NAOMI SALLY SANTANGELO & BENIAMINO MANFERLOTTI

PRODUTTORI

PRESENTANO

‘A MUZZARELL’

Regia di

DIEGO SANTANGELO

CON MARTINA VARRIALE | DANIELE AIELLO  

PIETRO JULIANO | FRANCESCO VERDE | ANNA MARIGLIANO | ELVIRA PINTO | JUSTIN MAURIELLO | ANNA PALLADINO | ANGELA SOLLA | MARIANO MONTESANO

 FABIO FONTANTAROSA | GENNARO CICALE | CIRO PAPI |

NICANDRO DEL BARONE

Una produzione Santangelo Media Studios S.r.l.

Ufficio stampa NICOLA CONTICELLO

MARCO GIOVANNONE

CAST TECNICO­

 Regia

Art e Casting Director

Soggetto e Sceneggiatura

Aiuto Regia

Fotografia

Suono di presa diretta

Costumi

Montaggio e SF

Mastering 5.1 &SFX

Prodotto da

Una produzione

Produttore Esecutivo

Diego Santangelo

Naomi Sally Santangelo

Naomi Sally e Diego Santangelo

Desirée Caputi

Gerardo Mastrogiovanni

Luca Ranieri

Giuseppe Andrea Iardino

Valeria Mauriello

Diego Santangelo Studios srls

Zork Digital Planet Daniele Chiariello

Naomi Sally Santangelo e Beniamino Manferlotti

Santangelo Media Studios s.r.l.

Marica Di Matteo

Con il supporto del Ministero della cultura e con il patrocinio del Parco Archeologico dei Campi Flegrei del comune di Pozzuoli.

CAST ARTISTICO­

 Daniele Aiello                                             Daniele

Martina Varriale                                         Martina

Pietro Juliano                                              Il Profeta

Francesco Verde                                         Benzinaio

Annamaria Marigliano                Concetta

Elvira Pinto                                                 Nonna Carmela giovane

Gianni Amato                                             Padre di Daniele

Riccardo Amato                                         Lucio

Justin Mauriello                                          Nonno di Lucio

Anna Palladino                                          Mamma di Lucio

Angela Solla                                               Nonna Carmela

Mariano Montesano                                  Tonio

Gennaro Cicale                                           El Napolitano

Ciro Papi                                                      ‘O ‘nimale

Fabio Fontanarosa                                     ‘Obbiondo

Nicandro Del Barone                 il DJ

LOCATION

Siti archeologici                               Terme di Baia, Antro della Sibilla,

                                                              Castello di Baia, Tempio di Apollo, Tempio di Diana

Comuni                                          Castel Volturno

Cancello ed Arnone

Giugliano in Campania

Lago Patria

Cuma

Torregaveta – Monte di Procida Bacoli – Capo Miseno

Pozzuoli – Rione Terra

Napoli – Bagnoli

SINOSSI

Daniele, dodicenne di Castel Volturno, sta per perdere sua nonna che vive a 40 km di distanza, a Bagnoli nei Campi Flegrei, la sua ultima volontà: mangiare una mozzarella fatta dal figlio, il padre di Daniele, allevatore di bufale. Il ragazzo decide di accontentare la nonna ed intraprende un viaggio, prima in motorino e poi a piedi, in compagnia della sua crush, Martina. Il viaggio diventa un percorso alla scoperta di se stesso e al tempo stesso una via di fuga dalla realtà. Alla morsa della droga e dell’emarginazione sociale, al clan di spacciatori, di cui rischia di diventare corriere e da cui viene iniziato al precoce uso del crack, si oppongono incontri imprevisti con persone non comuni ed esperienze paranormali, che affiorano con insistenza scatenando in Daniele ricordi di un’età felice dimenticata troppo presto o addirittura mai vissuta. Su tutto aleggia la misteriosa presenza di una donna che appare in diverse vesti ed età e che sembra affiancarlo nel suo viaggio verso la libertà

Durata 01:30:22:00 – formato 2:39:1, mov, DCP, 4k – 5.1 Dolby Surround

TAG LINE : Se un ragazzino si da al narcotraffico, una mano dal cielo saprà distoglierlo dal compiere l’ultimo passo fatale?

