Cresce l’attesa per un evento che va ben al di là del fattore tecnico-sportivo. Cresce l’attesa per la partita, valida per la quinta giornata del campionato toscano old di rugby, in programma sabato 25 marzo alle 14:00 sul sintetico ‘Manrico Soriani’ (terreno di gioco posto all’interno dell’istituto penitenziario de ‘Le Sughere di Livorno), tra le Pecore Nere, la rappresentativa dei detenuti del carcere labronico, e i Ribolliti Firenze, la squadra Old del Firenze Rugby 1931. Al cospetto di una squadra che finora ha perso tutte le prime partite del torneo, le Pecore Nere andranno a caccia della seconda vittoria stagionale. Le gare giocate sul ‘Soriani’ sono caratterizzate da piccole deroghe rispetto al classico regolamento. Le dimensioni piuttosto ridotte del campo impongono di giocare con soli tredici elementi per squadra; le mischie sono composte da soli sei atleti (pacchetto senza flankers).
Quello in corso è, ufficialmente, il decimo anno d’attività rugbistica svolto all’interno delle mura del carcere livornese. Un’attività che ha una sua precisa data di inizio: il pallone ovale fu portato nell’istituto penitenziario labronico, per la prima volta, sabato 27 settembre 2014, quando 22 giocatori della LundaX Lions Amaranto, accompagnati da Mauro Fraddanni (il presidente della stessa società dei ‘Leoni’), e da Manrico Soriani (l’allenatore, vero ideatore del progetto), dettero vita, sul sintetico del terreno di via delle Macchie, ad un allenamento piuttosto sostenuto, con tanto di partitella in famiglia.
Da quel giorno, grazie al lavoro dei Lions (ed in particolare grazie all’impagabile opera svolta dallo stesso Soriani e dai suoi colleghi allenatori Michele Niccolai, Marco Lenzi e Mario Lenzi, e da tutti i rappresentanti dei RinoCerotti – la rappresentativa Old dei Lions stessi –), grazie al concreto appoggio dell’Associazione Amatori Rugby Toscana, e grazie alla sensibilità della direzione del carcere e dei suoi dipendenti, è scattata una splendida molla, piena di significati.
Ben presto è stata allestita una squadra di rugby speciale, composta, appunto da atleti reclusi nella casa circondariale livornese. La formazione, con grande autoironia, è stata battezzata, dagli stessi detenuti, Pecore Nere. Tale squadra del tutto speciale, dopo le amichevoli giocate nei primi anni d’attività, ha iniziato, nel 2019, a disputare il campionato federale (amatoriale) toscano Old. Gli atleti delle Pecore Nere sono stati tesserati Associazione Amatori Rugby Toscana.
Il 5 luglio 2020, ad appena 55 anni Manrico Soriani, è scomparso: ‘Chico’, promotore delle Pecore Nere (nonchè capitano dei RinoCerotti), in quell’estate, ‘ha passato l’ovale’. Dopo meno di due anni da quel momento così brutto, Soriani è stato ricordato nel modo più degno: il 22 maggio 2022 – Santa Giulia, patrona della città – è stato a lui intitolato, alla presenza del presidente federale, Marzio Innocenti, il nuovo terreno di gioco nel carcere.
Le Pecore Nere, nel corso delle quattro partite giocate nel campionato Old in corso, hanno un ruolino di un successo e tre sconfitte.
Attivo, all’interno del carcere, pure un corso arbitri: undici appassionati stanno seguendo le lezioni per diventare fischietti del rugby. Una lodevole iniziativa che vede coinvolti tra, gli altri il presidente del comitato regionale della FIR Riccardo Bonaccorsi, oltre a Carlo Damasco e a Marco Masetti. E uno dei partecipanti al corso affiancherà, sabato, in occasione del match tra Pecore Nere e Ribolliti, l’arbitro designato, per imparare, sul campo, i segreti utili per diventare un buon direttore di gara.