Francesco Piccioni, neodirettore tecnico del settore maschile e 1° allenatore della Serie B.

“Incarico che mi inorgoglisce. Servirà molto entusiasmo.”

Lunga carriera da pallavolista per Francesco ‘Ciccio’ Piccioni tra A1 e A2, e nella massima serie anche due stagioni (dal 2005 al 2007) alla Tonno Callipo Volley Vibo Valentia (40 partite, 50 set, 16 punti). A Vibo con tecnici quali Ricci, Santilli e De Rocco, e per compagni atleti del calibro di Lasko, Rosalba, Pascual, Felizardo, Raphael, Diaz, Bravo e Cicola. A Lamezia mosse i primi passi “pallavolistici” per poi proseguire la crescita e la maturazione per oltre un decennio. Oltre Vibo ci furono anche le tappe di Forlì, Corigliano, Chieti, Gela e Molfetta. Poi il quasi naturale passaggio in panchina vista la passione e l’amore per il volley: prima il progetto giovanile con la Spike Lamezia, raggiungendo la finale nazionale Under 14 nel 2015, e da ormai tre stagioni con la Tonno Callipo Volley. Al primo anno giallorosso gli è stata subito affidata la guida della Serie C e allo stesso tempo ha assistito Nico Agricola, sia in Serie B che nelle giovanili, mentre nella stagione appena conclusa è stato lui stesso a guidare la giovane squadra di Serie B. Ad arricchire il palmares di Ciccio Piccioni ci sono anche le esperienze azzurre degli ultimi due anni essendo stato assistente allenatore della Nazionale Pre-Juniores di Michele Zanin, con Julio Velasco direttore tecnico. Mentre quest’anno proseguirà la sua esperienza azzurra in qualità di Collaboratore Nazionale nei Processi Selettivi con Monica Cresta.

Sei al terzo anno con la Callipo, sempre con la squadra di Serie B maschile e con le varie squadre giovanili. Responsabilità che aumenteranno per te. Che annata si preannuncia?

“Vero, avrò più responsabilità, l’incarico di direttore tecnico e di allenatore della prima squadra mi inorgoglisce. Per questo voglio ringraziare tutta la società giallorossa ed in particolare il presidente Callipo ed il vice Filippo Maria per la fiducia riposta nei miei confronti. Un pensiero vorrei rivolgerlo anche a Nico Agricola, la cui figura in questi anni è stata importante per la mia crescita da allenatore, dando un impulso rilevante sia a livello generale che come mentalità a tutto il settore giovanile. Non a caso, in particolare l’anno scorso, siamo ritornati ad essere quelli vincenti ottenendo tutti i titoli regionali di categoria, Under 15, 17 e 19, rappresentando dunque il meglio in Calabria a livello giovanile. Ritengo che nel prossimo campionato, se non proprio un anno zero ci sarà comunque da ripartire. L’attrattiva della Serie A era importante per il settore giovanile e la stessa presenza di Nico Agricola era stimolante, tuttavia, le basi sono molto solide visto che, sia personalmente che tutto lo staff tecnico, abbiamo una esperienza da allenatori consolidata. L’obiettivo per la prossima stagione è quello di figurare meglio rispetto al precedente campionato di Serie B, ragion per cui abbiamo deciso con il vicepresidente Filippo Maria Callipo e il DS Defina di inserire qualche over rispetto alla squadra dello scorso anno. L’intento principale è quello di far crescere e migliorare i giovani della nostra società, per poi averli più pronti nelle categorie giovanili su cui puntiamo a consolidare i risultati a livello regionale e a migliorarci a livello nazionale. Si spera che con questo percorso di crescita questi ragazzi possano nel giro di qualche anno entrare in pianta stabile anche in prima squadra, augurandoci di raggiungere categorie più consone alla tradizione della Tonno Callipo Volley”.

Sei allenatore ormai dal 2012, come ti stai trovando ad allenare i più giovani?

