A Bormio, la prima tappa della corsa a tappe amatoriale è stata accorciata a causa del meteo. In cima all’Umbrail Pass svetta il belga Frederic Glorieux. Domani la Bormio – Passo Predaia
Inizio … in bianco per l’edizione 2023 di Haute Route Dolomites. Martedì 29 agosto, infatti, è arrivata la neve a salutare i quasi 400 ciclisti arrivati da oltre quaranta nazioni a Bormio per l’esordio la prima tappa dell’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali.
In programma c’era la Bormio – Passo dello Stelvio: 83 chilometri e 3.274 metri di dislivello che prevedevano, nell’ordine, la scalata dell’Umbrail Pass (19 chilometri di ascesa per 1.295 metri di dislivello positivo) e quella dello Stelvio, dal versante altoatesino (24 chilometri di sviluppo e 1.834 metri di dislivello positivo). La direzione corsa, però, ha accorciato il percorso a causa delle condizioni meteo avverse (neve in quota e temperature basse) che hanno anche causato la chiusura della strada per la Svizzera. Arrivo all’Umbrail Pass, dunque. In cima il miglior riscontro cronometrico è stato quello del belga Frederic Glorieux che ha fermato il cronometro sul tempo di 1h00’20”, precedendo il brasiliano Bruno Fregolente Lazaretti (+4’08”) e l’italiano Enrico Girotti (+5’18”).
Tra le donne la più veloce è stata la messicana Ana Maria Ybarra Corcuera, con le due brasiliane Maira Catenacci e Valeria Ciarnuto sul podio di giornata e l’italiana Michela Santini quarta.
Tra i team, il migliore è stato Hbfs, terzetto composto da Enrico Girotti, Kirill Pavlovich e Herberts Pudans.
Mercoledì 30 agosto la seconda tappa, che porterà i concorrenti dalla Lombardia al Trentino.In programma c’è la Bormio – Passo Predaia: 120 i chilometri da percorrere, 3.256 i metri di dislivello positivo da superare. Tre le salite da affrontare: il Gavia subito dopo il via (13 chilometri di ascesa, da Santa Caterina Valfurva, per 900 metri di dislivello), il Tonale e il Predaia dove Haute Route Dolomites giunge per la seconda volta dopo l’esordio del 2022.
«Contiamo di rispettare il programma originario, anche grazie alla collaborazione di Anas che garantisce la pulizia del Passo Gavia» sottolinea il direttore di gara, Davide Marchegiano. «Fin d’ora ringraziamo per l’ospitalità le strutture del rifugio Bonetta e del Solarium Predaia per il supporto fornitoci».
Sono cinque le tappe dell’edizione 2023 di Haute Route Dolomites. Dopo la Bormio – Umbrail Pass e la Bormio – Passo Predaia, ci saranno la Trento – Monte Bondone (31 agosto), la Trento – Passo Falzarego (1 settembre) e la Cortina d’Ampezzo – Passo Valparola (2 settembre).
La formula che caratterizza Haute Route Dolomites, come tutti gli eventi Haute Route, è quella della ciclosportiva, formula che permette di avere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico. La classifica di tappa è infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi sui quali transiteremo non saranno chiusi.
(credito Mathilde l’Azou)