ARTE COMPATTA DI TINAMARIA MARONGIU

14 – 30 ottobre 2024

Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Palazzo Valentini (Sala della Pace)

Via IV Novembre, 119

Domenica 13 ottobre 2024 alle ore 16 inaugura alla presenza dell’On. Cristina Michetelli, Consigliera Delegata al Bilancio e al Patrimonio della Città metropolitana di Roma Capitale e dell’On. Nicola Galloro, la personale dell’artista Tinamaria Marongiu dal titolo “BOX-ES ARTE COMPATTA”, posta sotto il Patrocinio della Città metropolitana di Roma Capitale.

Tinamaria Marongiu è una scultrice sarda che del materiale di scarto ha fatto la propria cifra più intima di artista. Percorritrice dell’ARTE COMPATTA, espressione che si traduce in arte nel 2013, inventa un modo specifico di creare arte 3D, combinando vecchie materie di scarto e nuovi materiali, inorganici ed organici, metalli, paste e colori, che uniti fra loro diventano un corpo unico e compatto, frammenti di universo e di accadimenti di questa nostra esistenza.

L’uomo contemporaneo nel suo rapporto con la natura ha innescato una vera e propria “guerra”, attuando in continuazione modifiche strutturali e climatiche in modo talmente pervasivo da incidere negativamente sui processi naturali della geologia. Di questo rapporto conflittuale la Marongiu prende le vesti di un attento sismografo che utilizza una “cassetta degli attrezzi”, tutta particolare, in grado di manipolare “ciò-che-trova” nel suo continuo peregrinare in cerca di materie organiche e inorganiche, gettate da quell’esercito umano durante il suo stato d’assedio nei confronti della natura.

ARTE COMPATTA è la locuzione che Tinamaria utilizza in merito alla sua prospettiva artistica: gli oggetti la chiamano, spesso la catturano scoprendo in lei l’“accumulatrice seriale” dall’orecchio teso il cui scopo è quello di unire, amalgamare, colorare cinque “U”: Unicità, Universalità, Unione, Umanità, Uguaglianza, laddove la sua mano magicamente è guidata dall’universo mondo racchiuso in quel materiale di scarto, stoffe, pillole, spago, fiale, fili di ferro, piume, pezzetto di carta, pietre e altro ancora. Ai suoi occhi si apre un più vasto spazio in cui immergersi e, al contempo, fare immergere coloro che osservano il risultato ottenuto, vale a dire la scultura, essenza imprescindibile alla base dell’esistenza umana.

Fanno un tutt’uno atto a “compattare”, a far “convivere” in modo armonioso il materiale trovato con le materie plasmate al momento, miste, a loro volta, a colori e resine creando, riproponendo, come l’artista stessa ha avuto occasione di affermare, immagini di natura e frammenti di accadimenti del nostro vivere sociale.

Un viaggio verso nuovi universi fatti da un “Insieme Compatto” rispettando, anche del più piccolo frammento, la sua importanza ed unicità. Unità ed Unicità, caratteristiche considerate intrinseche perché ogni ente, ad iniziare dall’essere umano è unito e unico. Per giungere a questa concezione artistica Marongiu ha iniziato il proprio percorso basandosi su due costanti di fondo: la teca di plexiglas ribattezzata come “Box-Es”, con un evidente richiamo al bambino che freudianamente agisce sulla base delle sue sole pulsioni giocando e costruendo liberi orizzonti senza alcuna progettualità e la pillola e tutto ciò che cura, simbolo al tempo stesso sia dell’agio che del disagio dell’Antropocene.

La mostra si avvale di un catalogo con un testo critico di Domenico Segna.

 

Tinamaria Marongiu

Nasce a Cagliari nel 1961. Maria Cristina Marongiu, con il nome di battesimo “Cristina”, si avvicina al mondo dell’arte come interprete di musica leggera. Nel finire degli anni ’70 si trasferisce a Roma dove stringe una collaborazione con autori e produttori già affermati che le daranno l’opportunità di realizzare e pubblicare il suo primo 45 giri. All’inizio degli anni ’80, con l’album dal titolo “Contremano”, sempre utilizzando il suo nome di battesimo, arriva il successo musicale. La sua grande curiosità e necessità di nuove modalità espressive saranno la spinta per un incessante lavoro di ricerca e sperimentazione. Autrice delle sue canzoni, poesia, fotografia, fino ad arrivare alle arti visive.

Nel 2010, con il nome d’arte “Tinamaria” realizza le sue prime opere di ARTE COMPATTA Box-Es. Realizzazioni materiche prive di progettualità, con la volontà di esprimersi liberamente all’interno di una società omologata e conformista. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Chianciano e vince il 3° “Premio Leonardo” nella sezione “Arti Applicate”. Nell’Ottobre del 2020 al 43mo Premio Internazionale Medusa Aurea “AIAM” è 1ma classificata, medaglia oro, per la scultura.  Nel Giugno 2021 espone alla “London Art Biennale” e riceve il 4° Premio ex equo con ulteriore esposizione a Londra. Nel 2022 espone alla “Biennale di Chianciano” e vince il 1° Premio nella sezione Art Applicate. La fama e l’originalità delle sue Box-Es la portano ad esporre con successo in Europa e negli USA.

 

NOTIZIE UTILI

 

Orari                                       tutti i giorni 10-19. Sabato e domenica chiuso

 

Ingresso                                 gratuito