comodità, sia nell’accedere al contenuto al’interno dei bagali sia nel fissarle sul telaio della bici: un connubio perfetto per ogni esigenza.