Un airbag difettoso sta preoccupando i proprietari di quattro modelli di auto Chevrolet (Cruze, Orlando, Trax e Aveo) che stanno ricevendo una lettera di richiamo dal produttore. La lettera descrive le conseguenze del difetto come “a rischio morte in caso di incidente“, infatti l’airbag potrebbe esplodere con una forza eccessivamente elevata lanciando schegge metalliche taglienti che potrebbero causare lesioni gravi e addirittura la morte.
La comunicazione si conclude con un invito ad eseguire al più presto possibile l’intervento di sostituzione presso un riparatore autorizzato Opel. Tuttavia, nelle officine autorizzate Opel (proprietaria del marchio Chevrolet), nessuno sa del richiamo e il problema non viene risolto.
Alla fine della lettera si dice testualmente “Nel caso incontrasse difficoltà nel prendere appuntamento, la invitiamo a contattare il Servizio Relazioni Cliente al numero 02.38591173“. Peccato che a quel numero non risponda nessuno. Si tratta del call Center Chevrolet che avvisa fin dall’inizio di lunghi tempi di attesa; in molti non riescono a parlare con l’operatore dopo aver passato molto tempo in coda al telefono.
Nel frattempo, Altroconsumo ha scritto al gruppo Stellantis (proprietario di Opel) chiedendo di “procedere senza ulteriore omissione e indugio alla sostituzione immediata dell’airbag difettoso presso i riparatori Opel, così come indicato nella lettera di richiamo, considerato il rischio dei dispositivi airbag di provocare ferite e nuocere alla salute di guidatori e passeggeri“ e “di fornire immediatamente una adeguata assistenza al numero indicato nelle lettere di richiamo, prendendo in carico e risolvendo le richieste di assistenza dei consumatori”. Oltre agli obblighi del produttore in materia di sicurezza previsti dal Codice del Consumo (in particolare gli articoli 2, 102 e seguenti, 137 e seguenti), in questo caso ne va della salute dei consumatori che va assolutamente tutelata come previsto dalla Costituzione (articolo 23)”.