Il 2 giugno è una data storica. In Italia, è la Festa della Repubblica. Nel mondo Lazio, è una data ricordata perché nel 1921, proprio il 2 giugno, la S.S. Lazio diventa Ente Morale, unica società sportiva nazionale e internazionale ad aver mai conseguito tale onorificenza. Da oggi in poi, però, in casa Lazio Nuoto ricorderemo questa data per Iacopo Spagnoli e le sue indomabili ragazze. Oggi, 2 giugno 2024, la prima squadra femminile di pallanuoto della Lazio Nuoto conquista la prima, indimenticabile promozione in serie A1!
Lo facciamo battendo 7-9 il Volturno – grande favorita ai nastri di partenza – a Santa Maria Capua Vetere, in gara 3, dopo aver perso di un soffio l’andata in terra campana e vinto 10-7 il ritorno al Centro Sportivo Le Cupole. Dopo soli quattro anni di attività, la Lazio Nuoto femminile sbarca quindi nel massimo campionato, grazie a un campionato straordinario – concluso al 3° posto – e sei partite di play off a dir poco memorabili. E con la stessa sequenza: anche in semifinale, contro la R.N. Bologna, le biancocelesti avevano perso gara 1, per poi vincere in casa e la bella alla Sterlino.
Un susseguirsi di emozioni fortissime, emozioni bianocelesti, che solamente i colori del cielo sanno far vivere. Una squadra che a inizio stagione nessuno dava tra le prime del girone Sud, arrivata 3ª grazie al grandissimo lavoro del tecnico Iacopo Spagnoli, bravo a creare un gruppo solido, un clima ideale, divertente e stimolante. A trasmettere Lazialità, grande spirito e senso di appartenenza anche alle giocatrici nuove. Aiutato dal capitano Chiara Tori, bomber di spessore, l’esperta Alessandra Rovetta e la campionessa Giulia Rambaldi. Poi Irene Falso, grinta e tenacia a servizio della squadra, Livia Boldrini, giovane ma già pronta per certi palcoscenici, e Gaia Acerbotti, estremo difensore di grandissimo valore, tra i segreti della miglior difesa del campionato.
E poi Chiara Lomonte, Alessia Imola, Barbara Caltabiano, Angela Maggi, Greta China, Flora Lonzi, Ilaria Vargas, Giulia Dicorato, Sofia Lucherini, Margherita Esposito, Giulia Di Marcantonio, Laia Nicolas Lopez, Silvia Rugosa e Martina Di Giulio. Senza dimenticare il direttore sportivo, Enrico Alonzi, uno che nella pallanuoto femminile ha già scritto pagine importanti di storia e che ora è un prezioso riferimento per mister Spagnoli e le sue meravigliose ragazze. Tutte protagoniste in questa cavalcata chiusa con la promozione in serie A1, dopo soli quattro anni di attività nel campo femminile. Ancora complimenti: bravissime ragazze!
Le parole del presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli: «È stata la partita perfetta. Squadra straordinaria, organizzazione impeccabile, tanti sostenitori al seguito e grande sportività delle avversarie. Abbiamo colto una promozione che, a inizio anno, mai avremmo pensato di poter raggiungere. Iacopo Spagnoli ne è stato il grande artefice, Claudio Sebastianutti l’ispiratore e tutto lo staff, chi in un modo chi in un altro, ne ha sostenuto il percorso vincente. Di fronte a questo successo è regola elogiare tutte le giocatrici in egual misura perché tutte, in egual misura, hanno dato il massimo, ma veramente il massimo, di sé stesse, anche se il peso specifico può aver mostrato qualche differenza. Comunque oggi è ammessa un’eccezione perché rivolta alla titolare dell’unico ruolo elogiando la quale non deludi nessun’altra. Ma Gaia Acerbotti ha realmente abbassato la saracinesca della porta!».
L’allenatore Iacopo Spagnoli: «Oggi abbiamo scritto un pezzo di storia di questa gloriosa società. Dal 1900, un volo lunghissimo, un’epopea biancoceleste. Sono orgoglioso ed emozionato di averlo fatto con questi colori, che sento come una seconda pelle. Le ragazze si meritano tutto questo, sono state monumentali. Il piazzamento in regular season ci ha consegnato un percorso arduo, semifinali e finali con lo svantaggio del campo in trasferta, eppure tutto questo non ha fatto che darci forza, alimentare quella voglia di crescere insieme e alzare l’asticella sempre di più. Ad inizio anno un piazzamento play off sembrava già un qualcosa di estremamente difficile, avendo perso in estate pedine importanti, ma poi andando avanti abbiamo capito di potercela giocare alla pari con tutti. Tutte le ragazze hanno lavorato con fiducia e grandi sacrifici, non c’è nessun miracolo dietro il nostro successo, ma solo tanto lavoro. Ora è tempo di festeggiare, ce lo meritiamo. Dai prossimi giorni penseremo a programmare la prossima stagione che ci vedrà nella massima serie. Quello che fino a qualche mese fa sembrava un miraggio, ora è una bellissima realtà. Siamo la Lazio Nuoto!».
Le parole di Enrico Alonzi, direttore sportivo della sezione femminile: «Sono molto contento per queste ragazze e per Iacopo. Siamo cresciuti tanto in questi quattro anni di percorso. Quattro anni sono pochi, ma posso dire che abbiamo accorciato i tempi solo grazie all’ambiente, che è stato sempre messo al centro del nostro progetto. Non ho mai avuto dubbi: all’immensa Polisportiva Lazio mancava una perla come la Lazio Nuoto donne e – con orgoglio – dico che fin dal primo giorno immaginavo questo bellissimo momento. Con una Lazio bella, unica e ammirata da tutti. In poco tempo abbiamo creato un entusiasmo contagioso e ora tocchiamo con mano tutto questo. Sono emozionato: in questo gruppo ci sono ragazze che fanno parte della mia vita da tantissimi anni. Vederle festeggiare rappresenta per me qualcosa di unico e difficile da esprimere».
Il direttore generale biancoceleste, Orazio Piccinini: «Oggi si è scritta la storia: la S.S. Lazio Nuoto – con solamente 4 anni di attività femminile alle spalle – è in serie A1! Questa promozione nasce proprio quattro anni fa, quando durante una festa dissi a Giulia Rambaldi che mi sarebbe piaciuto aprire la sezione della pallanuoto femminile nella Lazio Nuoto e che mi sarebbe servito il suo aiuto. Voglio ringraziare tutte le ragazze tutte e il mister Iacopo Spagnoli che due anni fa ha accettato la sfida di prendere in mano la prima squadra femminile. Poi, ai due dirigenti Enrico Alonzi e Rodolfo Quattrini che hanno sempre dato man forte ad allenatore e ragazze, ma soprattutto alle 100 persone (familiari, giovanili, amici, tecnici) che hanno sostenuto la squadra andando due volte a Bologna e due volte a Caserta a loro spese. Questo ci riempie di orgoglio! Adesso ci godiamo questa vittoria, poi inizieremo a programmare la prossima stagione… in serie A1!».