A Verdello (Bg) conclusa la prima parte del 59° Campionato Italiano outdoor. In attesa dei titoli della divisione olimpica del prossimo fine settimana, sono stati assegnati oggi i tricolori assoluti compound all’azzurro Marco Bruno (Arcieri Iuvenilia), che bissa il successo del 2019 vincendo sul nazionale Elia Fregnan (Arcieri del Torrazzo) 141-139.
Ieri si erano disputate le 72 frecce di ranking round che hanno assegnato i titoli di classe e definito la griglia degli scontri diretti con i migliori 16 del maschile e del femminile che oggi, cominciando dagli ottavi di finale, si sono affrontati fino ad andare a disputare i match validi per il podio.
Il prossimo fine settimana sarà invece la volta dei Tricolori riservati alla divisione olimpica, che vedranno in gara gli atleti protagonisti ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo.
Così come è stato in questi due giorni di gare per i compoundisti della Nazionale, compresi quelli della Nazionale Para-Archery. Non è un caso infatti che l’azzurra vincitrice in Giappone del bronzo individuale compound open allo Yumenoshima Park Archery Field, la trapanese Maria Andrea Virgilio, sia stata nuovamente grande protagonista al Gritti di Verdello.
MOCCIA D’ORO, VIRGILIO RECORD – L’atleta azzurra, arrivata nella provincia di Bergamo come campionessa uscente perché nell’ultima edizione dei Campionati Italiani disputati nel 2019 a Lignano Sabbiadoro era stata la prima atleta paralimpica della divisione a conquistare un titolo italiano assoluto. L‘atleta della Diamond Archery Palermo non è però riuscita a bissare il tricolore e ha dovuto accontentarsi dell’argento, perché a vincere il titolo italiano assoluto è stata una eccellente Andrea Nicole Moccia, atleta milanese classe 2002, in forza alla società veneta Arcieri del Torresin che, dopo aver vinto il titolo continentale juniores in maglia azzurra agli Europei della specialità tiro di campagna a Porec (Cro), ha potuto festeggiare un inatteso primo oro assoluto nei tricolori outdoor.
La sfida è terminata 144-139 in favore di Moccia, che ha ben sfruttato qualche freccia di troppo fuori misura della Virgilio: dopo il 29-28 iniziale per Moccia, è stata decisiva per le sorti del match la seconda volée, che si è conclusa sul 30-26 in favore della giovane atleta lombarda di Bellusco, mentre gli altri parziali si sono conclusi 28-28, 28-29 e 29-28. In pratica l’atleta siciliana non è riuscita a mantenere la stessa media delle sfide precedenti, considerando soprattutto che ai quarti di finale aveva realizzato 148 punti, che sono valsi il nuovo primato italiano paralimpico sulle 15 frecce (migliorato di 2 punti quello precedente di Eleonora Sarti), oltre ad aver eguagliato il primato mondiale para-archery della britannica Jessica Stretton, ottenuto nel 2019 ai Mondiali in Olanda.
Virgilio aveva raggiunto la finale dopo aver battuto agli 1/8 Maria Michelle Bombarda 141-139, ai quarti Anna Rocca 148-143 e in semifinale Elisa Roner dopo uno spareggio quasi perfetto, 147-147 (X-10).
Anche per Andrea Nicole Moccia un per corso a dir poco esaltante: l’atleta della Nazionale giovanile ha battuto agli ottavi Sara Scancamarra 142-141, ai quarti e in semifinale le azzurre Sara Ret 146-144 e Marcella Tonioli 146-142.
MOCCIA RAGGIANTE – Inutile dire che, al termine della finale, l’azzurrina era il volto della felicità: “Il titolo italiano non me lo aspettavo – ha detto la vincitrice del titolo italiano – Il mio obiettivo era tirare bene per me stessa e riuscire a passare gli ottavi di finale per poi vedere come sarebbe andata ai quarti. Devo dire che è andata benissimo e sono molto contenta. Oltretutto ho tirato contro Maria Andrea Virgilio, che è stata bravissima a Tokyo. Ci tenevo ed è stato emozionante. Cosa mi aspetta per il futuro? Non lo so, devo ancora allenarmi tanto e migliorare, poi si vedrà cosa arriverà. Al momento non ho nessuna aspettativa, devo ancora crescere”.
BRONZO ALLA RONER – Prima del match conclusivo per l’oro, si è disputata la finale per il terzo gradino del podio. A salirci e a vincere la medaglia di bronzo è stata un’altra nazionale junior, Elisa Roner del Kosmos Rovereto. Per l’atleta trentina, che ha già ottenuto più di una convocazione con la Nazionale senior, tanto da essere tornata pochi giorni fa dai mondiali di Yankton (Usa) con la sua avversaria nella finalina, la campionessa azzurra Marcella Tonioli (Arcieri Montalcino) che nella prima giornata di gara aveva ottenuto il titolo di classe senior col miglior punteggio assoluto (698). La sfida è stata molto equilibrata e risolta all’ultima freccia, conclusa sul 144-143 per Roner.
BRUNO BIS D’ORO – Se la Virgilio non è riuscita a bissare il titolo del 2019 a portare a termine l’impresa è stato invece Marco Bruno degli Arcieri Iuvenilia che ha superato in finale Elia Fregnan (Arcieri del Torrazzo) 141-139.
Anche questa è stata una sfida tra atleti azzurri: Bruno era stato titolare agli Europei tiro di campagna di Porec da dove era tornato con un oro nel mixed team, un argento individuale e un argento a squadre, mentre Fregnan, che sabato aveva vinto il titolo italiano di classe ottenendo il miglior punteggio assoluto (704), era stato titolare ai Mondiali outdoor di Yankton.
Marco Bruno è riuscito ad essere più regolare rispetto all’avversario nel corso della finale, fino ad arrivare a +5 al termine della quarta volée. Fregnan ha tentato la rimonta fino alla fine, ma con le ultime tre frecce erano troppi i punti da recuperare.
Ottimo il percorso dei due atleti per raggiungere la sfida che valeva l’oro. L’atleta emiliano, che superato gli ottavi per il forfait dell’avversario Carosati per un problema famigliare, aveva battuto ai quarti Andrea Muzzioli 149-147 e in semifinale Viviano Mior 147-145. L’arciere piemontese ha invece superato al primo turno Alessandro Bombana allo spareggio 144-144 (X-10), ai quarti Fabio Ibba 146-141 e in semifinale Federico Pagnoni 148-146.
Queste le parole di Bruno dopo la vittoria: “Le condizioni meteo erano simili a quelle del 2019 ed è bello che il risultato sia stato lo stesso. E’ sempre bello arrivare fino in fondo, ho avuto un cammino difficile e in finale non ho tirato benissimo ma c’era un vento che bisognava interpretare. Un 2021 molto positivo, dopo il titolo nell’indoor ho ottenuto degli ottimi risultati agli Europei field, peccato solo non aver fatto altrettanto ai campionati italiani di specialità. L’obiettivo adesso è migliorare ulteriormente il mio livello e cercare di avere ulteriori grandi successi“.
A conquistare il bronzo è stato invece Viviano Mior (Kappa Kosmos Rovereto) che è riuscito ad avere la meglio su Federico Pagnoni (Arcieri Montalcino) che ha preso parte alla competizione cercando di tenere a bada il fuso orario, visto che dopo il Mondiale è rimasto a Yankton per altri 5 giorni per disputare la finale di coppa del mondo. La sfida tra i due si è risolta anche in questo caso all’ultima volée, con la vittoria di Mior per 148-147.