Disinformazione: Altroconsumo, Fondazione Mondo Digitale e Google fotografano abitudinie percezioni degli italiani

  • Per il 75% dei rispondenti la disinformazione è un fenomeno molto importante
  • Il 98% afferma di sapere cosa sia una fake news ma il 39% deve imparare a contrastarle
  • Il FestivalFuturo di Altroconsumo volge al termine con l’ultimo panel Imparare a distinguere il vero dal falso

 Ogni giorno le persone ricevono input informativi provenienti da molteplici mezzi di comunicazione. Scegliere le proprie fonti e distinguere quelle più attendibili non è sempre facile, specialmente quando a fare da driver non sono più soltanto i mezzi di informazione tradizionali, ma anche blog e social network. Sono diffusi, inoltre, bias cognitivi e un’eccessiva sicurezza legata alla capacità di selezionare le notizie, specialmente fra i nativi digitali, abituati a trascorrere più tempo online e spesso più vulnerabili ai rischi della rete. Fondazione Mondo Digitale, nell’ambito del progetto Vivi Internet Al Meglio, in collaborazione con Altroconsumo e Google, ha realizzato una ricerca al fine di fotografare la capacità di adolescenti e adulti di orientarsi nel complesso mondo dell’informazione online.  

I social come il vecchio passaparola

In primo luogo, sono state individuate le fonti di informazione più utilizzate. Nel complesso, la grande maggioranza degli intervistati, sia giovani (48,2%) che adulti (44,8%), considera Internet il principale veicolo di informazione. Fra i giovani emerge anche l’ampio utilizzo dei social network a fini informativi, che, invece, sono consultati soltanto da 1 adulto su 3.

Proprio i social, però, insieme al passaparola, sono ritenute fra le principali fonti di disinformazione sia secondo i giovani (per il 90% i social, per il 46% il passaparola) che per gli adulti (per il 96% i social e per il 46% il passaparola). Fondamentale quindi saper distinguere l’autenticità delle notizie, ma in quanti sanno davvero farlo? Sebbene il 98% degli intervistati sappia cosa sono le fake news e il 63% sostenga di saperle riconoscere, è necessario tenere conto che sussiste fra le persone un’eccessiva fiducia nelle proprie capacità di controllare e gestire le informazioni che recepiscono. È stato, quindi, chiesto agli intervistati se siano mai stati vittime di disinformazione: hanno risposto di no 1 adulto su 2 e circa 1 giovane su 3.

Per verificare le notizie vengono adottati diversi metodi: il più diffuso è il check della fonte, effettuato dal 48% degli adulti e il 46% dei giovani. Fondamentale anche il confronto, nel contesto familiare e scolastico, sulle notizie apprese: il 57% degli adulti e il 42% dei ragazzi afferma di discutere di notizie e informazioni in casa quotidianamente, mentre circa il 19% di docenti e alunni afferma di farlo ogni giorno in classe.

La disinformazione resta un tema centrale e la sua importanza è riconosciuta dall’86% degli adulti e dal 64% dei ragazzi. Tuttavia, emergono degli aspetti da approfondire per una maggiore sicurezza e tutela. I principali sono migliorare la capacità di lettura critica delle notizie (per il 45% degli adulti e il 37% dei giovani) e imparare a contrastare le fake news (per il 42% degli adulti e il 36% dei ragazzi). Più di 1 ragazzo su 2 ammette di avere delle lacune da colmare in questo ambito, infatti, in questa fascia emerge un’altra priorità di miglioramento: capire bene come identificare adeguatamente le fake news, tema su cui pone l’attenzione il 40% dei rispondenti.

 Le iniziative di Altroconsumo, Fondazione Mondo Digitale e Google contro la disinformazione

La disinformazione è identificata da Altroconsumo come un pericolo per tutti i consumatori, e l’informazione come un diritto e un dovere fondamentale per tutti i cittadini. Importante quindi offrire a ogni individuo la possibilità di ricevere una corretta formazione e strumenti adeguati per muoversi fra il sovraffollamento informativo odierno.

A tale fine, Altroconsumo, Fondazione Mondo Digitale e Google rafforzano l’impegno congiunto avviato con il progetto Vivi Internet al Meglio, promuovendo numerose iniziative volte ad aiutare i più giovani ad orientarsi nelle loro esperienze online. Si parte con il Decalogo della buona informazione, dieci raccomandazioni utili per tutelarsi dalla cattiva informazione e scegliere con consapevolezza le notizie a cui affidarsi. A questa si unisce il web game The Information Tower, sviluppato da Google e Altroconsumo e powered by Skuola.net, per aiutare i giovani a riconoscere gli elementi che rendono le notizie autentiche e  sviluppare una propria opinione. Infine, nuovi contenuti didattici per studenti, insegnanti e genitori sono disponibili sul sito g.co/vivinternetalmeglio.  [Maggiori dettagli nella scheda allegata]

La disinformazione e il suo impatto sulla società, i rischi connessi alla diffusione delle fake news, i nuovi protagonisti dell’informazione digitale, saranno alcuni dei temi discussi nel panel che chiude il FestivalFuturo Altroconsumo di quest’anno: Imparare a distinguere il vero dal falso. Numerosi gli ospiti in collegamento per il confronto. A rappresentare le istituzioni sarà il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Editoria), Andrea Martella. Presenti anche Mirta Michilli, Co-ideatrice e Direttore generale di Fondazione Mondo Digitale, Enrico Bellini, Government Affairs & Public Policy Manager di Google, Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, fondatori di The Show, la giornalista Marianna Aprile e Alessandro Sessa, Direttore delle testate Altroconsumo. A moderare il panel sarà Daniele Grassucci, Direttore e co-founder di Skuola.net, insieme a Gianluca Daluiso, conduttore e scrittore.

Sarà possibile seguire l’evento Imparare a distinguere il vero dal falso, oggi, 25 novembre alle ore 17.00, su Zoom, Facebook e YouTube.

Il programma e i dettagli di FestivalFuturo 2020 sono disponibili a questo link:

www.altroconsumo.it/festivalfuturo

NOTA METODOLOGICA

Modalità: somministrazione di un questionario tra il 5 maggio e il 10 giugno 2020 a livello nazionale.

Campione: 1.436 intervistati | 997 adolescenti fra i 14 e i 19 anni e 466 adulti fra i 20 e i 60+ anni.

 

 

Realizzato nell’ambito del progetto Vivi Internet, al meglio

in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale e Google