La prima e la seconda giornata dei nazionali Under23 di Grosseto hanno visto i portacolori della Fratellanza ottenere ottimi risultati. I buoni piazzamenti a livello individuale, specialmente in campo maschile, fanno ben pensare anche in vista della classifica finale di società che verrà stilata il 17/18 ottobre a Modena in occasione della Festa dell’Endurance che vedrà in scena le battute conclusive dei campionati nazionali di società, utili poi ad assegnare lo scudetto 2020 ai migliori team d’Italia.
Da un’analisi più dettagliata delle gare sono arrivati buoni risultati dalle pedane dei salti dove in quella del lungo Samuele Campi ha conquistato il titolo di vicecampione italiano Promesse, stesso risultato ottenuto da Nicole Romani, ma nel salto in alto. Argento anche per Giovanni Frattini nel lancio del giavellotto nella categoria Juniores, mentre sul terzo gradino del podio si sono issati Michele De Berti negli 800 metri Promesse e la staffetta 4×100 femminile della medesima categoria.
Samuele Campi, argento e record personale
La giovane promessa allenata da Riccardo Serra al Campo Scuola ha iniziato la gara con il piede sbagliato, o meglio con il piede indiavolato, al secondo salto infatti a Campi è stato assegnato un nullo che dai video registrati dagli spettatori sembrava non essere reale. Le polemiche da parte di allenatore e sostenitori non sono bastate a rendere valido il salto, ma Samuele Campi non si è rassegnato e al terzo tentativo ha chiamato a sè tutte le forze e la voglia di rivincita lo ha fatto atterrare sulla sabbia a 7,54 metri, misura mai registrata prima dalla promessa facente parte del team “Salto Estetico” e che lo ha catapultato in testa alla gara. Una vera gioia e liberazione per lui e per la sua squadra. L’adrenalina ha però risvegliato nell’abruzzese Lorenzo Mantenuto dell’Atl. Gran Sasso la voglia di riscatto che ha ottenuto saltando 7,74, misura al di sopra delle capacità odierne di Campi, che già aveva realizzato il record personale pochi salti prima. La soddisfazione che Samuele porta a casa da questi campionati è dunque quella di detenere il titolo di vicecampione Italiano.
Nicole Romani salta in alto
La promessa gialloblu classe 2000 nella serata di venerdì ha trovato la concentrazione giusta al momento giusto. La gara partita con la misura di 1,61 metri è stata condotta alla perfezione senza nemmeno un errore fino alla misura di 1,76 dove l’asticella non ne voleva sapere di esser valicata senza cadere. La tecnica unita alla consapevolezza di poter riuscire nell’impresa hanno portato Nicole Romani a valicare l’asticella all’ultimo tentativo. La scarica d’adrenalina ha fatto sì che la prima prova a 1,78 andasse a buon fine. Record personale uguagliato e titolo di vicecampionessa italiana conquistato, niente male per un campionato italiano affrontato alla fine di settembre con una stagione così balorda che non ha permesso agli specialisti dei concorsi di affinare la tecnica per ben 3 mesi, dove a causa delle norme di contenimento dettate dal Covid19 non era possibile recarsi in palestra. Non era così scontato dunque uguagliare il personale e ottenere una medaglia d’argento ai campionati italiani di categoria nell’anno 2020, ma Nicole Romani ce l’ha fatta.
Lancio del giavellotto, Giovanni Frattini d’argento
L’ingresso nella nuova categoria e l’avere a che fare con avversari più grandi di lui sono stati aspetti che non hanno intimorito il giavellottista della Fratellanza, già pluricampione italiano Under18 e detentore della seconda piazza agli EYOF di Baku lo scorso anno.
