La terre tourne. Scivolare nel tempo di Anne Brouillard. La prima mostra monografica italiana dedicata alla grande autrice belga
La terre tourne. Scivolare nel tempo di Anne Brouillard è la prima monografica italiana dedicata ad Anne Brouillard, figura chiave della letteratura per l’infanzia francofona, tra le personalità più importanti nel mondo dell’illustrazione dei nostri giorni, che la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove nei suoi spazi espositivi di Palazzo Paltroni – via delle Donzelle 2, a Bologna – dal 10 aprile al 19 maggio. Grande interprete dell’albo contemporaneo, illustratrice pluripremiata, Brouillard è considerata maestra di artiste come Kitty Crowther, Anne Herbauts e Beatrice Alemagna.
Curata da Hamelin – con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – la mostra è uno degli eventi principali della 61ma edizione della Fiera del Libro per Ragazzi e il main event del festival BOOM! Crescere nei libri.
La mostra presenta al pubblico per la prima volta più di 200 opere originali dell’artista belga, per una immersione nel suo universo visivo, che si costruisce a partire da un’attenta osservazione del tempo, del paesaggio e della natura. La terre tourne. Scivolare nel tempo di Anne Brouillard riprende il titolo di uno dei capolavori dell’autrice – La terre tourne (La terra gira, del 1997) – vero e proprio centro gravitazionale di una produzione che spicca per la compattezza di immagini, temi e sguardi. Sembra che a girare sia la stessa Brouillard, con la saggezza di chi sa che non c’è altro modo di procedere; perché sono proprio la circolarità, il ritmo e il respiro – nostri e del mondo che abitiamo – a confortarci tra continui mutamenti e un senso di intimità.
La mostra percorre l’intera carriera dell’autrice, che inizia a illustrare e scrivere nei primissimi anni Novanta, realizzando più di 50 albi illustrati. Il percorso espositivo restituisce la compattezza di un mondo che sembra esistere nelle storie ‘piccole’ e impalpabili: due persone che si parlano al telefono,
l’attesa della neve o di un temporale che non scoppia, il panorama visto dal finestrino di un treno in corsa, un picnic nella foresta, la tana di un coniglio. Il disegno e la pittura di Brouillard sanno magistralmente cogliere le variazioni minime ma infinite del tempo e della luce.
Il lavoro di Brouillard ha la postura del classico: sa parlare a lettori e lettrici con profondità poetica e filosofica e guardare sempre e solo all’essenziale, non importa se attraverso la muta rappresentazione di un treno che attraversa un paesaggio, l’avventura notturna di un pupazzo che cade dal passeggino del suo proprietario, le peripezie di un cane buffo che parla e cammina su due zampe. Per questa sua
capacità Brouillard è naturalmente vicina all’infanzia, che non può evitare di interrogarsi sempre su come e perché siamo qui, sulla terra, a girare insieme.
A popolare questo mondo alcuni personaggi che tornano opera dopo opera, e crescono diventando le voci e i corpi attraverso cui Brouillard interroga l’esistente. Sono umani, adulti, bambine e bambini; oppure animali, veri o di pezza, compagni di gioco che dall’infanzia accompagnano questa grande artista che all’infanzia li riporta.
Negli spazi di Hamelin, in via Zamboni 15, l’artista allestisce A casa di Killiok, uno spazio ad hoc per immergersi nell’universo dei suoi personaggi e nelle sue atmosfere. L’ambiente è visitabile a partire da mercoledì 10 aprile.
La mostra è anche l’occasione per vedere dal vivo gli originali dei primi titoli di Brouillard pubblicati in Italia, grazie al lavoro e al coraggio di due editori: Nino e Viaggio d’inverno, editi da Orecchio Acerbo, e Killiok in uscita per Babalibri per Bologna Children’s Book Fair.
Per indagare ancora più a fondo il lavoro di Anne Brouillard, accompagna la mostra un nuovo volume della collana Oblò, a cura di Hamelin, che dà spazio alla voce dell’artista attraverso una lunga e ricca intervista raccolta durante la lavorazione della mostra, e una serie di approfondimenti sui suoi libri e
alcuni aspetti del suo lavoro come il lavoro con il testo analizzato dalla studiosa francese Sophie Van der Linden. Ampio spazio è dato anche ai testi non pubblicati nel nostro paese, con cui si ripercorre l’iter del suo percorso creativo e i nuclei della sua poetica: il tempo, la natura, l’attesa, la relazione con l’infanzia.
Dal lunedì al venerdì 10-18; sabato e domenica 11-17; 25 aprile e 1° maggio 11-17
A cura di Hamelin
Con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
In collaborazione con Bologna Children’s Book Fair, Orecchio acerbo, Babalibri, Pastel – l’École des loisirs, Esperluète, WBI Wallonie Bruxelles
In partnership con Gruppo Hera