La Roma calcio femminile ospita al Certosa il Città di Pontedera di mister Renzo Ulivieri per la prima delle quattro gare di recupero di campionato rimandate per rispetto alle normative di contrasto al covid.
Le giallorosse conducono la gara, ma la tenuta atletica per il lungo stop non è al top e alla fine lo scontano.
Primo tempo tutto di marca giallorossa, ma la Roma, pur creando tanto, stenta ad andare al tiro finale anche per la difesa granatina che fa buona diga. Mister Galletti al 30° è costretto ad effettuare il primo cambio facendo entrare Natali al posto di Boldorini per problema alla tibia. La gara comunque non cambia: Roma padrona del campo con un Pontedera attendista pronto a partire in contropiede, ma porte inviolate.
Nel secondo tempo il Pontedera avanza un po’, ma è sempre la Roma a condurre la gara e ad avere le occasioni migliori, purtroppo però non sfruttate.
Al 23° mister Galletti cambia Maroni e Filippi con Sclavo e Farnesi ed al 33° Miglio con Bedin, ma le giallorosse continuano a creare senza pungere.
Si arriva così al 90° sul punteggio di zero a zero quando la neoentrata Farnesi interviene fallosamente su un’avversaria. L’arbitro, un po’ severamente, estrae il cartellino rosso invece del giallo e la squadra resta in dieci.
Al 93° arriva così la beffa. Sugli sviluppi del calcio di punizione, passaggio filtrante di Linda Gavagni per Natasha Carrozzo che supera l’incolpevole portiere giallorosso Dalila Di Cicco e segna il gol vittoria per il Pontedera.
Non c’è tempo per le padrone di casa di tentare il recupero perché subito dopo l’arbitro fischia la fine. Mai sconfitta fu più ingiusta di questa!
Ecco cosa dichiara mister Galletti: “Commentare la sconfitta di oggi è difficile, subire zero tiri e perdere 0-1 al 93′ lascia l’amaro in bocca. Sapevamo che la partita sarebbe stata difficile e che sicuramente potevamo pagare dazio a livello fisico, le ragazze però hanno dato tutto, ma veramente tutto. Abbiamo giocato solo noi, ma non è bastato…”
Foto Grazia Menna
Fotografa ufficiale Roma calcio femminile