Blacks Faenza 70
Civitus Allianz Vicenza 50
(25-14; 40-27; 56-41)
BLACKS FAENZA: Galassi 11, Papa 2, Siberna 9, Vico 2, Naccari, Poggi 13, Ballarin, Petrucci 2, Santandrea, Aromando 13, Tomasini ne, Pastore 18. All.: Garelli
CIVITUS ALLIANZ VICENZA: Riva 16, Antonietti 3, Cernivani 9, Cucchiaro 4, Fall, Brescianini 1, Pavan, Pendin ne, Campiello 2, Brambilla 6, Terenzi 9. All.: Cilio
Arbitri: Andreatta – Zancolò
NOTE. Tiri da 2: FA: 19/39, VI: 15/44; Tiri da 3: FA: 8/24, VI: 3/15; Tiri liberi: FA: 8/12, VI: 11/18; Rimbalzi: FA: 46, VI: 34.
Signore e signori ecco a voi i veri Blacks. La vittoria con Vicenza ha tanti significati, ma il dato più importante è come è arrivata. I Raggisolaris hanno infatti voluto fortemente vincere, ‘azzannando’ la partita sin dalla prima azione e mostrando la solita difesa e quel gioco di squadra che tutti conoscono. Tutta la squadra (ancora priva di Tomasini, out per un leggero problema fisico) ha giocato un’ottima partita, ma una menzione particolare la merita Pastore, autore di 18 punti e di ottime giocate con cui ha mostrato di essere guarito al meglio dall’infortunio alla mano.
I Blacks partono forte tirando con alte percentuali e difendendo molto bene, tanto che dopo pochi minuti sono avanti 20-8 grazie alla tripla di Siberna. Sotto canestro Aromando, Papa e Poggi fanno valere la maggiore fisicità rispetto ai pari ruolo veneti e da fuori arrivano canestri pesanti con Galassi e Pastore. Un mix letale che regala il 40-24 al 17’ grazie al gioco da tre punti di Poggi e che permette ai faentini di andare all’intervallo avanti 56-41. Tutto merito della difesa che oltre a permettere ai Blacks di farsi valere a rimbalzo, imbriglia Cucchiaro e Cernivani, due delle bocche da fuoco di Vicenza.
Il copione non cambia neanche nel secondo tempo. Faenza tocca il +21 (55-34) con la tripla di Galassi poi Vicenza reagisce dimostrando di avere carattere e ricuce il gap fino al 45-56 non facendo i conti con Pastore. La guardia segna cinque punti d’oro chiudendo definitivamente i conti, permettendo a Garelli di regalare la standing ovation nel finale a molti giocatori e la passerella ai giovani.