immagine a cura di Claudio Signori
Il giovane pilota di Adria sfrutta al meglio l’opportunità concessa dalla Formula X Italian Series, maturando preziosa esperienza per il proprio futuro.
Ritrovarsi al volante di una ex Formula 4 alla seconda gara della propria vita non è cosa da tutti i giorni e, grazie alla sinergia tra la Formula X Italian Series, la Henry Morrogh Racing Driver School e Bolza Corse il quindicenne Francesco Bolzoni si è preso il lusso di salire, lo scorso weekend a Magione, per la prima volta su una monoposto.
Il giovane figlio d’arte di Adria, lanciato nel mondo del motorsport dalla squadra corse capitanata da papà Silvano e da mamma Paola, non si è così fatto sfuggire una preziosa opportunità, scendendo in campo all’Autodromo dell’Umbria con tante motivazioni.
La doppia sessione di libere del Sabato gli consentiva di rompere il ghiaccio con un mezzo profondamente diverso da quello utilizzato nel proprio esordio a Varano, firmando un diciassettesimo parziale ed un quindicesimo quali migliori risultati nell’ora complessiva di prove.
L’arrivo di una forte pioggia, in occasione dell’unico turno di qualifica, costringeva la direzione gara alla sospensione, mantenendo validi i tempi del secondo turno di libere del Sabato.
“Era tutto nuovo per me” – racconta Francesco Bolzoni – “quindi ho cercato di prendere confidenza con la monoposto nella prima sessione di libere, andando poi ad aumentare il passo nella successiva. Purtroppo la qualifica è stata bloccata per la troppa pioggia e non sono mai riuscito a mettere insieme un giro lanciato. In tre giri percorsi ci siamo girati in cinque, me compreso, perchè le condizioni erano davvero proibitive. Il direttore di gara ha così deciso di tenere buoni i tempi delle seconde libere quindi sono partito dalla quindicesima casella.”
Allo scattare del semaforo verde di gara 1, avvenuto in mattinata, Bolzoni non riusciva a trovare il giusto feeling con il mezzo, incappando in un testacoda con toccata che lo tagliava fuori, costringendolo a chiudere in ventesima posizione alla bandiera a scacchi dopo il pit stop.
“Per gara 1 è stato spostato il ripartitore della frenata verso il posteriore” – aggiunge Francesco Bolzoni – “ma il risultato è stato che sentivo tanta differenza, rispetto alle libere, e non riuscivo ad avere la giusta fiducia per spingere. Mi sono girato ed ho rotto l’ala anteriore contro un muro ma, grazie ad un pit stop in stile Formula 1, mi è stato cambiato il musetto e sono ripartito.”
La seconda sfida, partita nel tardo pomeriggio di Domenica, vedeva un Bolzoni più a proprio agio, firmatario di una diciottesima posizione finale condita da tanto divertimento ed esperienza.
“Per gara 2 abbiamo riportato il ripartitore verso l’anteriore” – continua Francesco Bolzoni – “e mi sono divertito parecchio a lottare contro altri avversari. Ho spinto abbastanza e, in uno scontro diretto, sono finito nell’erba perchè mi hanno allargato. È stato bellissimo poter lavorare con un telemetrista che mi spiegava esattamente dove dovevo migliorare, nella guida e nella gestione del mezzo. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo splendido weekend.”