L’eterno Vittorioso torna a casa: è un nuovo giocatore della Lazio Nuoto
«La Lazio è un modo di vivere», diceva sette anni fa, nella sua ultima stagione con l’aquila sul petto. Ma certi amori non finiscono: Antonio Vittorioso è un nuovo giocatore della Lazio Nuoto. Normale, per chi con i colori biancocelesti addosso ci è nato, cresciuto e diventato uomo. Vittorioso – nato il 9 gennaio del 1973 – ha la Lazio nel destino e sulla pelle. Ha iniziato a giocare indossando la calottina con l’aquila imperiale, ha vissuto alla Lazio la sua prima esperienza da allenatore e ci torna oggi con quasi 50 primavere sulle spalle e la consapevolezza di essere per questo club qualcosa che altri non sono e non saranno mai.
Vittorioso ha iniziato a giocare a pallanuoto nella Lazio. Da ragazzino, si imbucava nel pullman di una prima squadra storica, guidata da un simbolo come Giancarlo Guerrini – oro olimpico a Roma ’60 – per vedere tutte le partite in trasferta. Con il sogno di giocare in serie A. Ci riesce e sempre con la Lazio, in cui rimane fino al ’93. Poi il passaggio al Racing, un anno al Pescara, e poi la parentesi Roma Inassitalia, con la quale vince lo scudetto – ultimo romano – nel 2000. Giocando insieme a campioni del calibro di Benedek e Vujasinovic.
Nel 1999 partecipa con la nazionale assoluta alla Coppa del Mondo a Sidney. Proprio nella metropoli australiana, l’anno successivo prenderà parte con il Settebello alle Olimpiadi. Nel suo palmares anche tre Coppe LEN, vinte con Racing, Pescara e Leonessa Brescia. La sua lunga e brillante carriera lo ha portato in tutta Italia: oltre le squadre già citate, Bissolati Cremona, Telimar Palermo, Latina, Vis Nova e Messina. Sempre ai massimi livelli, sempre con la fame di chi – da Laziale vero – a mollare non ci pensa mai.
Il brutto infortunio della scorsa stagione non lo ha fermato, anzi. Vittorioso si è presentato in piscina in una forma smagliante, quasi impensabile per un atleta della sua età. Parte davanti a tutti, arriva davanti a tutti: un giocatore eccezionale, un esempio totale, un totem della pallanuoto italiana, romana e della storia della Lazio Nuoto.
Le sue parole: «I colori biancocelesti sono un richiamo troppo forte per me, non ho potuto dire di no. Così – quasi per caso – è nata la volontà di un rientro nella società dove sono nato e cresciuto. Diciamo che si chiuderà un cerchio di quasi 40 anni di storia pallanuotistica. Ringrazio Claudio per aver trovato insieme alla società il modo per farmi giocare: è già un po’ di tempo che dico che sarà l’ultimo anno da giocatore, ma il richiamo dell’acqua è sempre troppo forte».
Sulla squadra: «Il gruppo è completamente rinnovato, abbiamo molti giovani da fare crescere e siamo qui per questo. Sarà un campionato complicato, ma sono fiducioso sull’obiettivo finale da raggiungere».