MILLE: “FELICE DI RESTARE. DOVREBBE ESSERCI LA FILA PER GIOCARE A VIBO.”

Seconda stagione di fila per Luciano Mille alla Tonno Callipo, il giusto riconoscimento all’impegno dello schiacciatore di Pizzo, frenato nel momento clou della scorsa stagione da una distorsione alla caviglia.

Un reciproco attestato di stima – “è bastata una stretta di mano”, sottolinea lui – quello tra la società del presidente Callipo ed il giocatore, da sempre legato ai colori giallorossi. Si riparte dunque, oltre che da coach Piccioni in panchina, dal capitano Mille in campo che, al di là degli aspetti tecnici, rappresenta una sorta di esempio per chi sarà chiamato ad indossare la prestigiosa casacca giallorossa.

Con Mille facciamo una panoramica sull’universo Tonno Callipo, volgendo lo sguardo all’ultima stagione ed immaginando quello che sarà il prossimo campionato, con una doverosa sottolineatura non solo sugli aspetti agonistici quanto anche sulla necessità che, senza voglia di sacrificarsi e comportamento professionale nel lavoro quotidiano, non si raggiungeranno i risultati sperati.

Allora, capitano Mille sei il primo giocatore riconfermato della nuova stagione, quanto sei contento?

“Molto! Non ci ho pensato più di tanto nel restare a Vibo, perché per me ormai è una cosa che va al di là dello sport, credo sia chiaro che c’è tanto affetto da parte mia. Già da tempo avevo espresso questa volontà di restare alla società, che mi ha dimostrato nuovamente fiducia e quindi è stata una trattativa molto veloce. Sono felicissimo di fare parte ancora della Famiglia Callipo,  sicuro che sarà un anno pieno di cose nuove e belle”.

Breve passo indietro, siete reduci da una salvezza ottenuta in anticipo, può dirsi che l’obiettivo è stato centrato?

“Certo, considerando il tutto non possiamo non essere soddisfatti perché ci sono state diverse difficoltà, compreso il mio infortunio, la giovane età della squadra e, nonostante tutto, abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato dalla società. Magari ci è rimasto un po’ di rimorso per qualche partita, ma comunque è stata una stagione positiva”.

Ora si riparte, l’obiettivo è fare meglio dell’anno scorso, cosa servirà?

“Probabilmente un po’ di esperienza in più, quindi qualche giocatore che mi possa affiancare. Servirà inoltre tanta voglia di lavorare, ma sicuramente ai miei nuovi compagni non mancheranno queste qualità. Viene difficile al momento esprimermi sul futuro poiché ancora so poco della squadra che si sta costruendo”.

Seppur in Serie B questa casacca giallorossa della Tonno Callipo ha sempre il suo fascino. Chi meglio di te, che qui hai iniziato e qui sei tornato, può spiegarlo?

“Sicuramente: a fine stagione mi sono ritrovato a parlare anche con i più giovani della Serie C, che magari hanno un’ottica diversa essendo giovani e preferiscono fare esperienza fuori. Ma a chi sceglie piazze vicine nella stessa categoria, ho fatto presente che una società organizzata e storica come la Tonno Callipo difficilmente si trova in giro. Io qualche esperienza a livello nazionale l’ho fatta, per cui ritengo che in B dovrebbe esserci la fila per venire a giocare a Vibo”.

Ancora è presto, ma si può ipotizzare che tipo di Serie B sarà la prossima, intanto partendo da un girone ‘normale’ e senza turni di riposo forzati?

“Volgendo lo sguardo al futuro e premesso che ancora non conosco i roster sia della nostra che delle altre squadre, penso sarà un torneo di livello superiore dell’ultimo. Fermo restando che la nostra società ha già garantito da tempo che si allestirà una squadra più competitiva, so che il ds Defina si sta muovendo sul mercato, avendo avuto contatti con giocatori importanti per cui ritengo sarà un campionato diverso per la Tonno Callipo”.

Da capitano cosa ti senti di dire al pubblico in vista della nuova stagione?

“La società sta dimostrando di tenere ancora molto al settore maschile, e quindi di voler investire non solo su quello femminile. L’obiettivo infatti è di voler fare una B migliore dell’ultima e già questo è un riconoscimento che va dato alla società. Sarebbe bello dunque che il pubblico si avvicinasse, anche perché potremo lottare in modo diverso rispetto allo scorso anno”.

La tua esperienza è un dato di fatto: nei giovani di oggi vedi quella necessaria voglia di sacrificarsi e la fame di arrivare che magari avevi tu alla loro età?

“In qualcuno dell’ultima stagione le ho viste, però bisogna essere costanti. Ecco la difficoltà sta proprio nell’essere sempre sul pezzo nel lungo periodo e non solo per determinati periodi. Senza presunzione, vorrei che da me prendessero una cosa in particolare, la serietà negli allenamenti. Personalmente lì divento maniacale, perché so quanto è importante ciò che si fa in palestra durante la settimana, che poi ti ritrovi tutto in partita. Spero che tutti prendano questo mood: lavorare, sempre col sorriso, senza mai perdere di vista quelle che sono le indicazioni tecniche dello staff, dell’allenatore ed anche dei compagni più grandi, perché è così che si cresce. Sicuramente qualcuno dimostrerà la crescita avuta quest’anno nei vari campionati futuri, ad iniziare da chi resterà qui a Vibo – conclude Mille – anche l’anno prossimo”.