A 33 anni dal tragico evento: Non c’è giustizia.
La strage di Maletto nella notte del 2 luglio 1991
di Vincenza Sanfilippo
Edito da Graus Edizioni
Martedì, 2 luglio 1991.
Una fresca sera d’estate, apparentemente tranquilla e spensierata. Intorno alla mezzanotte, la famiglia Sanfilippo viene scossa da un terribile avvenimento che cambia radicalmente il destino di ognuno di loro. Maria Minissale e i suoi due figli Claudio e Simona restano vittime di un incendio propagato nella loro abitazione.
Purtroppo sì, questa è una storia vera.
Molto lontana dal romanzare, Vincenza Sanfilippo, figlia di Maria Minissale e Domenico Sanfilippo, con il libro Non c’è giustizia ha deciso di ripercorrere in maniera molto precisa, per quanto possibile, la tragedia che ha coinvolto la sua famiglia.
Mossa dal desiderio di conoscere, di comprendere e di ricostruire, Vincenza racconta i suoi ricordi e ciò che ha vissuto quella notte a soli undici anni poi, con notevole distacco, offre una panoramica sui vari risvolti giuridici avuti nel corso delle indagini.
Riferimenti, sentenze e articoli di giornale volti a comprovare anni di studio e di ricerche al fine di ricomporre i pezzi e di assemblarli nel giusto ordine cronologico.
“La strage di Maletto” non è solo un “fatto” di cronaca. È una storia, è l’insieme delle vite spezzate, cambiate e non accettate. È la voce di una figlia, ormai anche madre a sua volta, che ancora cerca uno spiraglio di luce nonostante abbia cercato di andare avanti. È il tentativo di una donna che, dopo ben trentatré anni dalla tragedia, prova in tutti i modi di trovare delle risposte e che chiede piena giustizia per chi, finora, non ne ha avuta.
Il libro
“Quando chiudo gli occhi, non ritrovo tra i miei ricordi quella bambina felice e spensierata. Al contrario, riesco solo a sentire le campane della mezzanotte suonare, la brezza di luglio sulla pelle, il mio corpo cercare disperatamente riparo e il mio respiro affannato invocare un po’ di ossigeno”.
Vincenza Sanfilippo
L’autrice
Vincenza Sanfilippo è nata in Germania negli anni Ottanta, ma cresciuta a Maletto, in Sicilia, paese di origine dei suoi genitori. Terza di sei figli, si reputava la bambina più ricca del mondo avendo accanto una famiglia umile che non le faceva mancare nulla, soprattutto l’affetto. La sua vita, però, è cambiata radicalmente quando aveva appena undici anni. La perdita della madre e dei suoi due fratelli, Claudio e Simona, l’hanno resa una persona diversa e pronta a tutto. Scalfita dal dolore, Vincenza ha affrontato il suo futuro con forza e coraggio, ma sempre alla ricerca della verità e della giustizia