Dopo sfide accesissime ritorna il clima di pace e fratellanza in una città fatta apposta per loro

La Sardegna culla i suoi ospiti con appassionante trasporto. Lo fa attraverso il suo clima ancora poco aggressivo nonostante il graduale incedere della quotidianità autunnale. Ma soprattutto sono i nativi del luogo che sfruttano a pieno la loro condizione di isolani per rendersi affabili, propensi al dialogo, pronti ad ascoltare le storie provenienti da lande remote. Il WTT Feeder di Cagliari è indubbio che stia conquistando i suoi partecipanti, anche perché c’è il nutrito gruppo di “italiani-continentali” che militando nei club sardi e partecipando assiduamente ai tornei dei circuiti internazionali hanno modo di trasmettere le loro sensazioni agli amici- avversari. Sì, perché quella del tennistavolo mondiale è una enorme famiglia allargata, tutti si conoscono e rispetto ad altre realtà sportive, qui permane un clima equo-solidale che rende tutto ancor più genuino. Stando nei confini nazionali hanno colpito per sportività Miriam Carnovale e Arianna Barani, eterne rivali che da questa stagione militano entrambe nel Quattro Mori Cagliari. Subito dopo la sfida vinta dalla vibonese, si sono scambiati reciproci complimenti emersi anche davanti ai microfoni dei giornalisti, in attesa di una nuova rivincita che non si farà attendere.

Tra le maestranze che presidiano con massima attenzione i perimetri del Palazzetto le sensazioni sono buonissime. Confermano come gli atleti stranieri stiano apprezzando il polo sportivo di Monte Mixi che garantisce i minimi spostamenti tra zona riscaldamento, campo ufficiale e punto di ristoro. Impegnativo sembra far confluire il pubblico nella zona alla loro riservata ed evitare che maldestramente possano ritrovarsi nelle aree di gioco, come di tanto in tanto accade. Di sicuro, in vista del gran finale del week – end ci sarà da gestire un afflusso che si preannuncia molto interessante.

Cosa è accaduto nella seconda giornata

(a cura di Roberto Levi)

Carnovale, Arlia e Roncallo superano il primo turno

Dopo i primi due giorni riservati alle qualificazioni, ieri sono iniziati i tabelloni. Nel singolare femminile hanno superato i trentaduesimi Miriam Carnovale (n. 498 del ranking mondiale), Nicole Arlia (n. 276) e Valentina Roncallo (n. 544).

Carnovale, in quella che era una sorta di rivincita della finale dei tricolori di seconda categoria di Molfetta, ha ripetuto il risultato, eliminando per 3-0 (11-9, 11-6, 11-8) Arianna Barani (n. 695). Oggi alle ore 11,35 affronterà nei sedicesimi la coreana Lee Daeun. «Ieri rispetto ad allora – spiega Carnovale – è andata in modo più sciolto di allora, perché l’ho impostata bene tatticamente fin dall’inizio. Ho cercato di giocarle un po’ più addosso soprattutto sui suoi servizi e di fare molte variazioni con i miei, per non farla abituare a uno in particolare. Rispetto alle altre volte sono stata certamente più sicura in risposta. In questi mesi sono cresciuta molto, in modo particolare a livello mentale. Il finale della scorsa stagione mi ha anche dato qualche certezza in più nel mio gioco e dunque scendo in campo con un atteggiamento diverso. Recentemente ho anche partecipato ai miei primi Europei Assoluti e mi sono resa conto dal vivo del livello. Ho imparato anche molto guardando, perché soprattutto dopo essere uscita nel girone ho trascorso parecchio tempo a vedere come giocano i pro di questo sport. È stata una bella esperienza formativa. Al mio gioco in questo momento a livello tecnico manca un po’ di velocità, sia a livello di esecuzione del colpo sia fisicamente. Un po’ più di tenuta fisica in generale mi aiuterebbe a vincere qualche partita in più. Dovrei anche migliorare alcuni aspetti del mio diritto, come la risposta, per avere più variazioni, come riesco a darle con il rovescio, che è il mio colpo migliore».

Arlia (n. 276) ha sconfitto per 3-0 (11-7, 11-4, 11-8) la turca Ozge Yilmaz (n. 353) e oggi alle 11 sarà opposta alla svizzera Rachel Moret (n. 138). «Sono piacevolmente sorpresa – afferma Arlia – perché era la prima volta che giocavo contro di lei ed ero convinta che la partita sarebbe stata impegnativa. Sono entrata in campo molto determinata e concentratissima e mi entrava tutto ciò che tiravo. Lei di rovescio è brava, ma non le ho dato il modo di dimostrarlo. Agli Europei della scorsa settimana mi sono trovata bene, anche se il sorteggio non è stato favorevole, avendomi assegnato la francese Prithika Pavade. Sono tornata da Linz sorretta da una buona fiducia in vista di questo torneo. Il problema al gomito sta andando meglio, avrei bisogno di un po’ di riposo, ma in questo momento è difficile. Mi sto abituando alla situazione».

