Jordan Caroline si presenta alla stampa: «La mia versatilità ed energia al servizio della squadra»
L’ala statunitense classe ‘96 è pronto a rivestire un ruolo da protagonista nella “nuova” Dolomiti Energia Trentino: «Trento è il posto giusto per crescere come giocatore, voglio imparare tanto giocando in Serie A ed EuroCup e lavorando con un grande allenatore come Lele Molin»
Il primo acquisto dell’estate bianconera, e il primo volto nuovo della Dolomiti Energia Trentino 2021-22 a presentarsi ufficialmente alla stampa: Jordan Caroline prima dell’allenamento pomeridiano ha incontrato i media locali e raccontato qualcosa di sé, sorridente ed entusiasta di poter aprire questo nuovo capitolo della sua carriera da professionista.
RUDY GADDO (Direttore Sportivo DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «Do il benvenuto a Trento a Jordan Caroline, il suo è stato il primo innesto del mercato estivo e fin da subito credo abbia fatto capire che idea di pallacanestro e di squadra volessimo seguire nella costruzione del roster. Di JC ci hanno colpito la capacità di rivestire più ruoli e la grande energia che ha sempre messo in campo in ogni competizione a cui ha preso parte, lo seguivamo da un po’ e questa è stata l’estate giusta per portarlo a Trento, per le nostre necessità e per il momento della sua carriera».
JORDAN CAROLINE (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «Mi descrivo come un giocatore di energia, faccio tutto il possibile per aiutare la mia squadra ad avere successo: cerco di trarre vantaggio dal mio atletismo e dalla mia fisicità, ma sono un giocatore versatile, posso ricoprire più posizioni e avere un impatto in attacco e in difesa. Trento per me è una grande opportunità per confrontarmi con un campionato di alto livello come la Serie A e una coppa competitiva come l’EuroCup, mi sembra l’ambiente ideale in cui crescere tanto e allo stesso tempo avere ambizioni. Sapere di poter lavorare con uno degli allenatori con più esperienza e conoscenza del gioco d’Europa mi ha convinto a prendere questa decisione, con coach Lele Molin credo di poter migliorare tanto nel saper prendere le migliori decisioni in campo e nell’essere un tiratore più consistente. Trento è una bellissima città, mi piacciono le montagne e mi piace avere tanto verde intorno. I tatuaggi? Sì, ne ho molti, e tutti hanno un significato anche al di là dell’opera d’arte: mi piace considerare il mio corpo come la tela di un artista, i tatuaggi raccontano le esperienze e le persone più significative della mia vita. Il messaggio ai tifosi? Vogliamo esprimere l’identità battagliera e vincente che ha sempre caratterizzato l’Aquila, speriamo di avere più gente possibile in tribuna a sostenerci».