Alla vigilia della rifinitura e della successiva partenza per il ritiro in vista della gara di domenica al “Turina” di Salò (calcio d’inizio alle 17:30), Pep Clotet ha presentato la partita agli organi di stampa.
Clotet: “L’episodio dell’ultima partita è un capitolo chiuso, la società ha detto quello che doveva dire, io ho fatto altrettanto. Non giudico la squalifica e so che il club sta lavorando per ridurla, considerando anche altri precedenti importanti nel passato che hanno portato poi a una riduzione. Quello che è importante per me è che la squadra ha capito finalmente la situazione nella quale ci troviamo, una posizione molto difficile nella quale tutti dobbiamo mettere il nostro massimo per uscirne, non permettendoci nessuna situazione che possa aiutare l’avversario. E’ stata forse la settimana migliore di allenamento da quando sono arrivato qui, quell’episodio e i giorni successivi hanno unito il gruppo aiutandolo a capire la situazione e la mia posizione, che era chiara fin dall’inizio. E’ una lotta vita o morte per raggiungere la salvezza, noi dobbiamo fare il massimo per la Triestina prendendo in campo le scelte che ci possano aiutare e non mettere in difficoltà. Siamo in una situazione difficilissima, critica, quindi da adesso a gennaio dobbiamo fare di tutto per raccogliere quanti più punti possibile, poi a gennaio la squadra e la società dovranno fare dei fatti importanti.
Da quando sono arrivato l’atteggiamento e la mentalità del gruppo sono andati costantemente in crescendo e la squadra ora deve dimostrarlo sul campo a cominciare da domenica, contro una squadra forte, mettendo quel qualcosa in più che ci permetta di raggiungere punti. E la squadra deve essere in grado di farlo anche con un calendario molto avverso come quello che ci aspetta da dopodomani e nelle prossime settimane. La situazione è dura e dobbiamo affrontarla, non possiamo permetterci nulla che vada contro la possibilità di fare punti sul campo e di lottare per la maglia della Triestina, sia chi va in campo sia tutte le persone che ogni giorno vanno a lavorare per questo club. Bisogna pensare che ogni giorno che si viene a lavorare lo si fa per salvare la Triestina, io la vedo così, il giorno che non vedo questo renderebbe inutile la mia voglia di fare.
Sono arrivato da tre settimane e sono cosciente della situazione, quindi metto tutto per raggiungere questa salvezza. E’ una cosa che chiedo a me stesso e che chiedo a tutte le persone che fanno parte di questo club, in campo e non solo, non è più il momento di sbagliare. L’obiettivo ora è fare più punti possibile arrivando pronti a una fase importantissima che sarà il girone di ritorno, in quel momento la società deve fare dei fatti, avere un programma seguendo una logica e dovrò essere bravo anch’io nel chiederlo. Ho parlato domenica sera un’ora e mezza con il presidente, lui mi ha parlato della sua visione ed io della mia, è stata una conversazione molto produttiva e l’ho trovata molto positiva. Gli ho trasmesso il mio pensiero sulla situazione, su quello che ci aiuta e quello che non ci aiuta. Su gennaio ho preparato dei punti su tutto quello che ci può aiutare per uscire da questa situazione, per lottare per questa salvezza che sarà durissima e che richiederà tempo. Ho fatto un’analisi esaustiva su quanto visto da quando sono arrivato, considerando che la squadra ci ha sempre messo il cuore e che probabilmente avrebbe meritato più di quanto raccolto ma per un motivo o per un altro non è arrivato. Alla società ho chiesto di stabilire un programma e si sta lavorando su questo, io ho bisogno di una struttura e di scelte giuste, perché non siamo nella situazione di poter sbagliare. Conoscere la categoria è una caratteristica vitale e tra i cinque punti fondamentali che ho preparato, la conoscenza della Serie C di chi potrà arrivare è sicuramente tra questi.
Sulle condizioni della rosa, Frare ne avrà credo ancora per un paio di settimane, non era una cosa seria come sembrava subito ma è comunque un problema muscolare che necessita di qualche tempo per risolversi. Germano per fortuna da metà settimana ha ripreso ad allenarsi e oggi ha svolto l’intera seduta, lo valuteremo poi domani nella rifinitura. Olivieri sta risolvendo definitivamente il problema al polpaccio e lo valuteremo fino all’ultimo momento, di sicuro se posso portarlo via con noi lo convoco, è un calciatore in più in attacco e per noi è molto importante. Voca ha avuto una brutta influenza e da oggi è rientrato in gruppo, anche se non può essere a pieno regime. In dubbio poi c’è Bianconi sempre per un fastidio muscolare, problemi che con una preparazione fisica fatta a dovere fin dall’inizio probabilmente ora non ci sarebbero ma questa è la situazione. Una cosa che quindi ci mette ulteriormente in difficoltà in questo momento ma non deve essere una scusa per la squadra, piuttosto una motivazione ulteriore per dare tutti di più, essere ancor più gruppo e andare a Salò con una mentalità ancora più forte.
Seguiamo con attenzione la Primavera, che tra l’altro è la prima squadra che ho visto all’opera quando sono arrivato qui. Teniamo monitorato Kokora così come tutti i giocatori che possiamo coltivare in casa come ad esempio Baricchio che già da un po’ è con noi, di sicuro potrà aggregarsi al gruppo per allenarsi e valutare quale contributo possa dare alla squadra, al momento nella situazione in cui siamo crediamo però che sia necessario ancora un po’ di tempo. Sull’assetto offensivo e nello specifico sull’utilizzo di Vertainen, di base preferisco sempre che possa giocare con un altro attaccante vicino, per dopodomani vedremo se avere lui come unico riferimento oppure con uno o magari due giocatori accanto, non voglio comunque andare troppo distante da quanto provato fino adesso. Chi in panchina al mio posto? Berto Llado che in Spagna ha il patentino UEFA Pro e all’estero quello UEFA A, insieme a lui Gianluigi Ghia e Francesco Benussi che ha tanta esperienza sia da giocatore che in panchina, ho massima fiducia in loro e sarà un’occasione per fare ancor più squadra, non ho dubbi che tutto il gruppo darà ancor di più per aiutarli”.