C.C. ORTIGIA – PRO RECCO 3 – 13 (2-5, 0-3, 0-3, 1-2)
C.C. Ortigia: Piccionetti, Cassia, Giribaldi, Tringali, Klikovac 1, Ferrero, Di Luciano, Gallo 1, Mirarchi, Rossi, Vidovic 1, Napolitano (Cap), Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio 3, Zalanki 4, Pennafort, Younger 1, Nuzzo, Presciutti 1, Cannella 2, Velotto, Aicardi (Cap) 1, Hallock 1, Negri. Allenatore: Sandro Sukno.
Arbitri: Riccardo D’Antoni (Siracusa) e Mirko Schiavo (Palermo)
Superiorità numeriche: ORT 1/12; REC 3/7 + 1 rig.
Espulsioni definitive: Ferrero (O) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli
Nel big match del tredicesimo turno, l’Ortigia viene sconfitta nettamente dai campioni d’Europa del Recco, trascinati da Zalanki e Di Fulvio. I biancoverdi reggono un tempo e mezzo, ma poi si devono piegare alla forza dei liguri, capaci di punire ogni minima distrazione dei padroni di casa e di difendere in maniera perfetta, sia a uomini pari sia in inferiorità. L’Ortigia si presenta con tre assenze importanti: quelle annunciate dei fratelli Condemi e quella dell’ultima ora di Tempesti, colpito dal raffreddore ieri sera e fermatosi precauzionalmente in vista della semifinale di andata di Euro Cup. Anche nel Recco si registrano assenze importanti, come quelle di Ivovic, Figlioli ed Echenique, ma Sukno ha molte altre frecce nel suo arco. Nel primo tempo, l’Ortigia gioca bene, ma prende due gol fotocopia su ripartenze finalizzate da Di Fulvio. Nel mezzo, il gol di Gallo, abile a realizzare in superiorità. Zalanki allunga ancora, ma Vidovic rimette a meno 1 i suoi. I biancoverdi sono anche sfortunati, sprecano un’opportunità in avanti e vengono puniti dall’azione individuale di Hallock e, poco dopo, da Cannella. Nel secondo tempo, l’Ortigia resiste ancora, poi il Recco inizia ad allungare, chiudendo con un parziale di 0-3, che si ripete anche nella terza frazione. Prima degli ultimi 8 minuti, il punteggio è di 11 a 2 per i campioni d’Europa. Nell’ultimo parziale, gli uomini di Piccardo cercano di contenere gli avversari, continuando a conquistare superiorità che però non riescono a concretizzare, anche per merito dell’ottima difesa del Recco. Dopo i gol di Zalanki e Presciutti, è Klikovac, su assist di Mirarchi, a interrompere il digiuno che durava dal primo tempo. Il finale è 13-3 per il Recco. Per l’Ortigia, adesso, c’è da pensare al Telimar, sperando di recuperare almeno Tempesti e di non perdere altre pedine importanti.
A fine gara, parla il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo: “Oggi, in qualche momento della partita, abbiamo fatto bene, soprattutto nel primo tempo e mezzo, poi purtroppo la qualità del Recco è venuta fuori. Il fatto che il nostro gioco d’attacco molto spesso non sia andato a buon fine, è dato dalla qualità della difesa del Recco, che è molto alta. Dal lato nostro, non giochiamo da più di un mese e, prima della sosta, abbiamo perso a Palermo e poi abbiamo trovato il Brescia. Adesso ci è toccato il Recco, un’altra squadra di alto profilo. Loro e il Brescia ci hanno messo in difficoltà e hanno evidenziato quelli che poi sono i nostri limiti nel giocare contro questo tipo di formazioni”.
Il coach dell’Ortigia fa i conti con le assenze e sottolinea l’importanza di mantenere l’umore alto, in vista di Palermo: “Oggi mancavano tre titolari e queste assenze pesano. Forse adesso siamo più in emergenza di prima e credo che questo aspetto possa permettere alla squadra di crescere ulteriormente. Ora la cosa più difficile è quella di non perdere la fiducia nel lavoro, in quello che si è fatto. Dobbiamo fare tesoro dell’aggressività del Recco e trasferirla nel match contro il Telimar. Sarà una partita, sotto certi aspetti, nervosa e andrà affrontata con la giusta lucidità”.
A fine gara ha parlato anche l’attaccante Cristiano Mirarchi: “Abbiamo retto all’inizio, però commettendo degli errori che non ci possiamo permettere, soprattutto con queste squadre. Errori che non potremo ripetere mercoledì e che analizzeremo per migliorare in prospettiva della partita di Coppa. La cosa che, di questa gara, ci porteremo a Palermo è l’aggressività, l’approccio iniziale, il modo di entrare in acqua. Sarà una bellissima partita, una battaglia, sono le sfide che tutti vogliono giocare. Non è facile riprendere dopo un mese, ma ci siamo allenati bene in questi 10 giorni, con grande intensità, proprio per ritrovare il ritmo partita. Ci piacerebbe essere al completo, ma tutti i giocatori della nostra rosa sono importanti, pertanto chiunque giocherà a Palermo darà il massimo ”.