Il campionato del Famila Wuber Schio, inizia, come l’anno scorso, con la sfida al Geas Sesto San Giovanni: palla a due alle ore 17.15 al RDS Stadium di Genova, palazzetto da oltre 5000 posti che ospiterà tutte le gare dell’Opening Day. Ad aprire la giornata saranno Faenza e Brixia mentre a seguire Venezia affronterà Derthona; domenica le sfide tra Battipaglia ed Alpo e Campobasso e Sassari. San Martino di Lupari sarà spettatrice essendo purtroppo la Serie A1 un campionamento nuovamente dispari.

Schio e Geas si sarebbero dovute affrontare anche in preseason, amichevole poi annullata perché troppo a ridosso della partita di Supercoppa. Così possiamo analizzare le avversarie solo sulla carta, traendone da subito l’impressione che la compagine di coach Zanotti, che per la prima volta parteciperà anche all’Eurocup, si sia notevolmente rinforzata. Alle confermate Moore (vero totem del roster rossonero), Gwathmey (miglior giocatrice del campionato per media punti), Conti e Trucco, si affiancano quest’anno: Makurat proveniente dalla Reyer, Orsili e Barberis arrivate dalla diaspora bolognese (per Barberis si tratta di un ritorno a casa), Spreafico in uscita da Ragusa, Conte da San Martino e soprattutto la nazionale svedese Gustavsson protagonista di un’ottima stagione 2022/23 a Sassari.

Il Famila, che in Supercoppa si è arreso 88-81 all’Umana Reyer nonostante abbia lottato per tutti i 40 minuti, continua ad attendere Juhasz e Dojkic che hanno raggiunto le semifinali playoff in WNBA con Minnesota e New York. Coach Dikaioulakos può comunque contare su tutte le altre 10 giocatrici di cui una vivrà una partita speciale. Ilaria Panzera è infatti la grande ex dell’incontro: “Sono cresciuta nel Geas, dal settore giovanile fino alla prima squadra: sono stati 9 anni importanti. Geas ha allungato molto il roster, saranno ostiche da affrontare ma cercheremo di imporre il nostro ritmo sin da subito. Dopo la Supercoppa abbiamo lavorato sui dettagli e abbiamo tanta energia da mettere in campo”.

 

Arbitri: Costa Alessandro di Livorno (LI), Marzulli Marco di Pisa (PI) e Puccini Paolo di Genova (GE)