foto (credits: Gaetano Nardone – Mfsport.net)
C.C. ORTIGIA 1928 – AC PAOK 15-13 (6-3, 4-2, 3-3, 2-5)
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 4, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano, Bitadze 2, Kalaitzis, Carnesecchi 2, Campopiano 3, Inaba 3, Scordo, Napolitano (Cap) 1, Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
AC Paok: Aivaliotis, Bitsakos 1, Laskaridis 3, N. Prosiniklis (Cap), Chrysospathis, Kechalaris 2, Tsolakoudis 2, Myrilos, Delic, P. Prosiniklis 1, Koopman 3, Karatzas 1, Siordilis. Allenatore: Theodoros Chatzitheodorou
Arbitri: Angileri (Malta) e Fodor (Ungheria)
Superiorità numeriche: ORT 7/9 + 2 rig; PAO: 1/5 + 2 rig.
Espulsioni definitive: Kechalaris (P) e P. Prosiniklis (P) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli.
Inizia con una vittoria il cammino dell’Ortigia in questa edizione di Euro Cup. La squadra di Piccardo supera i greci del Paok con una partita dai due volti, dominata per tre tempi e poi quasi buttata via nel finale, quando i biancoverdi hanno perso lucidità e concentrazione. L’Ortigia si presenta con Ruggiero tra i pali, al posto dell’acciaccato Tempesti, e il portierino calabrese risponde con grande reattività e alcuni interventi importanti. Ma è tutta la squadra inizialmente a girare bene, mettendo in mostra una buona aggressività in attacco, dove spicca un uomo in più perfetto. L’Ortigia è spietata e, grazie a Inaba, alla doppietta di Cassia e ai gol di Napolitano e Carnesecchi, regola subito il Paok, chiudendo il primo parziale avanti 6-3. Nel secondo tempo, gli uomini di Piccardo continuano a spingere e a mantenere alta la percentuale a uomo in più, allungando subito con Bitadze dai due metri. I greci provano a rispondere, ma Campopiano, ancora Bitadze e Cassia siglano il 10-5 di metà gara. Nella terza frazione, il match diventa più equilibrato, con la squadra ellenica che, dopo l’ennesimo gol subito da uno scatenato Cassia, prova ad accorciare, approfittando anche di qualche errore difensivo degli uomini di Piccardo. Al momento giusto, però, la doppietta di Inaba mantiene invariato il distacco prima degli ultimi 8 minuti. Sembra chiusa e invece, nell’ultimo tempo, i biancoverdi calano vistosamente nell’intensità e nell’attenzione, subendo il ritorno del Paok, che riesce a portarsi sul meno 2 a un minuto dalla fine. Per fortuna, il gol di Carnesecchi, in superiorità, a 14 secondi dalla sirena, spegne le speranze dei greci. Finisce 15-13 e per l’Ortigia arrivano tre punti pesanti. Domani pomeriggio (ore 19.30), sfida ai padroni di casa del Triglav Kranj.
Nel dopo partita, malgrado la vittoria, coach Stefano Piccardo non è soddisfatto dall’atteggiamento della squadra: “Non sono contento, anzi sono molto arrabbiato perché abbiamo fatto un quarto tempo imbarazzante sotto ogni punto di vista. Abbiamo gestito malissimo le situazioni in attacco e abbiamo concesso gol facili. Non si può disputare l’ultimo tempo di un torneo con in palio una qualificazione, giocando in questo modo. Siamo stati presuntuosi e abbiamo preso troppi gol anche oggi. Abbiamo affrettato le conclusioni, pur sapendo che loro avevano lasciato un uomo dall’altra parte e infatti ci hanno colpito più volte a uno contro zero”.
Il tecnico dell’Ortigia prova però a sottolineare anche gli aspetti positivi, a partire dall’esordio da titolare del giovane portiere Ruggiero: “Dodo ha risposto benissimo, molto bene per tre tempi, poi è normale che se non lo aiutiamo anche lui alla fine prende 13 gol. Di positivo, c’è il fatto che nei primi tre parziali abbiamo avuto un bel ritmo, la squadra mi è piaciuta in fase difensiva, siamo andati bene sugli anticipi e abbiamo fatto molto bene a uomo in più e a uomo in meno”.
A caldo, parla anche Francesco Cassia, tra i migliori in acqua oggi: “Per tre tempi abbiamo avuto dei riscontri positivi, perché pian piano stiamo trovando il nostro equilibrio. Ancora, però, c’è molto da lavorare. Il quarto tempo, invece, è stato disastroso e non rispecchia l’andamento della partita. C’è stato un calo fisico e mentale da parte nostra, abbiamo completamente mollato sul finale, facendo rientrare nel match il Paok. Nel complesso, ci sono segnali positivi e altri che ci danno la dimensione di quello che siamo, ossia una squadra che non può disattivarsi nemmeno per un attimo, perché possiamo vincere con chiunque ma anche perdere con chiunque se molliamo mentalmente. Nelle prossime due gare dobbiamo cercare di migliorare, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare che bisogna lottare per 4 tempi, altrimenti rischiamo di farci male, come è successo oggi nell’ultima frazione”.