Roncallo (n. 544) ha dominato per 3-0 (11-6, 11-6, 11-2) la spagnola Eugenia Sastre (n. 696) e oggi alle 12,45 troverà dall’altra parte della retina la giapponese Sakura Yokoi (n. 55), testa di serie n. 1. «Con la Sastre ho preparato la partita ieri con Beppe (il tecnico Del Rosso, ndr) quindi ho studiato bene la tattica. Lei e un’atleta cui piace giocare a ritmo, quindi fin da subito i miei servizi e risposte con molto spin le hanno dato fastidio, come anche la mia prima palla che le ha spezzato il tempo. Ho continuato seguendo questa tattica fino alla fine della partita giocando in maniera corretta. Avrò la n. 1 del torneo, sarà sicuramente una gara difficile. Prepareremo il piano partita e cercherò di metterlo in atto al meglio».

Sono state eliminate Candela Sanchi (n. 754), per 3-1 (15-13, 5-11, 8-11, 8-11) dalla spagnola Angela Rodriguez (n. 631), Margherita Cerritelli, per 3-0 (9-11, 3-11, 9-11) dal’olandese Shuohan Men (n. 496), Irene Moretti (n. 732), per 3-0 (8-11, 6-11, 9-11) dalla spagnola Jana Riera (n. 456), Gioia Picu, per 3-0 (8-11, 4-11, 2-11), dalla coreana Kim Hana (n. 373).

Erano già ammesse ai sedicesimi Giorgia Piccolin (n. 71), n. 2 del seeding, che oggi alle 13,20 incrocerà la romena Tania Plaian (n. 184), Debora Vivarelli (n. 95), n. 4, che alle 13,20 troverà la turca Ece Harac (n. 266) e Gaia Monfardini (n. 158), che alle 12,45 se la vedrà con la coreana Kim Haeun (n. 342).

Nel doppio maschile negli ottavi Tommaso Giovannetti e Federico Vallino Costassa hanno prevalso per 3-2 (3-11, 13-11, 17-15, 9-11, 11-9) su Matteo Mutti e Andrea Puppo e oggi alle 12,10 affronteranno nei quarti al tavolo 4 gli svizzeri Chaitanya Vepa e Loic Stoll, che hanno estromesso per 3-1 (9-11, 12-10, 11-9, 11-6) Giacomo Allegranza e Giacomo Izzo.

John Oyebode e Carlo Rossi hanno approfittato del ritiro dei sanmarinesi Mattias Mongiusti e Lorenzo Ragni e alle 12,10 avranno l’esame di turco al tavolo 1 contro Irahim Gunduz e Abdullah Yigenler.

I due 14enni Danilo Faso e Francesco Trevisan sono stati rimontati da 2-0 a 2-3 (12-10, 11-2, 10-12, 4-11, 9-11) dai coreani Han Eunho e Baek Hogyun.

Nel doppio misto negli ottavi si sono imposti Matteo Mutti e Debora Vivarelli, per 3-1 (11-4, 11-7, 10-12, 11-6) sui coreani Kim Minwoo e Kim Haeun, Antonino Amato e Valentina Roncallo, per 3-2 (10-12, 11-7, 8-11, 11-6, 15-13) sul kazako Dastan Kenzhigulov e sulla lussemburghese Vivien Scholz, John Oyebode e Gaia Monfardini, per 3-0 (12-10, 11-7, 11-6) su Marco Cappuccio e Miriam Carnovale, e Niagol Stoyanov e Giorgia Piccolin, per 3-1 (7-11, 14-12, 12-10, 11-9) sugli svizzeri Barish Moullet e Rachel Moret.

Alle 10 Stoyanov e Piccolin saranno opposti al tavolo 1 ai turchi Abdullah Yigenler e Ozge Yilmaz, Mutti e Vivarelli al tavolo 2 agli indiani Harmeet Desai e Yashaswini Ghorpade, e Oyebode e Monfardini al tavolo 4 ad Amato e a Roncallo.

Jordy Piccolin e Nicole Arlia hanno ceduto per 3-0 (9-11, 7-11, 10-12) ai turchi Ibrahim Gunduz e Sibel Altinkaya.

