Freequencer è la nuova tavola per salire con le pelli della casa bavarese e ha lo stesso shape della collaudata e versatile Milligram, ma sostituisce la fibra di carbonio con la fibra di vetro. L’asso nella manica è l’eccellente rapporto qualità prezzo
Peter Bauer, classe 1967, quattro titoli mondiali e cinque europei nello snowboard, è uno di quei personaggi ‘ahead of their time’, in anticipo sui tempi, oltre a essere il “papà” del marchio di tavole da snowboard e splitboard Amplid. Uno che ama cambiare le carte in tavola e portare cambiamenti, innovando in meglio. Ancora prima che la pandemia sconvolgesse le nostre vite e cambiasse comportamenti ormai standardizzati, si era coraggiosamente “tirato fuori” dalla sfrenata corsa alla costante presentazione di nuove collezioni, con evidenti problematiche per i negozianti e per l’ambiente, inaugurando il concept ‘two season’ che prevede che le sue tavole rimangano in collezione per due anni consecutivi.
La pandemia ha velocizzato trend già ben delineati e anche nell’ambito del mondo snowboard ha fatto crescere il segmento delle tavole splitboard. Ecco perché la principale novità per la stagione invernale 2021/22 griffata Amplid è proprio una splitboard.
Una novità sostanziosa perché Freequencer è in tutto e per tutto simile alla famosa Milligram, uno dei cavalli di battaglia del marchio bavarese. Una tavola molto polivalente, divertente e reattiva anche in pista.
Freequencer sostituisce la scocca in composito di carbonio con fibra di vetro biassiale, con un piccolo aumento di peso e un rapporto qualità/prezzo più favorevole.
Dentro c’è, come per Milligram, un’anima leggera, assemblata con varietà di legno ultralight e le protezioni Impact Pads che proteggono dove serve senza aggiungere peso. Per il resto non c’è stato nessun compromesso sulla qualità e sulle prestazioni.
Freequencer è disponibile nelle misure 153, 158 e 163 cm.
Con l’arrivo di Freequencer la gamma Amplid spitboard conta ben sei modelli: Milligram, Millisurf, Tour Operator, Mahalo, Surf Shuttle.