LOG LINE : Daniele, al suo primo tiro di crack, viene trasportato in un viaggio lisergico. L’intreccio con la sua quotidianità è onirico, l’esperienza intrisa di incontri e contrasti con uomini e donne che rilasciano su di lui l’indivisibile trama di Bene vs Male, in luoghi di spaccio e di camorra che su tutto stende la sua lurida mano. La durezza dei fatti lo porta a scegliere, come in un percorso iniziatico, se vivere una “vita sporca” o “morire alla perdizione per poter rinascere”. Su tutto aleggia la presenza di una donna con sembianze mutevoli, e la sua crush Martina che con incredibile dolcezza, come in un sogno, lo distoglie dal perseverare.

GENERE:  road movie, drama, fabulous, lysergic, paranormal, narcos.

NOTE DI REGIA

L’opera cerca di amplificare la realtà del dramma cinematografico con un occhio al neorealismo, che emerge anche dalla scelta di affiancare ai protagonisti e alcuni attori di spicco, attori in massima parte non professionisti, individuati nel loro contesto quotidiano e dalla fotografia impietosa della condizione di emarginazione e di disagio sociale delle aree a nord di Napoli, nel casertano, soprattutto di Castel Volturno e dintorni, per poi descrivere i Campi Flegrei, come la terra di salvezza e di redenzione di un viaggio ideale.

Discorso centrale: la condizione di forte rischio e di potenziale devastazione che vivono i nostri adolescenti, soprattutto quelli che oggi si affacciano alla vita, cresciuti nella frenesia della mobilità di genitori sempre in corsa – assenti, spesso divorziati, disperati, che hanno smarrito la rotta della genitorialità – nella più assoluta incomprensione nel mondo che non ha più regole e valori, un mondo digitalizzato e “socialized”. Le seduzioni, le dipendenze e i guasti psicologici che trasformano la vita di questi ragazzini in un inferno: delineando una società di bulli in competizione per la griffe, il cellulare, la curva da stadio, l’anoressia da app che filtra forme e liscia pelle creando cloni perfetti, un mondo impossibile ma concretamente virtuale, che si sostituisce al mondo reale fatto di affetti e relazioni umane.

La descrizione dei luoghi e delle situazioni più tipicamente criminose è compressa in poche scene fondamentali alla narrazione, piuttosto è la possibilità di redenzione e salvezza che spinge a raccontarne la storia.

Nel viaggio che Daniele intraprende con la sua crush Martina, a sua volta vittima di una latente anoressia e socialnetwork addicted, colleziona incontri che passano dall’aggressione fisica alla perversione, dalla seduzione delle droghe al rischio del sesso violento, dello stupro, ma allo stesso tempo incontrerà personaggi positivi e particolari che gli apriranno la riflessione sui valori più importanti dell’esistenza.

Il culmine della narrazione è nella presenza ricorrente della nonna che si presenta a lui in età e aspetti della sua vita trascorsa: un passato da ragazzina che risale agli anni 40 del post- guerra, i ‘50 di una Pozzuoli ancora verace (ambientata nel borgo fantasma del Rione Terra), i tardi ‘60 della rivoluzione e liberazione sessuale dei moti giovanili sessantottini.

Con difficoltà il ragazzo riconoscerà in questi incontri la nonna e comprenderà che in realtà lei non lo aspetta più, e che le sue manifestazioni rappresentano l’assunzione di responsabilità che aveva avuto in vita verso il nipote, il loro legame di profonda complicità che continua anche dopo la morte.

Così una sorta di ritorno è possibile se spinto dall’amore: un legame esiste anche dopo la morte, i cari sono sempre lì a salvaguardia di quelli che restano.

Daniele scoprirà in una sorta di surreale riunione familiare il corpo della nonna alle spalle di commensali che brindano in armonia, emersi da un ricordo di un’infanzia felice e presto finita con la separazione dei genitori. Solo in quel momento si risveglierà dal viaggio brutale vissuto con la sua prima dose di crack sommando l’esperienza “onirica” alla consapevolezza che è arrivata l’ora di scegliere se vivere una vita vera o morire al mondo che lo sta uccidendo.

L’innesto di brani d’autore, una colonna sonora che ha lo scopo di narrare e sostenere lo sviluppo del racconto si pone come elemento essenziale alla pari di una fotografia ricercata e di grande qualità cinematica, con l’utilizzo di immagini anamorfiche, di colori e contrasti intensi, luci diegetiche contrapposte alla luce ambientale dei mesi caldi e movimenti di macchina che spaziano dall’ansiolitico al carrello classico, che accompagna la camminata della giovane coppia nel suo viaggio attraverso l’area flegrea, restituiscono immagini potenti e di grande seduzione fino a porsi come quadri di una realtà assurda ma carica di bellezza pur se presa nella sua piena drammaticità.