 

Fra gli uomini avanzano Bobocica, Oyebode, Piccolin, Pinto, Puppo e Rossi

 

Sei azzurri hanno superato i trentaduesimi del WTT Feeder Cagliari.

Al PalaPirastu Mihai Bobocica (n. 277 del ranking mondiale) ha dominato per 3-0 (11-4, 11-3, 11-2) Antonino Amato (n. 369) e stasera alle 17 affronterà negli ottavi al tavolo 1 l’austriaco Andreas Levenko (n. 139). «Fino all’anno scorso – commenta – prestavo meno attenzione al modo in cui affrontarlo, poi Antonino si è dimostrato molto pericoloso e mi ha anche battuto e da lì è partito un percorso di studio del suo modo di giocare. Oggi avevo molto chiara la tattica, cercando di farlo giocare molto sul corto diritto, nel quale ha qualche problema, ed essere aggressivo e correre, perché lui tira molte palline di là. Volevo avere sempre io il comando del gioco. Stasera il mio avversario sarà Levenko, un amico con il quale ci siamo allenati moltissimo l’anno scorso, dal momento che viveva a Castel Goffredo, e mi è servito molto in vista di quello che sarebbe stato il fantastico Mondiale di Durban. Mi aspetto una battaglia e preparerò al meglio la partita. Sono soddisfatto del mio gioco di questo periodo. Le due sconfitte che ho subìto in campionato a Cagliari contro la Marcozzi sono state un episodio, non sono preoccupato. Sono dell’idea che alla mia età bisogna rendere bene nei momenti giusti, non si può riuscirci tutto l’anno».

L’altro derby ha visto il successo di Carlo Rossi (n. 224) per 3-1 (11-9, 7-11, 11-5, 11-9) sul 14enne Danilo Faso (n. 382). Il cagliaritano stasera alle 18,10 sarà opposto al tavolo 4 al croato Filip Zeljko (n. 117). «La sfida – commenta – è stata tosta sia dal punto di vista psicologico sia da quello della partita. Devo essere sincero, lo temevo parecchio. È uno di quegli avversari contro i quali bisogna essere molto preciso e seguire bene la tattica, perché se si entra nel suo gioco diventa insidioso e mette pressione, è molto grintoso e non regala nulla. Danilo ha anche uno stile di gioco un po’ atipico. Sono contento di averla portata a casa, non è stata una partita spettacolare, anche perché entrambi siamo più bravi nelle prime palline, nel gioco chiuso. Penso che sia stato decisivo il mio servizio. In settimana ci eravamo allenati insieme al Centro Tecnico di Terni e avevo trovato questa soluzione con il servizio liscio. Danilo è uno che più servi bene e più si appoggia e risponde bene, mentre sul servizio liscio mi ero accorto che fa un po’ più fatica. Ora avrò Zeljko, che l’anno scorso ho affrontato in Bundesliga, perdendo per 3-1. Lui ha grandi servizi, è esperto e forte e me l’andrò a giocare. Lotterò e avrò il tifo dalla mia parte, mi sento in forma e voglio andare avanti nel torneo».

Andrea Puppo (n. 331) è stato autore di una vittoria eroica per 3-2 (11-9, 9-11, 9-11, 11-8, 12-10) sul francese Bastien Rembert (n. 208), nonostante un infortunio e dopo aver annullato tre match-point nel quinto set. Alle 17,35 al tavolo 4 sarà impegnato contro il norvegese Borgar Haug. «È stata – afferma – una delle partite più pazze della mia vita. Sul 2-2 e 1-1 nel quinto mi sono fatto male al pollice. Rembert mi ha fatto un servizio esce-non esce sul diritto e ho colpito il bordo del tavolo. Pensavo che le conseguenze fossero più gravi, invece è solo una ferita. Ho dolore, ma domani dovrei riuscire a giocare. Durante il gioco avevo il cerotto, ma mi usciva il sangue fra un punto e l’altro. Sono stato anche sotto per 10-7 e in quei frangenti è andato tutto liscio, ero molto concentrato e ho fatto le scelte giuste al momento giusto, senza paura. Ho ottenuto una vittoria importante contro un ottimo giocatore. Anche neo parziali precedenti c’è stato molto equilibrio. Dopo essermi aggiudicato il primo, nel secondo ero avanti per 9-7 e la situazione si è complicata- Ho ceduto anche il terzo e sembrava molto difficile riuscire a farcela. Vengo da un Europeo nel quale sono stato molto contento della convocazione, ma l’esito non è stato quello che speravo. Era la mia prima rassegna continentale da senior ed ero molto nervoso».

