5^ medaglia paralimpica in carriera per Assunta Legnante, tesserata Anthropos e capitana della Nazionale Azzurra a Parigi 2024. Dopo l’oro con record del mondo centrato domenica da Rigivan Ganeshamoorthy, altro portacolori Anthropos, oggi in Francia è arrivato un argento significativo della Legnante, con la misura di 38,01 metri (miglior prestazione stagionale) e balzo al secondo gradino del podio ripetendo il risultato di Tokyo 2020, alle spalle della sola cinese Zhang Liangmin proprio come in Giappone. Un risultato brillante in attesa di competere nella Finale del peso F11 venerdì 6 settembre, alle ore 10. Giorno in cui, alle ore 11, scenderà in pista nei 1500 il compagno di squadra Ndiaga Dieng, atleta di Anthropos Civitanova, Avis Macerata e Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa.
Nata nel 1978 a Napoli, Assunta Legnante è ormai marchigiana d’adozione. Premiata più volte con il Collare d’Oro al Merito Sportivo, l’atleta dell’Anthropos ha messo nella sua bacheca personale ben cinque medaglie alle Paralimpiadi e insegue la sesta: un oro nel peso a Londra 2012, un oro nel peso a Rio 2016, un argento nel peso e un argento nel disco a Tokyo 2021, fino all’argento nel disco di Parigi 2024.
Assunta Legnante:
“Lanciare senza vedere è davvero dura perché non si hanno punti di riferimento, in più purtroppo non ho una stabilità nel gesto che mi permette di superare i 40 metri come faccio spesso in allenamento. Sono però contenta di essere riuscita a confermare l’argento di Tokyo, anche perché prima del Giappone alle Paralimpiadi non avevo mai vinto una medaglia nel disco. Stabilizzandomi su certe misure, risultati come questo sono la logica conseguenza. Anzi pensavo di soffrire di più la tensione del pubblico e della confusione, ma mi sono accorta che dopo 35 anni riesco a dissociarmi dalla situazione e vivere il ‘qui e ora’. Ammetto che il secondo posto è quasi fastidioso perché a separarmi dall’oro è stato poco più di 1 metro, ma sono lì e ho voglia di riscatto perché mi manca una gara e ci tengo a riprendermi quel titolo lasciato per strada a Tokyo nel peso”.
Il presidente Nelio Piermattei:
“Speravo nel podio! Assunta non delude mai e anche questa volta ha fatto centro. Anzi, è stata magnifica! Da un po’ di tempo in gara non andava oltre i 38 metri e quindi sono ancora più contento. Celebriamo la sua quinta medaglia paralimpica e non è finita. Grazie ‘Assù’, è un onore averti nell’Anthropos. Non solo per le medaglie, ma anche per la bella persona che sei!”