“Dopo le positive esperienze a Lamezia con la Volley Futura e la Spike con Mimmo Bruni e Ciccio Savio, per varie vicissitudini compreso il covid mi ero un po’ fermato focalizzandomi sulla mia attività commerciale. Quando però mi ha chiamato la Callipo ad ottobre 2021 non potevo dire di no. Per cui ho accantonato il progetto Spike e mi sono buttato a capofitto in questa nuova avventura a Vibo, anche perché la presenza di Nico era indizio di qualità del lavoro. L’anno scorso in particolare mi è stato affidato il gruppo della Serie B e dell’Under 19: in Serie B abbiamo faticato un po’ perché l’organico non era tarato per un campionato così importante, però anche le batoste ci sono servite per affrontare meglio il campionato giovanile regionale, che abbiamo stravinto. Poi anche alle finali nazionali abbiamo detto la nostra, certo non riuscendo a competere con i top team ma battagliando con tutte. Sia in Under 15 che in Under 19 abbiamo preso parte allo stesso girone di qualificazione della Lombardia2, che era candidata al titolo di entrambe le categorie, e quindi c’erano poche possibilità di superare il girone al posto loro. A livello nazionale in tutti e 3 i campionati nazionali (U19, U17 e U15) purtroppo ci siamo classificati fuori dalle prime 10 posizioni e come risultato finale non è stato molto gratificante, però rispecchia in pieno il livello tecnico che c’è in Calabria. Negli ultimi anni sono stato anche Selezionatore Regionale della Rappresentativa Under 16 ed un mese fa abbiamo fatto un ottimo settimo posto alle finali di Campobasso. Squadra a trazione-Callipo poiché la maggior parte dei giovani erano quelli del settore giovanile giallorosso”.

L’anno prossimo, dunque, la squadra di Serie B sarà più esperta, perseguendo l’obiettivo di qualche risultato in più?

“Negli ultimi due anni abbiamo avuto qualche difficoltà a livello di risultati soprattutto perché sono sempre state squadre composte da Under 19, per attenerci alle normative della Lega Pallavolo Serie A. Ora inserendo qualche over l’obiettivo è che possano fungere da chioccia per i più giovani ottenendo così qualche soddisfazione in più. Intanto l’obiettivo minimo è il mantenimento della categoria”.

Quando ammireremo, magari anche alla Callipo, altri Piccioni, Latelli e Ferraro?

“Eh… – sorride – non è semplice: in Calabria c’è una grossa difficoltà di reclutamento delle giovani leve. Bisognerebbe lavorare di più sulla qualità ma anche e soprattutto sulla quantità, che al momento non c’è. Insomma, occorre creare una base più numerosa e poi nel giro di qualche anno cercare di tirare fuori qualche buon prospetto. Come in realtà è stato fatto anche in passato, a tal fine è importante anche disporre di una larga base di tecnici”.

Ti occupi ormai da anni dei più giovani: ma i ragazzi di oggi hanno quella fame che avevate voi?

“I tempi sono cambiati perché oggi i ragazzi hanno sicuramente più distrazioni. Mutando la società giustamente il cambiamento s’è avuto anche su di loro. Però ci sono anche coloro che hanno quel fuoco dentro al pari di come ce l’avevamo noi della vecchia guardia. Quindi c’è sicuramente da essere fiduciosi e quindi anche la possibilità, con impegno e lavoro quotidiano, di tirar su qualche giocatore”.

Cosa significa per te cercare di modellare i giocatori del domani?

“Sicuramente è una grossa responsabilità, però con tanto lavoro e con le caratteristiche che avevo da giocatore, cerco di infondere tutto ciò alle nuove generazioni. Occorre far capire loro che solo con il lavoro ed il sacrificio si possono ottenere buoni risultati, che non necessariamente devono essere la vittoria della partita in sé, piuttosto è il miglioramento quotidiano ad essere alla base di tutto. Dipende molto dagli obiettivi che ci si pone mentalmente a livello personale. Essendo però la pallavolo uno sport di squadra, mettersi a disposizione del collettivo è altrettanto fondamentale. Da soli non se ne vincono partite”.

Crediamo servirà tanto entusiasmo in città, soprattutto in tutte le componenti della Callipo, ed in particolare dopo la pagina che si è necessariamente dovuta voltare. Cosa pensi?

“Assolutamente sì, occorre ripartire con molta carica e positività: da parte nostra c’è molta voglia di lavorare e di dimostrare che, nonostante la Superlega sia venuta meno, a Vibo si lavora bene dal punto di vista tecnico e da quello organizzativo. Tutti cercheremo di dare il massimo. Per quanto riguarda la Serie B, il primo obiettivo è sicuramente quello di conservare la categoria e poi chissà se il campionato ci possa riservare qualche soddisfazione in più. A livello giovanile, invece, in primis concentrati al campionato regionale e poi a ben figurare alle Finali Nazionali di categoria”.