Anche Daniele Pinto (n. 272) è passato sopra ai problemi fisici e ha regolato per 3-0 (11-8, 11-3, 11-6) il coreano Baek Hogyun. Stasera alle 18,45 se la vedrà al tavolo 3 con il belga Martin Allegro (n. 90), testa di serie n. 2. «Mi sono fatto male in America domenica 6 ottobre – racconta – procurandomi una piccola lesione al trasverso dell’addome e sono stato fermo una decina di giorni. La scorsa settimana mi sono allenato 3-4 giorni e questo lunedì mi sono rifatto male alla schiena. Mi sono sottoposto a parecchi massaggi e anzi ringrazio i fisioterapisti presenti qui, ora non avverto dolore, mi sento ancora un po’ lento, ma confido che questa partita mi aiuti. Solitamente con gli asiatici faccio un po’ valere l’effetto sorpresa, che dà fastidio, sono mancino, cambio tanti servizi e anche il coreano oggi ha sofferto. Con gli europei è più difficile, perché mi conoscono meglio. Domani contro il belga Allegro sarà un incontro molto più duro».

John Oyebode (n. 217) è stato rimontato dal belga Florent Lambiet (n. 243) e si è imposto per 3-2 (11-7, 11-7, 8-11, 11-13, 11-8). Alle 18,10 al tavolo 1 il secondo ostacolo sarà il romeno Rares Sipos (n. 166). «I primi due set – ricorda – sono stati perfetti, ma in realtà stavano andando bene anche il terzo, nel quale conducevo per 8-6, e il quarto, in cui ero avanti per 10-7. Semplicemente non ero riuscito a cogliere il momento. Solitamente quando le partite girano così le perdo e sono contento di avercela fatta, perché è un successo di valore, dopo un Europeo andato al di sotto delle nostre aspettative. È importante venire qui e far vedere che siamo competitivi. Sono entrato in campo molto tranquillo, non ho sentito la pressione di giocare in casa, anche ero molto stimolato e fare bene. Nel quinto mi sono detto semplicemente di lottare, sono rimasto calmo e ho ciò che avrei fatto anche in una situazione di vantaggio. Lambiet ha disputato una grande partita, a un certo punto pensavo che calasse, invece è rimasto duro. Sono convinto che questo risultato mi faccia crescere e mi dà speranza in vista della gara di domani contro Sipos, che conosco bene. Sono certo di potermela giocare alla pari con tutti».

Jordy Piccolin (n. 295) ha prevalso per 3-0 (11-5, 15-13, 11-11-8) sul romeno Cristian Pletea (n. 316) e stasera alle 18,45 al tavolo 1 sfiderà l’iraniano Nima Alamian (n. 155). «L’avversario – afferma – mi ha dato molto tempo e sono riuscito a essere sempre attivo. Non rispondeva benissimo e mi dava sempre l’opportunità di partire. Sui suoi servizi non ho avuto problemi. Il secondo set è stato più complicato ed entrambi abbiamo le palle per chiudere. Se avessi perso forse la situazione sarebbe diventata più difficile. Nel terzo set ho iniziato in svantaggio per 5-2, poi ho infilato un break e ho effettuato il sorpasso. Lo vedevo comunque in difficoltà ed ero fiducioso sull’esito del match. Domani spero di ripetermi contro Alamian, pur non nascondendomi le insidie del caso».

Il 14enne Francesco Trevisan ha ceduto per 3-0 (7-11, 7-11, 8-11) alla maggiore esperienza del croato Ivor Ban (n. 211).

Niagol Stoyanov (n. 145) e Matteo Mutti (n. 129) erano già ai sedicesimi e stasera alle 17,35 saranno opposti rispettivamente al tavolo 1 al maltese Amirreza Abbasi e al tavolo 3 al giapponese Yuto Muramatsu

Nel doppio femminile negli ottavi Debora Vivarelli e Gaia Monfardini si sono aggiudicate per 3-0 (13-11, 11-8, 12-10) il derby contro Nicole Arlia e Giorgia Piccolin e alle 19,20 nei quarti affronteranno al tavolo 1 le coreane Choi Haeeun e Kim Hana.

Sono uscite Miriam Carnovale e Valentina Roncallo, per 3-0 (6-11, 5-11, 10-12) contro le tedesche Sophia Klee e Franziska Schreiner, Candela Sanchi e Irene Moretti, per 3-1 (9-11, 9-11, 12-10, 2-11) per mano delle olandesi Shuohan Men e Vivien Scholtz, e Arianna Barani e Gioia Picu, per 3-0 (9-11, 6-11, 9-11) a opera delle indiane Krittika Roy e Yashaswini Ghorpade, n. 2 del seeding.