All’indomani della sconfitta di Cittadella interviene il presidente del Pordenone Mauro Lovisa.
«Noi presidenti di B, e io sono stato fra i primi sostenitori, abbiamo spinto – afferma Lovisa – perché fosse inserito a tutti i costi il Var. Ma deve assistere realmente l’arbitro, non rimanere uno strumento passivo. È inspiegabile come la plateale trattenuta in area su Pellegrini non sia stata giudicata rigore. Le tv hanno evidenziato l’episodio in diretta e giudizio unanime si trova sulla stampa nazionale e locale. Perché l’arbitro non è andato a rivedere la trattenuta al monitor? Non avrebbe avuto dubbi». Il presidente si dice per questo «molto molto arrabbiato per una partita che poteva finire in ben altro modo. Oltre al rigore, era netta la seconda ammonizione a Cassandro, altro episodio su cui tv e stampa sono stati unanimi. Lì il Var non poteva intervenire, ma come ha fatto l’arbitro a non estrarre il secondo giallo? Sono due episodi clamorosi, e mi auguro isolati, che non trovano proprio giustificazione. Tutti devono tenere al massimo l’attenzione: dirigenti, calciatori e tecnici, ma anche arbitri e assistenti Var».
All’ambiente neroverde, invece, il presidente manda questo messaggio: «Ai tifosi, ringraziando in particolare chi era ieri a Cittadella, dico di avere fiducia e stare dalla nostra, sostenendo i ragazzi. Perdere per la quarta volta di fila può condizionare certe valutazioni e alimentare la sfiducia, ma la squadra a Cittadella, contro un avversario importante, ha dimostrato di essere in netta crescita. Mister Rastelli, con lo staff, ha avviato un lavoro tecnico e mentale che ci permetterà di risalire presto. Abbiamo tanto potenziale ancora inespresso e dobbiamo sicuramente fare di più – lo sappiamo – ma la strada intrapresa è giusta. Un passo alla volta e sempre insieme».