GRANDE PARTECIPAZIONE PER “FRUSCIO TRANSDOLOMITICA”: UN WEEK-END TRA BICI, ARRAMPICATA, SALUTE E BENE-ESSERE A CORTINA D’AMPEZZO

Ė stato un week-end all’insegna dello sport, del bene-essere e della promozione del territorio quello tenutosi nella suggestiva cornice delle Dolomiti e di Cortina d’Ampezzo, sabato 24 e domenica 25 agosto, con “Transdolomitica Ride&Climb”, evento organizzato da M&A Sport, divisione sportiva del gruppo di comunicazione Meneghini & Associati Talent Union, con il patrocinio del Comune di Cortina e la collaborazione del Gruppo Guide Alpine Cortina – Scuola d’Alpinismo. L’iniziativa, che rientra nel format “Fruscio”, che punta alla diffusione di stili di vita sani, valorizzando allo stesso tempo il territorio veneto attraverso esperienze a contatto con la natura alla scoperta delle tradizioni locali, della storia e della gastronomia, ha visto una grande partecipazione alle attività in cartellone. Uno start adrenalinico quello di sabato 24 agosto, con la pedalata su due diversi percorsi, GIANT SQUIRREL (circa 68 chilometri con 1.600 metri di dislivello) e SQUIRREL (40 chilometri con 600 metri di dislivello), e un’arrampicata lungo le vie ferrate delle Dolomiti organizzata in collaborazione con il Gruppo Guide Alpine Cortina – Scuola d’Alpinismo.  La ride, che ha attraversato il suggestivo Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, ha avuto inizio, come l’arrampicata, alle 8 del mattino, regalando ai numerosi partecipanti di tutte le età una giornata all’insegna dello sport e del movimento, ma anche del gusto, della tradizione e del divertimento grazie ai ristori e ai diversi momenti conviviali.

Nella mattinata di domenica 25 agosto, invece, in un’assolata piazza Roma si è tenuto, davanti a una folta platea, a partire dalle 11.30 il Talk aperto alla cittadinanza “Bene-Essere in montagna, tra sicurezza e prevenzione”, momento d’approfondimento promosso dalla testata giornalistica WebSalute.it e patrocinato dall’Ulss 1 Dolomiti, che ha visto tra i relatori Giuseppe Dal Ben, commissario Ulss 1 Dolomiti; Sandro Cinquetti, direttore dipartimento di Prevenzione Ulss 1 Dolomiti; Cristina Barbarino, direttore FF Suem Ulss 1 Dolomiti; Andrea Piccoliori, presidente Guide Alpine Cortina; Alex Barattin, delegato Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi e Marco Zanetti, biologo.

In apertura i saluti dell’assessore allo sport e ai lavori pubblici del Comune di Cortina d’Ampezzo Giorgio Da Rin: “Il tema della sicurezza legato alla fruibilità della montagna è un tema di primaria importanza. C’è sempre più necessità di sensibilizzare turisti e residenti al rispetto per luoghi come Cortina, che in questo momento è un palcoscenico internazionale di altissimo livello, in vista anche dei giochi olimpici del 2026, e che registra una fruibilità sempre più elevata e un richiamo turistico sempre più alto. Ecco perché eventi come questo Talk sono importanti per sensibilizzare sempre di più la popolazione a una vera e propria cultura dei luoghi di montagna”.

Prevenzione e sicurezza: due parole che possono fondersi in un unico valore, il rispetto per la salute. Come Ulss 1 Dolomiti abbiamo ideato e attuato diverse linee progettuali sia a livello di prevenzione sia a livello di sicurezza – ha dichiarato nel corso del suo intervento il commissario Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben -.  Abbiamo sviluppato diverse linee progettuali per chi arriva in questi luoghi: da quelle per la prevenzione contro le zecche a quelle relative alla raccolta dei funghi sino alle linee per la prevenzione del melanoma e per la misurazione della pressione nei vari rifugi, progetto quest’ultimo che rientra in ‘Rifugi Sani e Sicuri’. Entrando nell’ambito più prettamente della sicurezza, il sistema dell’Emergenza-Urgenza va inteso come un servizio più ampio, che opera all’interno di una rete regionale e, a sua volta, di una rete nazionale. L’elisoccorso è la punta di diamante di questo servizio, particolarmente integrato nell’area del Cadore. Si tratta di un mezzo, due in estate, Falco 1 e Falco 2, attenzionatissimi, il cui cuore è formato da un’equipe di 5 persone ciascuno, a cui dobbiamo garantire la massima sicurezza. Garantire sicurezza e prevenzione in montagna è certamente un compito che spetta alle istituzioni, ma è importante l’impegno di tutti, dei cittadini in primis. Infine, la telemedicina, può essere molto utile per i progetti che stiamo sviluppando per la sicurezza ad alta quota”.

