Salvatore Fusco, classe ’93, è un valido giocatore della prima squadra dei Lions Amaranto Livorno, attivo nel ruolo di pilone sinistro, e nella scorsa annata – al suo esordio in B – è stato l’unico elemento di prima linea sempre utilizzato nelle undici gare disputate. È anche allenatore-educatore: dopo aver guidato nelle scorse annate gli under 8 degli Etruschi Livorno e gli under 8 e gli under 12 dei Lions, ricopre, in questa annata, insieme a Vittorio Abbiuso, Davide Bonomo e Davide Strazzullo, la mansione di trainer della rappresentativa dei Lions under 10 (composta da giovanissimi atleti nati nel 2011 e 2012). In questa stagione agonistica così particolare, al pari di tantissime altre realtà della palla ovale italiana, anche le due rappresentative amaranto nelle quali Fusco si ritaglia i due ruoli distinti stanno svolgendo solo sedute di carattere fisico-atletico e non giocano gare ufficiali. “Solo il massimo campionato domestico – ricorda Fusco -, quello del Top10, è scattato regolarmente. Tutti gli altri tornei nazionali di rugby, seniores, giovanili e amatoriali, sono finiti ancor prima di cominciare. L’emergenza della pandemia del Covid-19 ha ‘costretto’ la Federugby ad assumere la drastica decisione di annullare i vari tornei. In realtà, per le formazioni impegnate nei cosiddetti campionati di interesse nazionale, ci sarebbe la possibilità, a maggio e giugno, di disputare gare facoltative, che non mettono in palio veri traguardi sportivi. Si tratterà di eventi gestiti dai comitati regionali, da effettuare rispettando determinati protocolli sanitari. Anche le compagini della serie B potrebbero giocare tali incontri, ma, per motivi vari, noi atleti della prima squadra Lions, in accordo con i dirigenti e con lo staff tecnico, preferiamo non scendere in campo. Il nostro ‘mirino’ è già puntato al prossimo mese di ottobre, quando, si spera, partirà il campionato di B 2021/22”. “È differente – continua Fusco – la situazione degli under 10 e delle altre formazioni propaganda, che, fino al periodo pre-Covid giocavano, nel corso della stagione, raggruppamenti e mini-partite con più squadre e poi nel periodo primaverile erano protagoniste in prestigiosi tornei interregionali. Pur senza tali impegni ‘agonistici’, il nostro ‘lavoro’ con i ‘leoncini’ sta proseguendo, con le sedute in svolgimento nel nostro quartier generale del ‘Priami’ di Stagno. Rispettiamo in modo scrupoloso il previsto protocollo e dunque ci ‘limitiamo’ a curare la parte fisico-atletica. Non sono previsti esercizi con contatto. L’entusiasmo che i giovanissimi giocatori delle varie squadre under dei Lions evidenziano nel corso delle sedute è encomiabile. A noi allenatori e preparatori non manca certo la ‘fantasia’: ci stiamo costantemente ‘inventando’ esercizi e giochi con i quali riusciamo a far divertire gli atleti. Nonostante le evidenti difficoltà, nessuno, nel nostro ambiente, ha fatto un passo indietro. Io credo fermamente nel progetto del club dei Lions Amaranto di diventare un centro importante per il rugby del centro Italia”.
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