La prima edizione della manifestazione di sport e solidarietà promossa dal BCF si conclude dopo tre giorni di grande festa. La presidente Gorno: «Sono felicissima, un’esperienza che scalda il cuore e che dà fiducia nel prossimo»
Si conclude con una bella foto di gruppo la “BCF Dream Cup”, la grande manifestazione che ha unito sport e solidarietà che si è tenuta il sabato, domenica e lunedì di Pasqua al Centro Sportivo “Mario Rigamonti” a Brescia. Ideato in collaborazione con Specialisterne Italia e Ideabili, la BCF Dream Cup non è stata solo un torneo di calcio a 8 (comunque particolare, perché aperto a tutti con squadre miste per sesso, età e capacità calcistiche oltre che dedicato a persone con disabilità), ma una vera e propria festa per tutte le famiglie: una grande area ristoro con Food Truck in collaborazione con Vitamina C adv, un’area giochi per bambini con gonfiabili gratuita; un’area relax gratuita e poi concerti, due bar, un ristorante. Un vero e proprio angolo di città dedicato a tutti.
E la risposta delle famiglie bresciane è stata davvero importante, con tante presenze nel corso della tre giorni: oltre ai partecipanti alle partite di calcio, che sono stati circa 400 con anche la presenza delle Leonesse del Brescia Calcio Femminile (da quelle più grandi alle Leonessine), in tanti hanno affollato gli spazi del Centro Sportivo “Mario Rigamonti” per vivere una Pasqua diversa e a misura di famiglia.
«Vedere così tante persone, sia in campo che fuori, mi ha scaldato il cuore – le parole della presidente del Brescia Calcio Femminile Clara Gorno -. E’ stata un’esperienza bellissima poter regalare ai bresciani e alla città di Brescia un evento come questo perché troppo spesso ci si dimentica delle famiglie e la scelta di poter regalare l0ro un’area giochi per bambini, piuttosto che un’area relax, un caricaturista, la truccatrice per bambini o la possibilità di divertirsi in campo senza pagare un Euro è un qualcosa di innovativo. Naturalmente ringrazio tutti i nostri partner che hanno creduto in questa idea, un po’ pazza, ma che è stata vincente. Ringrazio tutti i volontari che hanno scelto di dare una mano “sacrificando” le proprie giornate di festa pasquali, dai genitori delle nostre ragazze ai mister, agli amici: senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. E’ stato un percorso impegnativo dal punto di vista organizzativo, ma tutto è andato per il meglio, e vedere il sorriso e la felicità negli occhi soprattutto dei bambini e dei tanti ragazzi e ragazze “speciali” che sono venuti qui da noi in questi tre giorni ci ha ripagato di ogni sforzo».
La BCF Dream Cup è stata però anche occasione di informazione e sensibilizzazione: infatti sono stati organizzati tre convegni (Cyberbullismo, tenuto dall’avvocato Francesco Sardi De Letto; Papilloma Virus, tenuto dalla dottoressa Manuela Lomini della Fondazione Poliambulanza di Brescia; Inclusione di persone con disabilità, tenuto da Alvise Casanova, Country Manager di Specialisterne Italia): «Perché credo che il nostro compito – prosegue Clara Gorno – sia anche quello di fornire un servizio alla comunità, e non solo essere visti come opportunità di svago o di attività sportiva».
Dal punto di vista comunicativo, grande copertura mediatica è stata garantita grazie alla partnership con il gruppo del Giornale di Brescia, con Radiobresciasette e Teletutto: servizi su radio, tv e carta stampata dedicati, oltre alla grande trasmissione in diretta della domenica di Pasqua «In Piazza con noi», alla quale ha partecipato anche il cantante Matteo Faustini. In più, è stato trasmesso anche un servizio dedicato sul TG Regionale della Lombardia della Rai nella serata di sabato 8 aprile.
«E’ stata una macchina organizzativa complessa, non c’è dubbio – il commento di Pietro Sbaraini, direttore generale del Brescia Calcio Femminile – ma davanti a noi c’era uno scopo, quello di regalare un sorriso a tutti, un momento di divertimento con un occhio di riguardo per quelle persone che hanno bisogno di un’attenzione in più, di una carezza, di un abbraccio perché sono speciali e dobbiamo far conoscere al mondo questo loro essere speciali. Perché se potevamo imparare qualcosa tutti da questa tre giorni è che ognuno di noi ha una particolarità, un motivo per essere speciale. Tutti, nessuno escluso. Con la “BCF Dream Cup” abbiamo voluto stravolgere le regole del gioco: le stesse medaglie per tutti; se rialzi il tuo avversario dopo uno scontro prendi un punto come se avessi fatto un gol; ad inizio partita si sta tutti in cerchio mano nella mano per ricordare le regole. E’ il nostro modo per dire che si può fare un calcio diverso, divertente, spensierato, senza gli assilli del risultato e dell’agonismo spinto all’eccesso. La risposta che abbiamo avuto direi che è stata molto positiva e che il nostro messaggio è stato recepito. Mi unisco ai ringraziamenti fatti dalla presidente ai nostri partner, la cui sensibilità ed entusiasmo mostrati fin dai primi incontri ci ha fatto capire che la nostra idea sarebbe potuta diventare realtà».
Tante le Associazioni legate a persone con disabilità che hanno partecipato all’evento, e alle quali è stato devoluto il ricavato di un’iniziativa di Fundraising legata all’iniziativa pasquale del BCF.