La Pro Recco reagisce e fa sua gara 2 della finale Scudetto: a Punta Sant’Anna i ragazzi di Hernandez vincono per 8-4 pareggiando la sconfitta di ieri. Lo fanno con una grande difesa, un Bijac mostruoso e una seconda metà di gara perfetta. Mandic, tre reti, il miglior marcatore della sfida.
La tensione blocca le squadre in avvio, la stappa Figlioli dopo sei minuti di gioco; i biancocelesti sprecano due superiorità e il Brescia pareggia ad un secondo dalla sirena: Christian Presciutti sfrutta l’espulsione di Aicardi e solo davanti a Bijac lo supera con una palombella.
Ivovic porta in vantaggio i suoi alla prima azione del secondo tempo: il tiro passa sotto il braccio di Del Lungo (2-1). La Pro Recco si porta sul 3-1 con Mandic da posizione 1, ma il Brescia non molla e il diagonale di Di Somma si infila sotto l’incrocio. I lombardi sprecano una doppia superiorità, con Bijac monumentale su Alesiani. Il portiere croato ne mura un’altra con la testa, provvidenziale su Renzuto, e conserva il 3-2 al cambio campo.
La Pro Recco continua a faticare con l’uomo in più (0/4 dopo diciotto minuti) e il Brescia trova il pari con Di Somma: la palla sbatte sulla traversa e balla sulla linea, varcandola interamente secondo Petronilli.
Mandic sblocca i suoi con l’uomo in più a metà quarto (4-3), Echenique lanciato in controfuga, in superiorità, segna il 5-3. Il punteggio non cambia fino alla terza sirena perché il Brescia si trova davanti ancora un grande Bijac e non capitalizza le superiorità concesse dal duo arbitrale (1/10 in 24 minuti).
Il mancino di Echenique da posizione 3 apre gli ultimi otto minuti (6-3), poi Del Lungo e Bijac sono ancora protagonisti: il portiere bresciano nulla può però sul bolide dai 7 metri di Mandic che si infila sotto la traversa a 3 minuti dal termine. Di Fulvio, da posizione 5 con l’uomo in più, chiude il match (8-3) a 135 secondi dal termine. Il gol di Alesiani, in superiorità, vale solo per le statistiche: questa volta alla “Antonio Ferro” sorride la Pro Recco.
“Brescia voleva portarla al limite, noi invece volevamo giocare a pallanuoto, eravamo concentrati al 100 per cento, consapevoli che era una partita molto importante – afferma mister Hernandez -. Avevamo l’ambizione di vincere e lo abbiamo fatto. Non era facile a livello mentale dopo la sconfitta di ieri, ma abbiamo saputo soffrire insieme. In gara 3 e 4 dovremo giocare con questo atteggiamento, ci vuole più anima che corpo nelle finali, quello che abbiamo messo oggi in acqua. A Brescia ci aspetteranno tante provocazioni come quelle di oggi: di più è difficile”.
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