Giovanni Frattini, classe 2002, al primo anno di categoria ha condotto una gara a tu per tu con Maullu della Dinamic Sardegna. Gli altri avversari della finale non hanno minimamente preoccupato Frattini e Maullu, le loro misure erano decisamente superiori a quelle degli altri lanciatori partecipanti alla finale. Nonostante Maullu abbia da subito messo in chiaro la sua capacità di lanciare bene e lungo il giallo-blu ha saputo rispondere sferrando lanci da 66,75 metri in prima prova e con un ottimo 70, 47 al terzo tentativo, misura che non aveva mai realizzato con l’attrezzo da 800 grammi, siglando così il record personale ed assicurandosi la seconda piazza. Nei tre lanci successivi Frattini non è riuscito a migliorarsi, il titolo italiano è andato dunque a Maullu con un ultimo lancio sferrato a 71,53 metri. Frattini è salito così sul secondo gradino del podio, con al collo una medaglia d’argento ed un nuovo primato personale di 70,47 metri.
De Berti di bronzo sugli 800
L’unica gara in programma del mezzofondo, gli 800 metri, regala ancora soddisfazioni per i colori gialloblù. Dopo aver abbattuto il muro di 1’50’’ Michele De Berti sognava in grande tra le Promesse e così è stato in una gara che lo ha visto tallonare sin dai primi metri il vincitore Barontini e il suo inseguitore. Gara tirata e conclusa con una volata a quattro che ha visto De Berti conquistare il terzo posto firmando il nuovo personale in 1’48’’90.
Tra le Junior non riesce a ripetersi sui tempi delle qualifiche, invece, Francesca Vercalli che subisce nel secondo giro di pista l’accelerazione delle migliori, ma chiude comunque settima in 2’18’’24.
Staffette, 4×100 Promesse femminile sul podio
L’ennesima medaglia di giornata arriva dalla 4×100 Promesse femminile. La tradizione positiva delle staffette si rinnova ad ogni rassegna tricolore e questa volta a portare alti i colori della Fratellanza sono state le ragazze che, nella serie più titolata, hanno chiuso alle spalle di Rieti e Brescia. 47’’18 il crono finale del quartetto che ha visto rispettivamente in gara Alessia Conciliano, Anna Cavalieri, Laura Fattori ed Eleonora Iori.
Totalmente rivoluzionato rispetto al passato, invece, il quartetto maschile che ha chiuso comunque con un ottima quinta piazza, in 42’’70 grazie all’apporto di Alec Magni Baraldi, Michel Petillo, Emmanuel Ezeonwurie e Samuele Campi.
400 metri Morandi settima Junior d’Italia
Alessandra Morandi era riuscita a conquistare il pass per la finale con 57”21, in finale riesce a migliorarsi leggermente chiudendo in 57”17. Scendere sotto i 57” come era successo a Modena non la avrebbe comunque portata in zona podio dove i risultati di altissimo livello tecnico richiedevano meno di 56”20 per poter mettere al collo una medaglia. Il conforto arriva al pensiero che Alessandra è solo al primo anno di categoria e ha ancora davanti a se moltissime opportunità per migliorare ancora e poter salire sul podio ai campionati italiani.
Altri risultati
Nei 200 metri la promessa Anna Cavalieri con 24”75 ha strappato il pass per la finale che verrà corsa domenica mattina. Al contrario Alberto Baccolini non è riuscito ad entrare in finale nei 110 metri ostacoli junior dove ha chiuso ventiquattresimo in 15”77. Nei 200 metri promesse Alessandro Ori non ha trovato la gara giusta chiudendo in 22”10 il mezzo giro di pista dovendosi accontentare di un undicesimo posto, non avendo così l’accesso alla finale aggiudicato ai migliori 8 tempi fatti registrare in batteria. Nei 400 metri ostacoli junior Lisa Martignani in prima batteria ha fatto registrare 1’05”33, il terzo posto ed il crono non le sono bastati per guadagnarsi la qualifica alla finale, la Martignani ha chiuso al quindicesimo piazzamento generale. Pedana sfortunata per Bianca Mantovani nel salto in lungo promesse dove è riuscita ad entrare in sabbia una sola volta con la misura di 5,49 metri che non è bastato per la qualifica ai tre salti finali, undicesima piazza per lei.