La stagione della Reale Mutua Torino ’81 Iren si è chiusa alle semifinali playoff. È tempo quindi di stilare i primi bilanci dell’anno sportivo lasciato alle spalle, anche per Vinko Lisica. Il croato, classe ’93, ha concluso la sua prima annata delle tre di contratto nel capoluogo piemontese.
Com’è andata a tuo avviso la stagione della Reale Mutua Torino ’81 Iren, Vinko?
“Siamo partiti con tanti punti interrogativi, non sapendo dove saremmo potuti arrivare. Lo dico con tutta onestà: il primo pensiero era di salvarsi. Andando avanti col campionato ci siamo resi conto che la stagione era tosta e complicata, non è stato facile tra infortuni e sospensione a gennaio. A mio parere, siamo riusciti a fare il migliore risultato possibile… il massimo. Le altre tre davanti a noi nel girone erano più attrezzate: con giocatori forti e di esperienza. Essere quindi arrivati quarti nel nostro gruppo, per poi accedere alle semifinali playoff lo considero un risultato straordinario”.
… E con i compagni e la Società come ti sei trovato?
“Con la squadra mi sono trovato bene, sono tutti ragazzi disponibili: mi sono sentito subito parte della squadra. Mi sono trovato bene, a livello personale e come giocatore. Questo vale anche per le Persone che compongono tutta la Società: dallo staff tecnico, ai dirigenti e a tutti coloro che lavorano con passione per la causa gialloblù, nessuno escluso.
Torino, città nuova per te… che ne pensi?
“La città mi è piaciuta, la trovo più bella di altre grandi città del nord Italia. Dopo tre-quattro mesi che ero qui mi sono detto: ‘È un po’ che non vedo il mare!’. È una banalità lo so, ma io vengo dalla Croazia, sono passato da Siracusa, Palermo e Ancona: per me il mare è un elemento scontato. Qua tutt’intorno vedi le montagne… ma tolto questo aspetto a cui ho dovuto abituarmi, trovo Torino una gran bella città!”.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
“Non credo che in sede di mercato la Società rivoluzionerà la formazione attuale. Dovremo giocare una gara per volta, per poi vedere dove arrivare nel corso della stagione. Dipenderà anche dalle altre squadre e da come si muoveranno in estate. – un passaggio sui giovani in rosa – È difficile chiedere continuità ai ragazzi meno esperti, vanno fatti crescere e giocare… ci vuole pazienza”.
Quali sono le tue prospettive personali per l’anno prossimo?
“Per quanto riguarda la vasca, sono uno scaramantico, non mi sbilancio! Non voglio fare proclami. A livello personale, invece, c’è da dire che per un pallanuotista guardare troppo avanti non è facile. Sono consapevole che ho l’età per pensare anche ad altro, ad un altro ruolo, magari nella pallanuoto, magari no. Dobbiamo comunque capire con la società possibili eventuali scenari futuri… l’importante è che sia qualcosa che mi renda felice”.