(Credits Izunja – An Brescia)
AN BRESCIA – C.C. ORTIGIA 1928 12- 8 (1-1, 4-1, 4-5, 3-1)
An Brescia: Tesanovic, Dolce 1, Presciutti (Cap), Gianazza, Lazic 1, Vapenski 2, Renzuto Iodice 1, Kharkov 2, Alesiani 2, Luongo 1, Di Somma 2, Gitto, Baggi Necchi. Allenatore: Alessandro Bovo
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 2, Carnesecchi, A. Condemi 1, Di Luciano 1, Velkic, Ferrero 2, Giribaldi, F. Condemi 1, Rossi, Vidovic, Napolitano (Cap) 1, Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Vittorio Frauenfelder (Salerno) e Arnaldo Petronilli (Roma)
Superiorità numeriche:: BRE: 5/13; ORT: 3/9 + 2 rig.
Espulsioni definitive: Velkic (O) nel 2° tempo per proteste, Gitto (B) per 3 falli e Luongo (B) per gioco scorretto nel 4°
L’Ortigia lotta, ma deve arrendersi davanti a un Brescia che, nel momento di massimo equilibrio, imprime lo strappo decisivo, resistendo anche al veemente tentativo di rimonta dei ragazzi di Piccardo. L’avvio è dei bresciani, che attaccano con convinzione e intensità, costringendo l’Ortigia a difendersi. I lombardi ci provano più volte, con Di Somma, Kharkov e Alesiani, ma Tempesti dice no. Quando Lazic, a uomo in più, sblocca il risultato, i biancoverdi, dopo altri due interventi decisivi di Tempesti, pareggiano con un bolide di Cassia. La gara scorre in sostanziale equilibrio, con difese chiuse e portieri molto attenti. Nel secondo tempo, l’equilibrio prova a spezzarlo il Brescia, con l’uno-due firmato da Vapenski (a 5’10) e Di Somma (a 3’55). L’Ortigia non ci sta e risponde subito con una bella azione in superiorità finalizzata dal tocco al volo di Andrea Condemi. Le due formazioni lottano alla pari ma, a poco più di un minuto dalla fine, viene fischiato un fallo difensivo non limpidissimo di Ferrero, suscitando la protesta eccessiva di Velkic, che viene espulso per proteste. Di Somma sfrutta la doppia superiorità e, circa 40 secondi dopo, Alesiani allunga in ripartenza. All’intervallo è 5-2 per i padroni di casa. Nel terzo parziale succede di tutto: dopo il gol del -2 di Di Luciano, i bresciani spingono e sfruttano gli errori di un’Ortigia nervosa, portandosi sull’8-3 in un solo minuto. Piccardo chiama time-out e cerca di rimettere a posto le cose. L’Ortigia reagisce e, con Cassia, Ciccio Condemi e due rigori di Ferrero, con in mezzo lo squillo di Luongo, chiude il tempo a -2 (9-7). Negli ultimi 8 minuti, i biancoverdi ci provano, ma i padroni di casa reggono e alla fine allungano ancora, chiudendo sul 12-8. Tre punti ai bresciani e sconfitta per l’Ortigia, con indicazioni utili in attesa dei play-off.
A fine gara, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, spiega le ragioni di questa sconfitta e prova a trarre indicazioni positive: “Per due tempi e mezzo sono stato senza Velkic, uno dei due centroboa. Non ho potuto nemmeno dare molti cambi ai giocatori e siamo andati un po’ giù fisicamente. Abbiamo avuto un calo fisico a un certo punto e loro ci hanno spaccato in due, realizzando quel gap che poi si è rivelato decisivo. Certo, la squadra è stata brava a reagire, siamo arrivati a meno 2, sul 10-8, con la possibilità e il tempo di recuperare, ma non ci siamo riusciti. Non dimentichiamo che qui, in questo campo, il Novi Beograd ha perso 12-9. Ciò detto, da questa partita mi porto dietro alcune indicazioni. Come ad esempio il fatto che dobbiamo essere molto più compatti in certe fasi della partita, riuscire a resistere quando loro ci vengono a prendere così alti e riuscire a reggere gli uno contro uno. A volte è anche una questione fisica, di accoppiamenti giusti. Se riusciamo a fare questo, possiamo fare un passo in avanti verso lo sviluppo del gioco”.
Per Francesco Condemi, centrovasca dell’Ortigia, archivia la sconfitta, riconoscendo il valore del Brescia e guardando avanti: “Questa sconfitta credo sia più merito loro, perché hanno fatto alcuni gol di grande qualità. Loro sono una grande squadra e dovremo affrontarla almeno altre due volte, quindi questa partita ci è servita per poter prendere loro le misure, perché tra due settimane inizieranno le semifinali e saranno sfide molto più importanti, che prepareremo nel miglior modo possibile. Il Brescia è una squadra che ci mette sempre in difficoltà quando va in verticale. Ogni volta che noi forziamo delle giocate loro ci colpiscono e spaccano le partite. Se noi riusciamo a tenerli 30 secondi piazzati e poi, in difesa, giochiamo a zona, è difficile per loro farci gol”.
“Il nostro obiettivo oggi – conclude Condemi – era di non farci mettere i piedi in testa, perché se ciò fosse accaduto avrebbe avuto ripercussioni nelle prossime due partite. Abbiamo fatto capire che ci siamo, che andremo ai play-off a giocarcela alla pari, poi se saranno più bravi stringeremo loro la mano. Di positivo c’è che, anche contro una squadra così forte, trovandoci sotto 8-3, siamo arrivati a 9-7, l’abbiamo ripresa. Poi loro, hanno fatto due gol belli ed è finita lì. Di sicuro, però, anche noi abbiamo dato prova che, se giochiamo al meglio, possiamo metterli in difficoltà ”.