32 anni, romano, punto fermo della nazionale italiana, è atteso come uno dei nuovi pilastri della DL dei Seamen, targati ELF. Ha accettato di lasciare la capitale e prendere una pausa dal lavoro pur di far parte del progetto. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
D. Ciao Jack e benvenuto a bordo. Cosa ti ha convinto a sposare la causa dei Seamen e ad
approdare a Milano?
R. Prima di tutto voglio dire che sono entusiasta di far parte di una delle migliori società. In merito
alla scelta, sono stato convinto dal progetto che punta a rappresentare il nostro paese nella lega di
football europea più importante, dal livello competitivo più alto e da un gruppo di grandi di amici
che conoscevo già prima d’intraprendere quest’avventura.
D. La macchina blue navy è ormai pienamente operativa Che sensazioni hai sulla squadra e
sull’organizzazione della tua nuova società?
R. Tutto sta funzionando alla grande! La società e l’organizzazione lavorano alacremente e la
squadra si sta già amalgamando. Siamo in progressiva crescita e a ogni allenamento miglioriamo
grazie al fatto che abbiamo solide basi. Sono più che fiducioso, ma non voglio parlare troppo. Lo
farà il campo.
D. In questa stagione i Seamen rappresenteranno il football italiano in ELF. Si tratta di una grossa
responsabilità. Cosa aggiunge tutto ciò in termini personali?
Come ho già detto prima, è uno dei motivi per cui sono qui. Non vedo l’ora di esordire sul
palcoscenico più importante d’Europa e misurarmi con i migliori.
R. Entriamo più nello specifico. Cosa pensi della DL? Hai qualche nome da segnalare, soprattutto
per ciò che concerne i giovani?
Penso che il nostro reparto sia uno dei più forniti e forti. Non ho nomi da segnalare perché tutti
dispongono di un altissimo livello.
D. Quanta attesa c’è all’interno della squadra per il debutto contro Barcellona? Sarà un evento
epocale. É maggiore l’ansia o l’eccitazione per il primo contatto con la nuova realtà?
R. Senza dubbio eccitazione! Ho fame di gameday!
D. Al di fuori del campo quali sono gli interessi di Jack Insom? Quanto è stato grande il sacrificio di
lasciare Roma per sposare la nuova realtà?
R. Dal momento che sono riuscito a prendermi un periodo di pausa dal lavoro, finalmente posso
dedicarmi al 100% a questo sport. Più che un sacrificio lo definirei un sogno visto che a 32 (33 a
giugno) anni potrò permettermi 5 mesi da pro.
D. Se dovessi lanciare un messaggio ai fan blue navy quale sarebbe?
R. Venite a sostenerci. Daremo tutti noi stessi per esaltarvi e dimostrare il valore degli italiani in
tutta Europa