(Credits Maria Angela Cinardo – Mfsport.net)
C.C. ORTIGIA 1928 – C.N. POSILLIPO 10 – 5 (0-2, 4-1, 2-1, 4-1)
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, F. Cassia 1, Carnesecchi, A. Condemi 1, Di Luciano 2, Velkic 2, Ferrero 1, Gorrìa Puga, F. Condemi 2, Rossi 1, Giribaldi, Napolitano (Cap), Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
C.N. Posillipo: Izzo, Iodice, Stevenson 2, Abramson, Mattiello 1, Aiello, Somma, Lanfranco 1, Briganti, Scalzone 1, Milicic, Saccoia (Cap), Spinelli. Allenatore: Roberto Brancaccio
Arbitri: Luca Bianco (Brescia) e Attilio Paoletti (Roma)
Superiorità numeriche: ORT 4/19; POS 4/12 + 1 rig.
Espulsioni definitive: Ferrero (O) nel 2° tempo, Saccoia (P) nel 3°, Somma (P), Scalzone (P), Milicic (P) nel 4° per 3 falli
Che non sarebbe stata una partita memorabile lo si immaginava già alla vigilia, considerato che le due squadre non avevano più nulla da chiedere a un campionato che ha già emesso i suoi verdetti. Così è stato: un match un po’ disordinato, con tanti errori e poche motivazioni, ma tutto sommato gradevole ed equilibrato fino al terzo tempo. L’Ortigia non ha avuto un buon approccio alla gara, peccando di lucidità in fase d’attacco, dove ha sprecato cinque superiorità, a differenza dei campani che ne hanno concretizzate due portandosi sul doppio vantaggio a fine primo tempo. Il primo squillo biancoverde arriva solo a metà del secondo parziale, con Ferrero, ma il gioco ancora non decolla e i partenopei, bravi a difendere e con un ottimo Spinelli, allungano nuovamente. A quel punto, i biancoverdi reagiscono, si compattano e iniziano a velocizzare le transizioni, mettendo a segno tre reti in meno di due minuti con Di Luciano, Ciccio Condemi e Velkic, che valgono il sorpasso prima dell’intervallo lungo. Il terzo tempo è forse quello più caotico, con le squadre che sbagliano tanto e i portieri che salgono in cattedra, ma alla fine è l’Ortigia ad aumentare il distacco portandosi sul 6-4. Nell’ultima frazione, i ragazzi di Piccardo giocano meglio e il Posillipo inizia ad andare in difficoltà: Cassia e Velkic allungano ancora, Lanfranco prova a frenare la foga dei biancoverdi, ma Andrea Condemi e Di Luciano chiudono il match. Per l’Ortigia terzo posto finale e record di punti rimpinguato (ora sono 59). Adesso, testa solo alle semifinali contro Brescia. Primo appuntamento per gara 1, a Brescia, il 3 maggio.
Nel dopo partita, il capitano biancoverde, Christian Napolitano, parla del match, ma anche della grande stagione dell’Ortigia e del futuro: “È stata una buona partita di allenamento che ci ha permesso di sciogliere i carichi che stiamo facendo in settimana e di capire come stiamo in vista dei prossimi impegni. Ora inizia un altro campionato, con le semifinali scudetto contro il Brescia, che saranno la vera battaglia, perché ormai gli avversari ci temono. Abbiamo migliorato ancora il record di punti, abbiamo frantumato tutti i record della storia del club, adesso per batterci bisognerà solo vincere lo scudetto e questo da siracusano è un orgoglio. Volevamo raggiungere questo traguardo, ce lo siamo imposti. Adesso i futuri pallanotisti dell’Ortigia dovranno cercare di migliorare quello che è stato il nostro risultato in campionato e in coppa Italia, magari vincendo. Poi, chissà magari lo vinciamo quest’anno lo scudetto. Futuro? Per me l’anno prossimo sarà davvero l’ultimo, è venuto il momento di dare spazio ai giovani.
Francesco Cassia centrovasca dell’Ortigia, enfatizza anche gli aspetti positivi che si possono trarre da questa partita: “Vista l’ininfluenza della gara, all’inizio è mancata un po’ di tensione nervosa e infatti non siamo partiti benissimo, andando sotto di due gol, però poi abbiamo reagito bene dal punto di vista mentale, perché non è facile partire male e poi riprendersi. Questo è un buon segnale per noi, perché vuol dire che stiamo crescendo”.
Il giovane talento biancoverde proietta lo sguardo sulle imminenti sfide contro il Brescia: “Pensiamo solo ai play-off, perché adesso il Brescia ci teme e, di conseguenza, anche noi dobbiamo affrontarlo a viso aperto. Non siamo più l’Ortigia che va a giocare contro queste squadre sapendo che perderà, adesso le affrontiamo per vincere, come abbiamo dimostrato in Coppa Italia. Sappiamo che dal punto di vista fisico possiamo reggere qualsiasi avversario, quello che ancora ci manca e sul quale stiamo migliorando è l’aspetto mentale. Stiamo diventando sempre più squadra, siamo sempre più propensi al sacrificio l’uno per l’altro. Ora dobbiamo lottare per provare ad andare in finale”.