FEDERAZIONE ITALIANA TIRO CON L’ARCO
GIOCHI PARALIMPICI PARIGI 2024
Eleonora Sarti supera Giulia Pesci nel derby azzurro, Matteo Bonacina fermato da Nori
Domani le medaglie compound e W1 donne
SARTI VINCE IL DERBY CON PESCI – I Giochi Paralimpici di Parigi hanno sfornato i primi piatti succulenti, nel “ristorante stellato” allestito all’Esplanade des Invalides. Dopo l’antipasto del ranking round e delle 72 frecce, è già maturo il tempo delle sfide decisive. Come il derby italiano, valevole per i sedicesimi di finale del Compound Open femminile. Derby che sorride a Eleonora Sarti: l’atleta di Cattolica si aggiudica il confronto con la compagna di nazionale – e avversaria per un giorno – Giulia Pesci. E accede così agli ottavi: 136-126 il punteggio da consegnare agli archivi.
Ma Pesci, che ha ottenuto il pass paralimpico grazie al successo nel torneo di qualificazione di Dubai dove vinse la finale valida per il pass contro l’azzurra bronzo a Tokyo 2020, Maria Andrea Virgilio, esce a testa alta. E parte molto bene, tanto da chiudere in vantaggio prima (26-24) e seconda volée (52-51). Sarti, però, cresce alla distanza: opera il sorpasso nel terzo capitolo del match, mentre la quarta volée è semplicemente perfetta con un tris di 10. A quel punto, il gap diventa importante e, nel finale, Eleonora amministra il rassicurante vantaggio e si prepara a vivere l’ottavo di finale: domani pomeriggio, alle 15.30, contro l’indiana Sarita, capace di superare (138-124) Nur Jannaton Abdul Jalil, atleta della Malesia.
LE DICHIARAZIONI – “Purtroppo ci siamo incontrate subito – è il commento di Giulia Pesci -. Essendo amiche, compagne di nazionale e di squadra, non è stato semplicissimo interpretare la sfida. Per quanto mi riguarda, non ho tirato al meglio delle mie possibilità, ma l’emozione era intensa. Un’emozione che mi ha coinvolto nell’intera Paralimpiade ed è impossibile da descrivere: questa non è una semplice competizione, ma un mondo a parte”.
Sarti, invece, vive la sua terza esperienza ai Giochi: “Dopo Tokyo, ho cambiato allenatrice, psicologa sportiva e intrapreso un percorso diverso. In più, ho avuto la fortuna di entrare nel Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. E questo mi ha dato la possibilità di allenarmi con costanza, anche più volte al giorno. Non so come andrà a finire, ma sono contenta di tutto ciò che ho fatto fino a qui”.
Quella in salsa azzurra è stata una sfida nella sfida: “Quando il tecnico ci ha annunciato il derby, pensavo stesse scherzando – conclude Eleonora -. Avrei voluto incontrare Giulia alla fine, non all’inizio dei Giochi. Con lei abbiamo condiviso molti aspetti: a cominciare dalla preparazione”.
Un vero peccato, anche perché l’inizio di Matteo è entusiasmante: quattro frecce scoccate e 40 punti a tabellone. Il massimo. Poi, nella parte centrale dell’incontro, il bergamasco infila una lunga serie di 9: ben otto in sequenza. E Nori ne approfitta: dopo aver chiuso sotto di due punti la prima volée, si riavvicina nella seconda (58-57), impatta nella terza (a quota 85) e sorpassa nella quarta e penultima (112-113). Bonacina non molla: nella volée conclusiva, trova nuovamente il centro del bersaglio, ma la penultima freccia si posa sull’8. E risulterà fatale.
LE DICHIARAZIONI – Pochi dubbi sul fatto che, quello con l’iraniano, fosse uno degli incroci più scomodi che potessero capitare al primo turno, se si considera lo spessore di un avversario navigato e più volte protagonista in ambito internazionale. Anche alle Paralimpiadi: “È andata male, mi dispiace – afferma Bonacina, in sede di analisi -. Non sono riuscito a mettere a frutto il tanto lavoro di questi anni. Si vede che dovrò lavorare ancora di più“. Eppure l’approccio di Matteo si era rivelato impeccabile: “Forse mi sono lasciato prendere un po’ dall’agitazione e ho iniziato a girare intorno al centro del bersaglio. Anziché pensare agli aspetti da migliorare, avrei dovuto spegnere la testa e focalizzarmi esclusivamente sul tiro, come ho fatto all’inizio“. Il rimpianto non manca: “In particolare per come ho gestito la parte finale. Se potessi tornare indietro, qualcosa cambierei. Ma, in sede di preparazione, ho fatto davvero il possibile per arrivare pronto“.
PROGRAMMA – Domani, sabato 31 agosto, verranno assegnate le prime medaglie nel tiro con l’arco nelle divisioni W1 e Compound Open femminile. Asia Pellizzari e Daila Dameno saranno sulla linea di tiro al mattino per la gara W1, mentre nel Compound sarà protagonista nel pomeriggio Eleonora Sarti.
Asia Pellizzari agli ottavi con Misir (Tur) alle 9:00 e Daila Dameno ai quarti con Brandtlova (Cze) alle 9:51. A seguire le semifinali dalle 10:59, la finale per il
bronzo alle 11:48 e la finale per l’oro alle 12:05.
Eleonora Sarti scenderà in campo agli ottavi con Sarita (Ind) alle 15:30. Dalle 17:46 sono previsti i quarti di finale, seguiti dalle semifinali alle 18:54 e a concludere la finale per il bronzo alle 19:43 e quella per l’oro alle 20:00.
Le competizioni saranno trasmesse in diretta su Rai 2.