I giochi sportivi storici dell’area flegrea, istituiti da Antonino Pio in memoria dell’Imperatore Adriano, rinascono grazie al progetto PRO.MO.S.S.I. della Regione Campania, di cui l’istituto Nitti di Napoli è capofila insieme al liceo Comenio e all’istituto Tassinari di Pozzuoli.

Scuola, sport, archeologia e legami internazionali. C’è questo, ma anche tanto altro, nel progetto PRO.MO.S.S.I., il Programma di mobilità nelle scuole secondarie della Regione Campania nel cui ambito è stata sviluppata la rievocazione degli Eusebeia, i giochi sportivi dell’antica Roma che furono istituiti da Antonino Pio in memoria dell’Imperatore Adriano, suo predecessore, nel II secolo d.C..

L’istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli è capofila di una rete di scuole, con il liceo Comenio di Napoli e l’istituto Tassinari di Pozzuoli, di questo appassionante progetto di sport, storia ed educazione alla cittadinanza globale e alla mobilità transnazionale. Nel 2019, infatti, il Nitti fu autorizzato dalla Regione Campania a realizzare il progetto che subì uno stop a causa della pandemia nel febbraio 2020. L’idea nacque in seguito al convegno promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli dal titolo “Essere sempre il migliore. Concorsi e gare nella Napoli antica”, organizzato dal professore di Archeologia classica Federico Rausa.

“Partecipai a quel convegno e proposi alla Regione il progetto che oggi stiamo portando a compimento – spiega Nunzia Campolattano, dirigente scolastica dell’istituto Nitti -. Con il recupero degli Eusebeia riusciamo a promuovere tra i giovani i valori, soprattutto etici, che all’epoca erano fondamentali e oggi spesso passano in secondo piano. È anche un modo per far comprendere alle nuove generazioni che già all’epoca le guerre potevano essere evitate facendo confrontare i popoli su un altro piano e in questo momento storico penso sia quanto mai attuale riproporre questa tematica”.

Lo scorso 27 ottobre è stato già realizzato un primo momento di scambio, con la presenza di una delegazione di licei della rete rumena Eusebeia, con a capo il liceo Mircea di Bucarest. Nell’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli le scuole si sono incontrate dando vita a una serie di esibizioni tratte dai giochi ed è stato presentato il video “Animula vagula blandula” realizzato dagli studenti dell’istituto Nitti, che rievoca gli Eusebeia all’interno dei luoghi in cui si svolgevano nell’area flegrea.

Questa è la premessa di quanto accadrà a partire dal prossimo 11 dicembre, quando per una settimana trenta alunni delle scuole coinvolte nel progetto saranno a Bucarest per la vera e propria rievocazione dei Giochi. Le gare in programma sono cinque: Stadion (corsa di 192.28 metri), Diaulos (lunghezza doppia dello Stadion), Dolichos (corsa di fondo), Pentathlon (corsa 800m, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, lotta – quest’ultima sostituita nella rievocazione dalla staffetta 4x100m), Pancrazio (disciplina della lotta a mani nude che nella rievocazione prevede l’utilizzo di protezioni).

Tale evento servirà a fornire ai giovani, tutti nati nel terzo millennio e nativi digitali, spunti di riflessione sui valori etici sottesi alle pratiche sportive dell’antichità, oltre a fornire agli adolescenti italiani e rumeni un momento di confronto su momenti storici vissuti dai due popoli, in seguito alle campagne militari che Adriano condusse nei territori orientali dell’impero e in Tracia. Uno scambio che, però, non deve essere considerato un momento conclusivo ma, anzi, un primo punto di partenza per ridare nuova vita a questa realtà riscoperta grazie alla sinergia tra la Regione Campania, l’istituto Nitti, gli altri istituti coinvolti e la rete di licei rumena.

“Cittadinanza attiva evoca i valori della partecipazione, del rispetto delle regole, della corretta competizione, della crescita responsabile frutto delle esperienze vissute insieme agli altri – spiega infatti Giuseppe Pagliarulo, Responsabile del dipartimento politiche giovanili della Regione Campania – . Il programma PRO.MO.S.S.I. rappresenta per la Regione un’occasione per permettere a tanti giovani di misurarsi con apertura culturale verso altri valori di comunità e di storia e, nel caso di questo progetto, nella dimensione storica di Adriano, imperatore illuminato e visionario”.

 

Cenni storici sugli Eùsèbeia

 

I Giochi eusebei furono istituiti dall’imperatore Antonino Pio alla morte del suo predecessore Adriano nel 138 d.C.. Questi giochi erano chiamati anche Eusebeia, parola greca (εὐσέβεια) che indicava riverenza, pietà sia verso gli dei sia verso i genitori; non a caso secondo i successivi autori della Storia Augusta, l’imperatore Antonino fu soprannominato Pio anche per la sua volontà di istituire gli Eusebeia e di far divinizzare il suo predecessore dimostrando una forte pietà filiale e opponendosi al Senato che non voleva tutto ciò. I Giochi eusebei erano anche chiamati Iselastici, perché il vincitore non solo entrava in trionfo nella sua città di origine, ma addirittura riceveva alcuni privilegi dallo stesso imperatore. Gli Eusebeia si svolgevano ogni quattro anni a Pozzuoli in prossimità della villa ciceroniana in cui fu sepolto temporaneamente Adriano, morto nella vicina Baia. L’istituzione degli Eusebeia portò anche alla costruzione di uno stadio sul modello greco (στάδιον).

 

Documentario realizzato dagli alunni dell’istituto Nitti:

https://www.youtube.com/watch?v=N3ABSgFwa54

 

Immagini dell’evento del 27 ottobre: https://www.youtube.com/watch?v=Ih17fkJ6gbA