UN NUOVO REPORTAGE SUI “RESTAURI D’ARTE” DEDICATO ALLA CHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI DI CAVORETTO
La nuova serie di reportage che la Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Restauri d’Arte” viene messa in onda a partire dalla scorsa settimana dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, il venerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30. I reportage sinora pubblicati sono dedicati alla chiesa della Misericordia di Torino, al complesso che a Carmagnola comprende la chiesa e il convento di Sant’Agostino, ai lavori in corso nella sede dell’Accademia di Medicina di Torino e, ultimo in ordine di tempo, alla chiesa di San Pietro in Vincoli di Cavoretto.
SAN PIETRO IN VINCOLI: LA CHIESA DI UN PAESE CHE DIVENNE UN QUARTIERE DI TORINO
Quando ci si lascia alle spalle il Po e si inizia a risalire la collina torinese verso Cavoretto è facile dimenticarsi di essere in città: ancora di più se si attraversa il Parco Europa, impegnato in questi giorni a fiorire in tutta la sua bellezza. A Cavoretto – fino al 1889 Comune autonomo e oggi quartiere fluviale e collinare di Torino – si trova la chiesa di San Pietro in Vincoli. Realizzata tra il 1750 e il 1790 fu ampiamente riplasmata a fine Ottocento, mentre la facciata fu completata in gusto neobarocco nel 1914. L’edificio, lievemente danneggiato dai bombardamenti nel 1943 e interessato dall’incendio di alcuni locali negli anni Sessanta, necessitava di diversi interventi.
I lavori sono stati finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT e con il sostegno concreto dei fedeli della comunità cavorettese. Sono stati affidati agli architetti Cristina Marietta dello studio Stilò, Antonello Loi e Matteo Negri della società Archinout. Il restauro della parrocchia di Cavoretto è frutto di un lungo percorso iniziato da diversi anni (quantomeno dal punto di vista burocratico) e fortemente voluto dal parroco, don Maurizio De Angeli. Il primo intervento è consistito nella messa sicurezza della copertura, in cui sono state sostituite l’orditura primaria e secondaria e tutta la tegolatura. Si è intervenuti anche sulle pitture che si stavano danneggiando, per poi concentrarsi su altre parti strutturali importanti, come quelle impiantistiche e la pavimentazione, su cui si sta lavorando proprio in questi giorni.
Un altro intervento ha riguardato l’impianto elettrico e la centrale termica, prima alimentata a gasolio e ora sostituita da una centrale a condensazione alimentata a metano. Conclusi gli interventi edilizi, i restauratori si occuperanno di ricollocare la parte pittorica, che sarà valorizzata dai nuovi corpi di illuminazione, studiati appositamente per evidenziare le tele attualmente in restauro. Ad ottobre la chiesa sarà restituita alla comunità cavorettese.