Ursus Caf regala il sesto Gran Premio Repubblica ad Enrico Bellei
Pubblico delle grandi occasioni nonostante le limitazioni imposte dalle regole anti Covid e grande spettacolo all’Arcoveggio in occasione della disputa del Gran Premio della Repubblica, spartiacque stagionale che dal 1948 sancisce l’arrivo dell’estate dell’ippica Italiana, regalando parthos, agonismo e tecnica sopraffina.
Ha vinto Ursus Caf, ha vinto Enrico Bellei, ma dopo una retta d’arrivo a fruste alzate e soprattutto dopo un’attenta disamina del fotofinish dal parte del giudice d’arrivo, con Ursus, Amon You Sm e Viscarda Jet giunti simultaneamente sul palo alla media, assai significativa di 1.11.7.
In breve la cronaca di una corsa che dal warm up di inizio pomeriggio aveva rivelato una certa animosità nell’allievo di Enrico Bellei, proponendo invece il favorito Zefiro D’Ete in sontuose condizioni atletiche unitamente a Viscarda Jet, a Zef ed ad un tonico Deimos Racing.
La partenza ha mandato a carte quarant’otto il pronostico, con un primo segnale invalidato dalla rottura di un finimento da parte di Zefiro ed un secondo che ha perso in breve lo stesso Zefiro ed un ardente Zef, con la sfortunata Tyl Etoile coinvolta nella rottura del più atteso e presto ad inseguire a qualche lunghezza, mentre Ursus Caf si è portato in avanti respingendo Vesna, le cui tracce erano prese dalla compagna di training Vanesia Ek, con Viscarda Jet allo steccato su Deimos Racing ed Amon You Sm. Ritmo costante, parziali di peso e Ursus leader a tenere a rispetto Vesna in calo al mezzo giro finale e sopravanzata da Vanesia Ek, che però si gettava di galoppo, con Amon You al largo e arrembante sul battistrada, mentre Viscarda si manteneva allo steccato sul passivo Deimos Racing e su Tyl Etoile, tornata con veemenza nella fasi finali. Dirittura con Ursus e Amon in dibattito aperto e sul palo arrivo a tre con l’inserimento in open stretch di Viscarda e solo dopo 10 minuti l’annuncio della vittoria del portacolori siculo e del ritorno nel winner circle della leggenda del turf nazionale che raggiunge così Sergio Brighenti ai vertici della grande corsa bolognese.
credito: ph. Sandro Tinarelli