In fin dei conti anche i più grandi campioni, prima di diventare eroi, sono stati principianti. E non serve vincere una medaglia olimpica per essere un eroe. Parte da questa idea la terza campagna Band of Heroes di Rossignol. Dopo Sotchi e Pyeongchang, ecco Pechino e le nevi di tutto il mondo. La fotografia finale, l’immagine simbolo della banda di atleti del marchio del galletto, dallo sci alpino allo snow e al nordico, riunisce eroi di oggi e glorie del recente passato come Luc Alphand, che saluta da un parapendio, o Didier Defago, confuso tra gli atleti-tifosi. Perché la novità della stagione 3 di Band of Heroes è proprio il fatto che ognuno di noi potrebbe essere lo sciatore al centro della foto che, in una soggettiva carica di pathos, vede sfilare via veloci, ai suoi lati, gli Heroes che lo incitano, una famiglia allargata alla ricerca delle stesse sensazioni sulla neve. Davanti, sullo sfondo, la Muraglia Cinese innevata. Sono 20 gli atleti nell’immagine, con in primo piano una scatenata Federica Brignone. Dietro di lei: Martin Fourcade, Ramon Zenhäusern, Henrik Kristofferson, Jean-Baptiste Grange, Giovanni Franzoni, Zrinka Ljutić. A destra: Katharina Liensberger, Perrine Laffont, Petra Vlhova, Linus Strasser, Emilien Jacquelin, Didier Defago, Chloé Cornu-Wong, Tessa Worley, Roslyn Zaysser Lacroix. In volo, al centro, Ben Cavet e sul parapendio Luc Alphand. Gli atleti sono stati ritratti anche in simpatiche pose nel backstage, dove spicca Federica Brignone in versione rock. |