Raphaela Lukudo (400 piani) Credits Fidal/Grana
Due giornate di battaglia per strappare un settimo posto finale al maschile ed un ottavo al femminile che valgono la permanenza tra le migliori dodici società d’Italia anche nel 2022. Si è conclusa a Caorle la Finale Oro dei Campionati di Società assoluti dove la Fratellanza ha schierato due squadre agguerrite in cui hanno trovato spazio anche diversi giovani e giovanissimi che ormai da diverso tempo rappresentano punti di forza per il sodalizio gialloblù nelle rispettive categorie.
Le classifiche
Andamento opposto per ragazzi e ragazze nel corso delle due giornate di gara contraddistinti dall’ottimo avvio al femminile, con tanti piazzamenti al vertice, e dalla rimonta maschile nella mattinata di oggi. Come detto i ragazzi hanno chiuso al settimo posto con 115 punti, a sole otto lunghezze e mezzo dal quarto posto di una graduatoria molto equilibrata nella zona centrale, ma a distanza dal podio dove l’Enterprise di Benevento ha scalzato dal gradino più alto l’Alperia di Bolzano. Per le ragazze, invece, ottavo posto con 124,5 punti e alcune assenze pesanti che non hanno permesso di coprire al meglio alcune specialità in cui il bottino sarebbe potuto essere decisamente più importante. Ad imporsi per il terzo anno consecutivo sono state le bresciane dell’Atletica 1950. Ad ogni modo un bilancio positivo, comunque, per i colori gialloblù perché per disputare la Finale Oro anche nel 2022 basterà realizzare nella prima fase il punteggio minimo.
I migliori risultati
Al termine di una lunga stagione c’è chi ha pagato maggiormente in termini di brillantezza e chi è riuscito a mantenersi ad un livello medio più costante, portando maggiori punti alla causa gialloblù. Per questo motivo, unitamente ad infortuni ed inserimenti degli atleti in forza durante l’anno ai Gruppi Militari, le classifiche della prima fase hanno subito variazioni anche significative. La velocità modenese ha risentito di diversi fattori a partire dal forte vento contrario che ha caratterizzato la batteria di Andrei Zlatan sui 100, chiusi al sesto posto assoluto in 10’’85. Stesso piazzamento per un altro dei più attesi, il carpigiano Alessandro Ori, che sui 200 di cui è campione italiano in carica Under 23 ha chiuso in 21’’80. Gli squilli più importanti sono arrivati da Andrea Ercolani Volta, terzo sui 400 ostacoli in 53’’55, da Lorenzo Puliserti e Martin Pilato quarti rispettivamente nel martello e nel disco, mentre Jacopo Mussi ha valicato la misura di 4.90 metri per piazzare quinto nella gara dell’asta. Penalizzata da ben quattro nulli anche la gara di Samuele Campi nel lungo, chiusa all’ottavo posto con 6.71 metri.
Nella prova femminile, invece, non ha mancato di dare il proprio decisivo contributo Raphaela Lukudo che ha trionfato nella prova individuale dei 400 mettendosi alle spalle in 53’’66 le compagne in azzurro Maria Benedicta Chigbolu, Anna Polinari e Virginia Troiani. La modenese che solitamente veste i colori dell’Esercito ha poi contribuito in maniera importante al quarto posto della staffetta sulla medesima distanza che in 3’43’’75 si è piazzata a pochi decimi dal podio e ad un secondo dal secondo posto. A completare il quartetto Alessandra Morandi, Francesca Vercalli ed Anna Cavalieri. Tra gli altri piazzamenti di spessore da annotare l’argento di Chiara Tognin nei 3000 siepi ed il terzo posto di Laura Fattori sui 100 piani per quanto riguarda le corse. Nei salti chiude a ridosso del podio Nicole Romani, quarta con i tre errori arrivati alla misura di 1.74. Di grande sostanza, infine, la prova delle lanciatrici con il terzo posto di Lucilla Celeghini nel martello ed il quarto di Lucy Omovbe ed Emanuela Casadei nel peso e nel giavellotto.