SUI CAMPI DEL TRE FONTANE ANCHE UNA PARTITA TRA PERSONE TRANSGENDER A SEGNARE LA STORIA DEL RUGBY
Roma – Si è conclusa sul campo 1 del Centro sportivo “Renato Speziali” l’XI edizione della Bingham Cup, il campionato amatoriale di rugby inclusivo, organizzato con il patrocinio di Roma Capitale, della Regione Lazio, Croce Rossa Italiana e delle principali istituzioni sportive italiane (Sport e Salute e Coni) che ha portato nella Capitale 101 squadre provenienti da 19 Paesi che per quattro giorni, dal 23 al 26 maggio, che hanno dato vita a 252 partite su 8 campi dislocati in 6 impianti sportivi nella zona EUR di Roma.
Ad aggiudicarsi i trofei principali sono stati i francesi “Les Gaillardes”, che si sono portati a casa la Bingham Cup battendo in finale i Sydney Convicts con il punteggio di 27 a 7, e le olandesi della Amsterdam Lowlanders, che si sono aggiudicate la Amanda Cup, competizione riservata alle formazioni femminili, superando le Ottawa Wolves 62 a 0.
Un’edizione da record quella che si è svolta quest’anno in Italia del trofeo dedicato a Mark Bingham, rugbista gay eroe tra le vittime del volo United 93 che l’11 settembre 2011 evitarono un’altra strage di civili riuscendo a rivoltarsi contro i dirottatori.
L’undicesima edizione delle Bingham Cup, la cui organizzazione è stata affidata dall’International Gay Rugby alla ASD Libera Rugby Roma (che si è aggiudicata il “Gladiator Shield” vincendo 15-12 il match con i tedeschi Flying Monks), ha segnato un momento storico mettendo in campo domenica 26 maggio, tra la finale femminile e quella maschile, un match tra due rappresentative interamente composte da persone transgender che, per la prima volta in assoluto a livello mondiale, hanno dato vita ad un avvincente match di rugby, incitate dal primo all’ultimo minuto dalle quattromila persone presenti a bordo campo. Per la cronaca sportiva, il risultato finale ha visto prevalere la squadra Rosa sulla Blue con il punteggio di 17 a 15.
Due vere e proprie leggende del rugby azzurro come Andrea Lo Cicero e Ambrogio Bona (che ha dato il calcio d’inizio alla finale maschile) con la loro presenza hanno inoltre voluto sottolineare l’importanza sociale di un evento unico nel suo genere che, in tutte le edizioni, ha sempre richiamato tanto pubblico e ha visto la partecipazione di team da tutto il mondo, ma mai come nell’edizione romana della Bingham Cup Roma 2024.
«Voglio ringraziare tutte le istituzioni sportive e amministrative che, in questi due anni di preparazione, ci sono state sempre vicine e che ci hanno supportato per far sì che la Bingham Cup di Roma segnasse un punto di svolta per tutta la comunità LGBTQIA+ – ha dichiarato il Presidente del Comitato Organizzatore, Gianmarco Forcella – Vedere migliaia di persone da tutto il mondo, così come i tanti che si sono avvicinati ai nostri campi, partecipare con gioia a questo evento, è la soddisfazione più grande che ripaga tutti noi del Comitato Organizzatore insieme ai tantissimi volontari il cui apporto è stato fondamentale per la riuscita della manifestazione».