FEDERAZIONE ITALIANA TIRO CON L’ARCO

Giochi Olimpici – Parigi 2024

Mauro Nespoli eliminato ai quarti
Kim Woojin (Kor) d’oro, Brady Ellison (Usa) argento, Lee Wooseok (Kor) bronzo
Termina ai quarti di finale l’Olimpiade di Mauro Nespoli che nella gara individuale esce a testa altissima dalla sfida contro il sudcoreano Lee Wooseok. L’azzurro, vicecampione olimpico in carica, aveva battuto con una gran prestazione il canadese Peters agli ottavi (6-2) e lotta alla pari anche con il sudcoreano, oro a squadre a Parigi e numero 3 del mondo, ma si arrende 6-4 dopo essere stato in vantaggio nei primi due set dell’incontro. Dopo il 28-27 iniziale in suo favore, a Nespoli non sono bastati tre set con 29 punti e tutte le frecce nel giallo per avere la meglio sull’asiatico e questo non fa che rendere ancora più amara la sua uscita di scena. Dopo Musolesi e Paoli, battuto proprio da Lee Wooseok ai sedicesimi di finale, anche l’aviere di Voghera esce di scena contro uno dei maestri della Corea del Sud che vince il quinto oro nelle cinque gare previste dal programma con Kim Woojin (primo oro individuale in carriera e unico arciere al mondo ad aver vinto 5 ori olimpici) e il bronzo proprio con il giustiziere degli azzurri Lee Wooseok, vincente nella finalina su Florian Unruh (Ger). L’argento va allo statunitense Brady Ellison che perde la finalissima solo alla freccia di spareggio 6-5 (10*-10), chiudendo la sua Olimpiade con due podi.

1/4 DI FINALE
NESPOLI-LEE WOOSEOK (KOR) 4-6 
Parte meglio l’azzurro che si porta sul 2-0 con il parziale di 28-27 e nella seconda volée mantiene il vantaggio grazie al 29-29 con i due arcieri che continuano la propria gara tutta nel “giallo”. Equilibrio che continua ad essere il grande protagonista dell’incontro, Nespoli e Lee Wooseok si sfidano freccia dopo freccia in una battaglia in cui nel terzo parziale è ancora 29-29 e Nespoli resta davanti 4-2. Nel quarto parziale il sudcoreano è perfetto, tre frecce sul 10, Nespoli rasenta invece la perfezione e il 30-29 porta il punteggio in parità: 4-4. L’asiatico si prende la vittoria nella quinta volée: l’azzurro colpisce tre volte il 9, l’avversario due 9 e un 10 raggiungendo il 28-27 che fa sfumare lo spareggio e vale il sorpasso sul 6-4. Finisce così, a testa altissima, l’Olimpiade di Mauro Nespoli che, dopo aver vinto l’argento a squadre a Pechino 2008, l’oro a squadre a Londra 2012 e l’argento individuale a Tokyo 2020, aveva chiuso anche i Giochi Olimpici di Rio 2016 uscendo a un passo dalla semifinale, in quell’occasione dopo uno spareggio. Risultati che sottolineano la stoffa del campione azzurro.

1/8 DI FINALE
NESPOLI-PETERS (CAN) 6-2 
Partenza di gara difficile per il canadese che piazza due 8 e un 7 lasciando campo aperto a Nespoli, bravo ad approfittarne con un 28-23 che mette subito in discesa il match. Il livello della sfida si impenna nel secondo set con i due arcieri che infilano uno spettacolare 30-30 con l’azzurro che resta avanti 3-1. Solo tiri sul “giallo” anche nel terzo set con una rincorsa punto a punto con due 9 e un 10 a testa (28-28), la situazione non cambia nel punteggio con Nespoli ancora avanti 4-2 e bravo a mettere poi il punto esclamativo nella quarta e decisiva volée vinta 29-26 per il 6-2 finale.

LE DICHIARAZIONI DI MAURO NESPOLI
Queste le parola del campione azzurro al termine della sfida: “Non c’è stata differenza con il coreano, ho tirato molto bene, non sono contento di tornare a casa con questa sconfitta, perché il match è stato molto equilibrato. Nell’ultimo set ho scelto di mirare verso sinistra dopo aver valutato il vento, è stato un nove così come la seconda freccia, mentre la terza ho cercato di ritrovare il centro ma senza arrivare al 10. Sono contento di come ho tirato, è stata una bellissima esperienza che purtroppo finisce a un passo dalle sfide per le medaglie“. L’azzurro parla poi delle insidie portate dal campo di gara: “C’erano due tribune molto alte sui lati, alle spalle no, ogni tanto sentivi aria addosso ma non sul bersaglio e viceversa, questo ha distratto un pochino e poi c’è chi ha saputo gestire meglio e chi peggio questa situazione. Mi dispiace per come è andata, anche guardando i punteggi degli altri quarti di finale: c’è sicuramente chi ha tirato peggio di me in termini di punti, me la sarei probabilmente giocata in semifinale. Purtroppo nel ranking round ho avuto qualche passaggio a vuoto e questo mi ha portato nel lato del tabellone con i due coreani più forti. Potevo fare meglio in quella circostanza, ma c’è stata anche un po’ di sfortuna“.
I coreani sono irraggiungibili? “In Corea del Sud lo sport è molto importante fin dalle scuole, poi si differenziano tra le varie discipline, hanno un bacino enorme, hanno investito sulla formazione dei tecnici e i risultati arrivano. Noi abbiamo avuto i nostri anni d’oro e forse ci siamo un po’ seduti sugli allori, stiamo recuperando con alcuni ragazzi giovani con margini di crescita e poi bisogna puntare sull’attività di base, che è fondamentale per crescere ulteriormente“.
Sul futuro dice: “Ora ho bisogno di recuperare, questo triennio è stato molto impegnativo, ho speso tanto, farò le analisi opportune, di sicuro non chiudo con Parigi, ma se arriverò fino a Los Angeles 2028 lo saprà il tempo, non posso dirlo con certezza adesso. Il bilancio per il gruppo in generale è positivo, la squadra è giovane, a casa ci sono atleti ancora più giovani che stanno crescendo bene, ci è mancata un po’ di freddezza in qualche occasione, a partire dalla qualifica. Ovviamente non siamo soddisfatti del risultato finale, volevamo una medaglia e bisognerà lavorare tanto perché il livello a cui eravamo abituati non è più sufficiente. Bisogna tornare ad avere la fame di risultati, probabilmente dopo la striscia positiva fino a Londra questa è venuta un po’ a mancare, mentre gli altri sono cresciuti tantissimo e forse le due medaglie individuali di Tokyo ci hanno dato l’illusione che la strada fosse corretta, ma credo che sia il risultato a squadre che possa dare il vero polso della situazione e purtroppo non arrivano medaglie a squadre dal 2012, questo deve farci riflettere per puntare più in alto in futuro“.

IL PODIO
Una finale al cardiopalma conclusa allo shoot off 6-5 (10*-10) regala la medaglia d’oro a Parigi 2024 al sudcoreano Kim Woojin che completa la sua Olimpiade perfetta (3 ori tra individuale, squadra e mixed team) battendo lo statunitense Brady Ellison, al suo secondo alloro in questa edizione dopo il bronzo mixed team. Sul terzo gradino del podio sale ancora la Corea del Sud con la vittoria netta per 6-0 di Lee Wooseok contro il tedesco Florian Unruh.

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