Nell’Innovation Park di Mogliano Veneto inaugurata una panchina rossa, simbolo di contrasto alla violenza di genere
“Qui non c’è posto per la violenza” è la frase incisa nella targa apposta sulla panchina: un pensiero frutto di un’attività promossa da Generali nell’ambito di un programma formativo interno sulla parità di genere in azienda
Mogliano Veneto. Questa mattina, nell’area esterna dell’Innovation Park, il polo dell’Innovazione posto nel cuore della propria sede di Mogliano Veneto, Generali ha inaugurato una panchina rossa: un simbolo per ricordare che ancora oggi, in Italia e nel mondo, vengono uccise centinaia di donne ogni anno. A pochi giorni dal 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Generali ha scelto di sottolineare attraverso questa iniziativa la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un fenomeno che non accenna a diminuire: da gennaio a ottobre 2023 le statistiche hanno già registrato oltre 100 casi di vittime per ragioni di genere.
L’incontro, a cui hanno partecipato circa un centinaio di dipendenti del Gruppo, ha visto la presenza di Gianluca Perin, Country General Manager, Julia Merson, Head of Compliance e DPO di Generali Italia, Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia, Valentina Tanzi, Head of People Value & Engagement di Generali Italia, e Giuseppe Di Rienzo, Managing Director di Fondazione Libellula, ente che collabora con le aziende per lo sviluppo di progetti di contrasto alla discriminazione di genere.
Nella targa apposta sulla panchina rossa di Mogliano è stata incisa la frase “Qui non c’è posto per la violenza”. Il pensiero è frutto di un laboratorio che ha coinvolto una quarantina di dipendenti in due momenti, il primo nella sede di Mogliano il 6 novembre e il secondo in quella di Milano, il 9 novembre. Gli incontri, realizzati con Fondazione Libellula, hanno avuto l’obiettivo di inquadrare il dramma della violenza sulle donne attraverso numeri e statistiche, e coinvolgere attivamente le persone di Generali nel progetto che si è concretizzato questa mattina. L’attività si inserisce nell’ambito di un programma formativo sulla parità di genere in azienda e che rappresenta uno dei molteplici impegni della Compagnia nella costruzione di una società equa, rispettosa e inclusiva.
Gianluca Perin, Country General Manager ha dichiarato: “Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro piano strategico “Lifetime Partner 2024: Driving Growth”, significa anche prestare attenzione alla dimensione sociale della responsabilità d’impresa. L’istituzione di questa panchina, simbolo ormai globale del contrasto alla violenza di genere, significa dare un ulteriore segnale di concretezza a un percorso virtuoso che, come Generali, abbiamo intrapreso per generare un cambiamento nella società, partendo dalla promozione di una cultura aziendale inclusiva, fondata sul rispetto e sull’eliminazione degli stereotipi di genere”.
Giuseppe Di Rienzo, Managing Director di Fondazione Libellula ha commentato: “Generali è un esempio di come un’azienda può responsabilizzarsi sulla violenza di genere e diffondere una cultura di prevenzione e contrasto al fenomeno: formando il personale, come ha fatto con il laboratorio, facendo iniziative di sensibilizzazione, come questa panchina, e contribuendo a progetti di cura, come ha fatto sostenendo l’apertura dello Spazio Libellula, la nostra antenna sul territorio per intercettare situazioni a rischio e diffondere una cultura inclusiva. Sono onorato di poterla annoverare tra le aziende del Network Libellula e felice di essere qui oggi.”
Generali Italia è l’assicuratore più conosciuto in Italia con oltre Є28 miliardi di premi totali, 15 mila dipendenti e una rete capillare di 40 mila distributori, oltre ai canali online e di bancassurance. A Generali Italia fanno capo Alleanza Assicurazioni, Das, Genertel e Genertellife, Generali Welion, Generali Jeniot, Leone Alato e le attività della Business Unit Cattolica.