7ª GIORNATA PARALIMPICA NEL GUILCER: POCHE ORE DI COINVOLGIMENTO TOTALE TRACCIANO SENTIERI VITALI
Il messaggio permea nelle menti illuminate, amplificando il significato di un’iniziativa lodevole che si snoda con inguaribile ottimismo da ormai sette edizioni.
A dare il senso più profondo alla Giornata Paralimpica nel Guilcer ci ha pensato una carovana di 270 bambini accompagnati da 35 docenti, che dopo aver lasciato desertissime le aule dell’Istituto Comprensivo di Abbasanta (primo e secondo grado, Norbello compreso), sono giunti motivati nella palestra di via Azuni. Chi a piedi, chi accompagnati dai genitori, danno senso compiuto ad una mattinata che oltre il divertimento sprigiona segnali ben precisi, da plasmare e acutizzare con l’incedere delle stagioni future.
“Da diversi anni i nostri alunni partecipano a questa iniziativa – spiega la dirigente scolastica Bonacattu Brasu – perché riteniamo che sia un’importante occasione per avvicinare tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro capacità psico-fisiche, alla pratica sportiva e per esprimere la propria motricità in un contesto sportivo fortemente inclusivo. L’istituto ha inoltre sviluppato una convenzione con il CIP per lo svolgimento di attività in collaborazione volte a divulgare la cultura paralimpica attraverso percorsi che favoriscano l’inclusione, la socializzazione e lo sviluppo della personalità tramite l’attività fisica”. Non manca di tessere le lodi all’operato degli organizzatori: “Ringrazio Il Tennistavolo Norbello per averci offerto questa importante opportunità e per coinvolgerci sempre nei loro progetti tesi alla promozione dell’inclusività”.
Si è così assistito ad una vorace necessità di interazione che non ha badato a particolarismi. Bambini, atleti paralimpici in piedi e carrozzati, tecnici e collaboratori hanno formato un gruppo compatto e apertissimo alle nuove conoscenze che quelle cinque ore hanno prodigato con un ritmo frenetico, dolcemente caotico e sicuramente altamente educativo.
Non è un caso che le federazioni aderenti, comprese quelle che hanno dato forfait all’ultimo momento per cause di forza maggiore, facciano parte dell’orbita paralimpica, come a dire che l’agonismo non è optional ma incredibile e straordinaria opportunità da cogliere al volo.
La presenza del Prefetto di Oristano, Dottor Fabrizio Stelo nobilita ancor di più una manifestazione che sprigiona peculiarità sociali che fanno bene alla comunità.
Il Tennistavolo Norbello va avanti imperterrito nella sua mission extraterritoriale garantendo continuità anche quando le contingenze potrebbero frenare la messa a punto di dettagli più luccicanti, ma preservando sempre e comunque lo standard. Della società giallo blu si mobilitano in tanti, da quelli che preparano il look della palestra, ai loro colleghi che garantiscono l’efficienza organizzativa, fino ad arrivare agli atleti e tecnici, vera manna per i discenti presenti. E così il tecnico regionale paralimpico della FITET Ana Brzan, con le sue compagne della scuderia giallo blu Lucero Ovelar, Martina Mura, Roberto Bosu, i pongisti paralimpici Mauro Mereu, Daniel Maris, Ivan Gaias si sparpagliano tra i cinque tavoli con l’intenzione di fare proseliti.
In altre zone dell’impianto si lavora con la stessa alacrità: Maria Antonietta Tuveri, tecnico regionale della FIB (Federazione Italiana Bocce) instrada i curiosi con la pratica della boccia paralimpica; il delegato provinciale della FIPE (Federazione Italiana Pesistica) oristanese, Andrea Deiana e i suoi collaboratori, sfruttano al meglio la panca a disposizione. Indubbio il successo del calcio balilla, spiegato dal tecnico FPICB (Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla) Claudio Secci. Negli spazi all’aperto si costruisce una fila lunghissima per prendere confidenza con le tecniche di utilizzo dell’handbike, amorevolmente suggerite dal delegato regionale FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) Carmelo Addaris.
E poi c’è la grande novità costituita da Fairplay Lovers che dispiega i suoi effetti attraverso il ghilarzese Pier Mario Rota, abile nel catalizzare l’attenzione dei bimbi guilcerini visibilmente attratti da giochi fuori dal comune che assemblando caratteristiche importate da diverse discipline, sviluppano ingegno, strategia, abilità motorie e tecniche e un’ottima convivenza con gli avversari.
SIMONE CARRUCCIU: “BELLO SENTIRE APPREZZATE LE NOSTRE AZIONI”
Non occorre strafare per coltivare al meglio un’idea annaffiata costantemente negli ultimi sei anni. Simone Carrucciu cattura nozioni qua e là, traendo spunto dai suoi ruoli che gli permettono di avere dallo sport una visione sconfinata. Il suo tocco c’è e si vede, da esperto della materia tennistavolo, da decisore importante nell’ambito CIP e per la sua porzione di territorio, anche del CONI.
Carrucciu, cosa ha funzionato questa volta?
Direi tutto, molto sinceramente. Mi dispiace solamente per le scuole dal resto dell’isola che non hanno potuto partecipare, ma quest’anno abbiamo dovuto fare delle scelte obbligate, e speriamo di poterle ospitare nuovamente il prossimo anno. L’aver coinvolto tutti gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Abbasanta significa che il percorso didattico-sportivo intrapreso anche con la dirigente Bonacattu Brasu ha prodotto i risultati sperati. La reciproca stima è stata fondamentale, ma ha inciso principalmente il lavoro pluriennale che ci ha consentito di organizzare un’attività sportiva in linea con le aspettative della scuola.
Per meglio dire?
Se la Giornata Paralimpica nel Guilcer è riuscita a spopolare diversi plessi scolastici significa che la nostra attività è entrata a far parte del piano programmatico di quella scuola.
Importantissimi i ruoli svolti dalle Federazioni
Anche loro stanno lanciando un bellissimo segnale e cioè che oltre alla promozione, anche lo spirito agonistico non passa in secondo piano. L’approccio alle discipline deve essere attivo con la consapevolezza che da questi momenti di forte intensità emotiva si può anche scovare il campione del futuro.
La sorpresa della mattinata?
Fairplay Lovers ha incantato gli scolari con una strategia multiforme dove si sintetizza la mission della nostra manifestazione intrisa di promozione, inclusione, prova, sperimentazione, conoscenza e percezione dal vivo.
E per finire?
I doverosi ringraziamenti rivolti allo staff del Tennistavolo Norbello, ai dirigenti e tecnici delle Federazioni Sportive, a Fairplay Lovers, ai docenti con i loro numerosi alunni, all’amministrazione comunale di Norbello, al Prefetto di Oristano perché la presenza delle istituzioni sono molto importanti, dà ulteriore valore allo spirito e alla genuinità dell’iniziativa dai risvolti pluriennali.