SUELEN: “PERCORSO FATICOSO MA FANTASTICO, CON UN GRUPPO MERAVIGLIOSO ED UNA SOCIETÀ SERIA”.
Che bella la vita da pallavolista a disegnar pallonetti beffardi e vincenti… È la vita di Suelen Da Silva Oliveira che, con i suoi 38 anni da compiere il prossimo 8 luglio, è l’atleta più esperta della Tonno Callipo. E coach Boschini col ds Defina non potevano scegliere di meglio per l’inizio di un progetto ambizioso. La ‘paulista’ brasiliana ha risposto non solo con la naturale esperienza e bravura tecnica, quanto anche con quelle qualità che si acquisiscono dopo svariati anni a lottare ed a schiacciare di qua e al di là della rete. Suelen è quel che si dice il ‘valore aggiunto’ di una squadra, brava con i suoi attacchi da posto-2, oltrechè con quei deliziosi pallonetti ormai marchi di fabbrica. Ma l’opposto brasiliano è fondamentale anche all’interno dello spogliatoio. Con un gesto. Ancor di più con l’esempio, a tener su un gruppo comunque di ottime giocatrici, come hanno dimostrato tutte in questa eccezionale stagione, che ormai aspetta il sigillo definitivo a Rossano.
Con Suelen viviamo l’intensa vigilia di un risultato sicuramente storico per tutto quello che, verrà poi ancora in futuro per la squadra giallorossa.
Allora Suelen, ormai ci siamo: dall’alto della tua esperienza avverti anche tu tensione in vista di Rossano?
“Assolutamente sì, credo che qualsiasi atleta, anche le più forti, abbiano tensione prima delle partite. Forse è proprio quello il tocco magico per un’ottima prestazione, che porti ovviamente ad un risultato positivo. Se non proviamo questa ‘ebrezza’ vuol dire che abbiamo perso la passione. Più che tensione però, direi rispetto dell’avversario visto che anche dall’altra parte della rete ci sono ragazze che lavorano per fare bene e per vincere”.
In carriera hai ottenuto diverse promozioni, questa che sapore ha?
“Infatti ho avuto la fortuna di vivere altre promozioni, però mai mi è capitato con un percorso così netto come con la Callipo. Diciamo che questa promozione è più che meritata, proprio per l’eccellenza con cui abbiamo svolto i compiti dati. Mi sento fortunata di fare parte di questa società, che ha costruito una squadra fantastica, con magnifiche compagne. Sono davvero onorata ed è sicuramente una delle più belle esperienze vissute fino adesso, che non dimenticherò mai!”.
Quanto è stato difficile lottare ‘sempre’ per vincere, visto che l’obiettivo era quello?
“La lotta era ed è quotidiana ‘contro’ i nostri limiti: abbiamo cercato sempre di mantenere la concentrazione per non perdere di vista l’obiettivo-vittoria e non sottovalutare l’avversario. Da 7 mesi ci alleniamo e giochiamo, cercando di mantenerci sia fisicamente che mentalmente sani. Ma il percorso non è stato sempre così facile e lineare, abbiamo avuto alti e bassi. Insomma giorni non facili dovuti a vari infortuni, ma non abbiamo mai mollato e non molleremo fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi. Ora c’è quello più importante, l’accesso alla Serie B”.
Questa esperienza alla Callipo che posto occupa in una tua ipotetica classifica di cose belle e perché?
“Sicuramente uno dei primi posti: è stato un percorso faticoso ma fantastico. Ripeto, avere un gruppo meraviglioso ed una società seria non capita tutte le stagioni”.
È stato difficile fare appassionare i tifosi di Vibo che vedevano per la prima volta una squadra femminile della Tonno Callipo?
“Si è stato difficile, erano abituati ad uno spettacolo maschile in una serie superiore, quindi accontentarsi di una Serie C al femminile non è facile. Sono convinta però che l’anno prossimo i tifosi che seguiranno la squadra saranno sempre di più”.
Oltre a giocare, insegni valori e passione per il volley a tanti bambini. Che esperienza è per te?
“È un lavoro molto bello, imparo tanto da loro anche se piccolini. Mi occupo del settore giovanile tra Palmi e Sant’Eufemia. E poi mi piace molto l’idea di diffondere la pallavolo come sport e principi di vita, quali il lavoro di squadra, l’unione tra il gruppo e il rispetto verso compagni e avversari. Sento di aver svolto bene il mio lavoro nel momento in cui i bambini imparano in primis questo. Poi giocare, saper perdere e vincere passa in secondo piano”.
E della tua giovanissima compagna di reparto, Scibilia cosa mi racconti?
“Vorrei fare un grosso in bocca al lupo per il futuro a tutte le mie compagne, in speciale appunto alla nostra piccola ‘peste’ Giulia…la nostra minorenne meravigliosa nonostante – sorride Suelen – le sue urla fastidiose. Per lei non è stato affatto facile trovarsi in un gruppo diverso dalla sua realtà, ma con pazienza e qualche faccina buffa ha conquistato tutti. È cresciuta come nessun’altra e la strada è promettente. Sono orgogliosa e fiera della sua crescita sia da ragazza che da pallavolista”.
Cosa c’è nel futuro di Suelen, ovviamente ti piacerebbe restare alla Callipo?
“Sicuramente la pallavolo ci sarà sempre, ma ancora non conosco il mio futuro sportivo. Certo mi farebbe molto piacere restare e far parte della Tonno Callipo, che ha sicuramente un lungo e bel progetto di crescita per la squadra femminile. Intanto inizio a ringraziare tutti i tifosi per averci seguito e sostenuto, il Presidente e tutti i componenti della società, l’allenatore col suo staff e tutte le compagne, e grazie anche a te Rinaldo per la professionalità con noi giocatrici, sempre gentile e con dedizione guardi e racconti le nostre partite come nessuno. Grazie – conclude Suelen – a tutti per questa splendida esperienza”.