Il direttore dipartimento di Prevenzione Ulss 1 Dolomiti, Dott. Sandro Cinquetti è entrato nel vivo del progetto Rifugi Sicuri: “Siamo partiti da una delibera regionale facente riferimento alle norme igienico-sanitarie, essendo i rifugi delle strutture ricettive a tutti gli effetti, e a questa abbiamo deciso di applicare qualcosa in più, con la collaborazione anche del CAI e dell’associazione AGRAV. Rispetto ai requisiti ordinari, abbiamo aggiunto dei requisiti volontari. Tra questi, la misurazione presso i rifugi della pressione, la presenza del defibrillatore con competenza del gestore nell’utilizzo, il tema importante dell’alimentazione affinché siano specificati allergeni e vi sia possibilità di menù senza glutine, e poi l’importante tema del melanoma: presso il rifugio, chi è meno attento sul fronte della prevenzione, può quindi trovare creme, cappellini e occhiali. Ai rifugi quindi che, in maniera volontaria, si impegnano a fare qualche passo avanti rispetto alla delibera, viene concesso un bollino di attestazione di rifugi sani e sicuri. Per ora sono 27 i rifugi con bollino”.

È tornata invece sul tema dell’elisoccorso Cristina Barbarino, direttore FF Suem Ulss 1 Dolomiti: “L’equipe è composta da 5 persone in estate e 6 in inverno, essendo nella stagione più fredda necessaria anche la presenza dell’unità cinofila. È un tipo di intervento che richiede immediatezza e personale altamente qualificato. Lavoriamo e ci addestriamo per tutti i tipi di intervento: questi possono richiedere, se semplici, una decina di minuti oppure, se complessi, fino a mezz’ora. Noi dobbiamo rimanere sul posto, come da linee guida internazionali il minor tempo possibile, e quindi se riusciamo a prestare soccorso entro la mezz’ora, in casi particolarmente complessi, siamo assolutamente soddisfatti”.

A seguire gli interventi che hanno visto protagonisti il presidente delle guide alpine di Cortina, Andrea Piccoliori, e Alex Barattin, delegato Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, che hanno spiegato come affrontare la montagna in sicurezza e a qualsiasi età, traendone i migliori benefici, e come utilizzare il servizio di Emergenza, senza ricorrere a chiamate improprie.

In chiusura l’intervento del biologo Marco Zanetti, che si è particolarmente concentrato su quello che deve essere il rispetto per l’ambiente, quello montano in particolare, per garantire l’eco-compatibilità: “La montagna possiamo viverla, ma dobbiamo prima sapere come rispettarla. E per questo è fondamentale la conoscenza. Conoscenza è capire, infatti, quali sono le fragilità della montagna. Chi vuole esplorare l’ambiente montano deve essere conscio che ad ogni sua azione segue una reazione e che questa reazione deve essere eco-compatibile. L’eco-compatibilità c’è quasi sempre, ma va cercata prima di compiere qualsiasi azione. Dobbiamo essere consapevoli che la natura cercherà sempre di raggiungere un suo equilibrio, ma è opportuno che ciascuno faccia la sua parte”.

Un format, quello targato Fruscio, che segna un altro traguardo, questa volta sull’Ampezzano, dove si terranno altri due appuntamenti nel 2025: uno in gennaio dedicato all’Ice Clumbing e l’altro in luglio col quale verrà riproposto il binomio ride e via ferrata. Le date verranno ufficializzate a breve.