credits:Maria Angela Cinardo – Mfsport,net
RN SAVONA – C.C. ORTIGIA 1928 8–7 (2-1, 1-2, 3-2, 2-2)
RN Savona: Nicosia, Rocchi, Patchaliev, Figlioli, Vavic 1, Rizzo (Cap) 2, Urbinati, Bruni 3, Campopiano, Guidi 1, Djurdjic, Erdelyi 1, Da Rold, Bragantini. Allenatore: Alberto Angelini
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 1, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano 2, Cupido 1, Bitadze 1, Carnesecchi, A. Condemi, Inaba 1, Ferrero 1, Napolitano (Cap), Calabresi. Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Bruno Navarra (Roma) e Fabio Ricciotti (Roma)
Superiorità numeriche: SAV: 1/8 + 1 rig; ORT: 2/9.
Espulsioni definitive: nessuna
L’Ortigia cade a Savona, perdendo di misura una partita che, in alcuni momenti, è sembrato poter portare dalla sua parte. La squadra di Piccardo ha giocato una gara di grande intensità in difesa, annullando tante superiorità, ma ha pagato qualche errore in attacco e soprattutto alcune gravi disattenzioni ai due metri, dove Bruni (tre gol) e Vavic (uno), tra il terzo e il quarto tempo, hanno calato un poker decisivo, sorprendendo i loro marcatori con azioni in fotocopia. Il match è da subito nuotato e fisico, con le difese che fanno buona guardia e gli attacchi che cercano soluzioni per andare a segno. I biancoverdi sbloccano il punteggio con Bitadze, ma sprecano in attacco, soprattutto a uomo in più, con 4 occasioni non finalizzate. Il Savona, allora, prende fiducia, pareggia con Rizzo e sorpassa con Erdelyi, abile a sfruttare una doppia superiorità. Il secondo tempo è ancora più equilibrato, con le difese sempre più chiuse e aggressive, con il pressing molto alto e con l’Ortigia che annulla tre superiorità ai liguri, grazie anche a un superlativo Tempesti. La situazione si sblocca nell’ultimo minuto e mezzo: Cassia pareggia, quindi Rizzo riporta avanti i suoi su rigore, ma Cupido, a tre secondi dalla sirena, buca Nicosia dalla lunga distanza. Si va all’intervallo lungo sul 3-3. Il terzo tempo il copione cambia: l’Ortigia passa avanti con una bella azione solitaria di Di Luciano, ma i padroni di casa reagiscono con un parziale di 3-0, sfruttando alcune sbavature difensive dell’Ortigia al centro e portandosi a +2. Ci pensa allora Inaba, con un bolide a un secondo dalla sirena, ad accorciare sul 6-5. Il quarto tempo, però, si apre ancora con la rete dai due metri dello scatenato Bruni, a cui segue il gol pesante di Rizzo, che mette a +3 i liguri. I biancoverdi accusano il colpo, provano a buttarsi in avanti, ma si avvicinano solo nel finale, con Di Luciano e Ferrero. Vince 8-7 il Savona, che sorpassa in classifica proprio l’Ortigia.
A fine gara, coach Stefano Piccardo analizza la sconfitta: “Questa partita l’abbiamo persa con i nostri errori ai due metri, subendo tre gol e un rigore nel momento in cui stavamo giocando meglio. Credo che questo abbia fatto la differenza e che sia la chiave del match. Riguardo all’attacco, invece, noi a Savona patiamo sempre la loro intensità, poi va detto che oggi i due portieri hanno fatto benissimo. Per il resto, è stata una gara ben giocata tra due ottime squadre che nuotano e difendono bene. Peccato, perché potevamo uscire con un risultato diverso. Lunedì la analizzeremo bene, ma sappiamo già cosa non ha funzionato. Come unico aspetto positivo, posso dire che usciamo da Savona con 8 gol subiti e con un buon atteggiamento difensivo. Continuiamo il nostro trend, cioè quello di provare a difendere sempre meglio, anche perché ora ci aspetta una partita importantissima di Euro Cup, in una piscina dove storicamente facciamo sempre malissimo”.
A fine match parla anche Luca Cupido, centrovasca dell’Ortigia: “I valori in acqua tra noi e il Savona sono gli stessi e, secondo me, questa è una partita che potevamo vincere. Oggi abbiamo difeso bene a uomo in meno, mentre abbiamo fatto meno bene sull’uomo in più e soprattutto abbiamo sbagliato sui rimpalli o sulle palle giocate al centro, però la mentalità difensiva è stata buona, perché 8 gol subiti a Savona non sono tanti. Penso che abbiamo giocato una buona partita, dispiace perché potevamo uscire con una vittoria o un pareggio, poi il gol dell’8-5 ci ha un po’ scosso. Ad ogni modo, se giochiamo in difesa così tutta la stagione, i risultati poi arrivano. Di positivo dobbiamo prendere il fatto che siamo ancora in costruzione e che, se in difesa è più facile giocare insieme, dando il massimo, in attacco ci vuole più tempo. Vedremo cosa riusciremo a fare nelle prossime partite”.
Infine, Cupido, fa una riflessione serena sul modo in cui i direttori di gara stanno arbitrando in questa prima fase della stagione: “Non abbiamo perso per ragioni legate all’arbitraggio, sia chiaro, però non si capisce il metro che stanno usando. Se ci sono le nuove regole e poi vengono fischiati alcuni tipi di falli, si crea confusione. Anche al centro, a volte si dà espulsione, a volte controfallo. Non si capisce bene il metodo”.