Suzuki partner della nuova impresa nautica di Sergio Davì “Japan Sea Expedition”

  • Al Salone Nautico di Genova è stata svelata la nuova impresa nautica del Comandante Sergio Davì, che prenderà il via dal Marina Arenella di Palermo con rotta verso Tokyo
  • Un gommone Nuova Jolly Prince 38 motorizzato con una coppia di DF300BMD ed equipaggiato con elettronica di bordo Simrad accompagneranno Davì in questa nuova avventura
  • Partenza prevista a fine 2025

In occasione del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, durante la conferenza stampa di domenica 22 settembre, il Comandante Sergio Davì ha annunciato la sua nuova avventura nautica: “Japan Sea Expedition”.

Sergio Davì è noto per aver intrapreso diverse avventure nautiche tra i Mari del Nord e gli oceani Atlantico e Pacifico, navigando per migliaia di miglia su gommoni non superiori a 10 m, motorizzati con fuoribordo Suzuki.

A fine 2025 Davì tenterà una nuova impresa, partendo dall’Italia alla volta del Giappone, attraversando il canale di Suez, l’Oceano Indiano e parte del Mar Cinese.

L’impegno per organizzare questo raid si prospetta difficoltoso, già dalla pianificazione. Saranno infatti percorse circa 11 mila miglia nautiche per circa 6 mesi di viaggio, con una media di 25 tappe in 13 Paesi tra Europa, Africa nord orientale e Asia.

Il viaggio si svolgerà a bordo del gommone Nuova Jolly Prince 38 cc motorizzato con due fuoribordo Suzuki DF300BMD ed equipaggiato con elettronica di bordo Simrad e Quick, compagni di viaggio fedeli anche nell’ultima avventura transoceanica di 10.000 miglia nautiche da Palermo a Los Angeles compiuta da Sergio Davì tra il 2021 e il 2022.

Suzuki è lieta di promuovere questo evento che mette in evidenza l’affidabilità dei propri fuoribordo, anche durante tratte così impegnative, dimostrandosi un banco di prova concreto. Inoltre evidenzia l’efficienza nei consumi, grazie al sistema #consumameno (Suzuki Lean Burn), un fattore fondamentale nelle attraversate senza sosta che Sergio Davì dovrà compiere tra un paese e l’altro.

Il Suzuki Lean Burn è un sistema a combustione magra presente sui fuoribordo Suzuki a partire dal 9.9 cv (DF9.9B) a salire sino al DF350AMD.

Utilizzando una rete di sensori che misurano istante per istante una serie di parametri del motore quali il carico a cui è sottoposto, l’apertura del gas e i dati ambientali, il sistema è in grado di calcolare in anticipo e con straordinaria precisione quanta benzina deve essere immessa dal sistema di iniezione all’interno delle camere di combustione, rispetto alla quantità di aria necessaria, affinché la combustione stessa risulti quanto più efficiente. In questo modo il sistema ottimizza in modo costante la miscela benzina/aria, riducendo la percentuale di carburante e aumentando quella del comburente: in due parole: + aria – benzina. 

I vantaggi di tale sistema sono tangibili su un ampio intervallo di regimi, fornendo notevoli miglioramenti nell’economia d’esercizio del motore, soprattutto nelle andature di crociera, con un risparmio di carburante che può raggiungere valori molto interessanti, fino a -14%, diminuendo altresì la quantità di CO2 prodotta con beneficio per l’ambiente.

Japan Sea Expedition” celebra anche le origini del Brand, portando il Comandante Davì direttamente in Giappone presso l’Head Quarter di Suzuki Motor Corporation ad Hamamatsu.

Questa spedizione, oltre che voler raggiungere un record in termini di lunghezza della tratta, sarà una vera e propria spedizione scientifica in gommone che mira a promuovere attività di ricerca e di monitoraggio dello stato di salute ambientale. Nelle precedenti navigazioni l’obiettivo scientifico era incentrato sulla rilevazione di microplastiche e metalli nei mari; in questa avventura la ricerca si concentrerà sulle condizioni di salute del mondo marino e di quello atmosferico.

Ad affiancare tale progetto ci saranno importanti brand internazionali e partner istituzionali, che ne sposano gli obiettivi di valorizzazione culturale e di tutela ambientale, e istituzioni patrocinanti come il Comune di Palermo, il CCM e l’Università degli Studi di Palermo.